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CURIOSITA'

Ultimo Aggiornamento: 23/01/2023 18:52
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22/07/2010 09:40
 
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Nella pagina della così detta enciclopedia libera troverete un elenco di fossili che dovrebbero testimoniare la transizione delle varie specie in altre.

Il lettore ha appreso le sue conoscenze dalla così detta enciclopedia virtuale (wikipedia) alla pagina: http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_transitional_fossils.  Ci spiace constatare che ancora oggi gli evoluzionisti ricorrano a falsificare la verità per accreditare una ipotesi fasulla e senza nessun riscontro empirico.

La forza di questo mondo variegato di studiosi, scienziati, professori etc. che ricorrono a continue deformazioni delle presunte prove per dare voce alla loro tesi è interessante per quanto riguarda gli studi della mente e della psiche dell’uomo.

Molto piu’ divertente è la provocazione del noto studioso Harun Yahya che per prendere in giro gli evoluzionisti ha messo in palio 7 milioni di dollari da consegnare a chi trova l’anello mancante:

http://www.haber50.com/215667_Adnan-Oktar-a%C2%A0-Gore-Kiyamet-Ne-Zaman-Kopacak-.html

 In attesa che qualcuno trovi una prova realmente valida che testimoni la tesi evoluzionista noi, seduti sulla cima della vetta, guardiamo l’uomo che continua a negare il mistero sulla sua origine e sullo scopo della sua esistenza

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31/07/2010 15:22
 
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La Nasa ha immortalato, grazie al telescopio orbitante a raggi X “Chandra”, la “Mano di Dio”
(”Hand of God”), una immensa nebulosa distante circa diciassettemila
anni luce dalla terra. All’origine del nome c’è lo spettacolare effetto
ottico dell’immagine che sembra raffigurare una mano gigante.
La causa dello scenografico fenomeno è una “pulsar”, stella di
neutroni (B1509) dal diametro di circa 20 chilometri che, girando
vorticosamente su se stessa, scarica nel cosmo la sua energia che
alimenta la nebulosa.

Mano di Dio

La Pulsar centrale ci ricorda stranamente il foro lasciato dal chiodo nel polso di Gesù da cui scaturisce la forza rigeneratrice che viene proiettato dal suo dito verso uno sfondo infuocato.
Davvero straordinaria e spettacolare questa foto che la Nasa ha catturato nello spazio.
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02/08/2010 16:55
 
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I CREDENTI HANNO MENO PROBABILITA' DI SUICIDARSI

È proprio vero che la fede in Dio salva la vita dell'uomo: non solo quella spirituale, ma anche quella fisica.
Questo è quanto afferma una ricerca scientifica condotta dal dipartimento di psichiatria dell'Università del Manitoba, secondo la quale le persone che coltivano una fede religiosa hanno probabilità di suicidio dimezzate rispetto a chi dichiara di non credere in Dio.
La conclusione sull'influenza del proprio credo religioso nella decisione di non “farla finita” è stata tratta dal dott.Daniel Rasic e colleghi esaminando un'indagine sulla situazione sanitaria canadese, realizzata da Statistics Canada, sul numero di tentati suicidi su un campione di 37mila persone.
Coloro che frequentavano abitualmente la chiesa risultavano più sane e meno propense a togliersi la vita rispetto a chi non era credente né praticante.
Lo studio coordinato dal dott.Rasic, che ora insegna ad Halifax all'Università di Dalhouise, è stato pubblicato sul “Journal of Affective Disorders” e conferma altre teorie scientifiche, già formulate in passato, sui benefici per la salute derivanti dalla fede.
Coloro che hanno una forte convinzione religiosa, per Rasic, sono meno spinti verso idee suicide: quelli che sono stati in chiesa almeno una volta all'anno hanno abbassato la quota dei tentati suicidi, che risultava raddoppiata tra i cosiddetti atei.
Tuttavia lo studio mette in luce anche un'ulteriore differenza tra chi semplicemente si dichiarava “spirituale” e chi invece frequentava regolarmente il proprio gruppo e luogo di preghiera: i primi rischiavano il suicidio nelle stesse percentuali dei non credenti, mentre i “praticanti” dimezzavano il proprio rischio di uccidersi.
Le ragioni per cui i credenti sarebbero meno inclini a togliersi la vita sono molteplici, ma Rasic pensa che molto dipenda dal fatto che le grandi religioni, all'unanimità considerano il suicidio un peccato e così scoraggiano fortemente dal commettere l'insano gesto.
Per molti altri chi ha fede è più felice e in salute, maggiormente contornato di persone con le quali c'è un legame di amicizia e condivisione di valori profondi: questi fattori aiutano a sentirsi meno soli e tristi, perciò meno inclini al suicidio.
Lo stesso Rasic ammette, alla fine, che sentirsi parte di una comunità e provare una maggiore gioia di vivere può avere effetti protettivi contro la depressione e i disordini dell'umore nel lungo periodo.
Per Tim Wall, direttore esecutivo dell’Associazione canadese per la prevenzione dei suicidi, le tendenze suicide nascono molto spesso dal sentirsi isolati dalla famiglia e dagli amici: chi ha fede trova il significato della propria vita in ciò che crede e incontra un gruppo di amici e fratelli nella propria comunità. Questi, per Wall, sono fattori potenti che contribuiscono al benessere mentale globale delle persone.
Purtroppo, a d oggi, i dati sui suicidi sono desolanti. L'Istituto Nazionale di Sanità rende noto che oltre 33mila americani si tolgono la vita ogni anno.
La John Hopkins Bloomberg School di Sanità Pubblica conferma che il tasso dei suicidi negli Usa tra il 1999 e il 2005 è cresciuto per un numero più elevato di morti tra la popolazione bianca tra i 40 e i 64 anni, specialmente donne di mezza età.
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10/08/2010 17:35
 
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"Strano ma sacro"
è un viaggio nel vasto universo moderno delle religioni e dei culti mondiali. Rispettoso delle tradizioni e delle cultura, va alla ricerca dei loro aspetti più sorprendenti, sconosciuti e strani agli occhi del lettore occidentale, coinvolgendolo nella ricerca più profonda della storia dell'umanità: quello del senso ultimo della vita, dell'infinito, di Dio. Il libro risponde quindi all'esigenza, sempre più sentita in una società multietnica, di capire la vastità di culti che propongono una risposta agli interrogativi profondi dell'uomo moderno, alle sue speeranze e alle sue nuove terribili angosce.
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10/08/2010 17:44
 
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Nel 3° secolo d.C. Agata ha scelto di difendere la sua verginità opponendosi ad un potente prelato romano, come punizione è stata mandata in prigione e gli sono stati tagliati i seni, ma l’intervento divino ha provveduto a ripristinarli. Al suo rilascio fu mandata a lavorare in un bordello, dove miracolosamente mantenne la verginità, in seguito fu condannata al rogo ma il suo corpo non riuscì a prendere fuoco, perciò fu decapitata. Ogni anno i siciliani onorano la sua memoria con una festa, dove le strade si riempiono di persone che che trasportano le immagini dei suoi seni.
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04/09/2010 22:18
 
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Biometano
Ingrandisci la foto
Il pieno? Basta una capatina in bagno. (© foto benryvip)
Un nuovo tipo di biocombustibile inesauribile, a basso costo e basso impatto ambientale sta per essere adottato in Norvegia: deriva dai rifiuti solidi umani. E non puzza! (Alessandro Bolla, 20 aprile 2009)

Un nuovo progetto sviluppato in Norvegia rivoluzionerà il mondo dei biocarburanti: dal 2010 inizieranno a circolare per le strade di Oslo degli autobus alimentati a biometano di produzione… umana. Ole Jakob Johansen, responsabile del progetto ha recentemente messo a punto un procedimento grazie al quale è possibile ottenere metano dalla fermentazione dei detriti solidi recuperati dalle fognature.
Giacimenti umani. Ciascuno di noi, andando in bagno, produce ogni anno l’equivalente di otto litri di diesel. Per una città come Milano, che ospita 1.300.000 abitanti, significa una produzione annua di 10,4 milioni di litri di carburante, sufficienti a far lavorare 300 autobus per 100.000 km l’uno, ma con un impatto ambientale molto più contenuto: il biometano infatti è neutrale dal punto di vista delle emissioni di CO2, rilascia il 78% in meno di nitrati e il 98% in meno di polveri sottili rispetto al gasolio fossile. Per non parlare del prezzo, che compresi i costi di produzione potrebbe essere del 30-40% più basso rispetto a quello del diesel.
Mangiare per fare il pieno. A differenza dei comuni biocarburanti ottenuti dalla fermentazione dei cereali, il biometano non impatta sulla produzione mondiale di cibo, risolvendo non pochi problemi di natura economica ed etica. La città di Oslo conta di mettere in servizio circa 350 autobus alimentati a biometano entro la fine del 2010. E per la puzza? Gli esperti affermano che non si sente assolutamente niente. Sarà vero? Non resta che attendere… naso al vento.
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12/09/2010 20:07
 
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Vogliamo citare dei nomi importanti di personalità scientifiche che criticarono e criticano il monologismo darwiniano, e delle quali per ragioni di spazio non potremo trattare qui, affinché restino come uno stimolo agli interessati. Si rammentino dunque, oltre a quelli già citati, i nomi di Georges Cuvier (1769-1832),[8] Karl Ernst von Baer (1792-1876),[9] Rudolf Virchow (1821-1902),[10] Giovanni Virginio Schiaparelli (1835-1910),[11] Hans Driesch (1867-1941),[12] Daniele Rosa (1857-1944)[13], D’Arcy Wentworth Thompson (1860-1948),[14] Conrad Hal Waddington (1905-1975),[15] Léon Croizat (1894-1982),[16] Adolf Portmann (1897-1982),[17] Pierre Grassé (1895-1985),[18] Kinji Imanishi (1902-1992),[19] Søren Lövtrup,[20] Brian C. Goodwin,[21] Colin Paterson,[22] Roberto Fondi[23], Marcello Barbieri[24]. Come si può notare, la scuola italiana conta una significativa rappresentanza.

Ora, questa è soltanto una lista parziale perchè ha il  limite dell’ignoranza di chi scrive.

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14/09/2010 09:17
 
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TRENO IN CORSA, sul ponteggio di ferro a SALTA, in Argentina.
Il nome del luogo è già un programma.

TRENO IN CORSA

TRENO IN CORSA 2
[Modificato da Credente 14/09/2010 09:19]
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17/09/2010 12:22
 
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Cnr: "Avere fede allunga la vita"

Pisa, test su un gruppo di trapiantati

Credere in Dio, qualunque esso sia, fa bene alla salute, soprattutto dopo un trapianto di organi. L'effetto "allunga vita" è stato dimostrato dall'Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche di Pisa. I medici hanno proposto un questionario sulla religiosità a 179 candidati che si erano sottoposti ad un trapianto di fegato. Risultato: chi non ha fede, ha un rischio di mortalità post-trapianto tre volte superiore a chi invece "crede".

Cnr: "Avere fede allunga la vita"

"I risultati - spiegano dal Cnr - dimostrano l'ipotesi che la fede in Dio è associata in modo significativo con la sopravvivenza dei pazienti". In termini di prognosi post-intervento, l'avere fede in Dio "promette" un vantaggio non da poco: all'incirca triplo, calcolano gli scienziati. Lo studio, realizzato in collaborazione con il Dipartimento di trapiantologia epatica dell'Azienda ospedaliero-universitaria pisana (Aoup), è stato pubblicato sulla rivista americana Liver Transplantation.

L'obiettivo era capire se "la religiosità, intesa come 'cercare l'aiuto di Dio', 'avere fede in Dio', 'affidarsi a Dio', 'cercare di vedere anche nella malattia la mano di Dio', può migliorare la prognosi di pazienti con insufficienza epatica grave, sottoposti a trapianto di fegato". Secondo gli scienziati, è importante anche il contesto da cui questi risultati provengono: "Un'unita' operativa ad alta tecnologia, come il Centro trapianti dell'universita' di Pisa, dove la valutazione psicologica del vissuto di malattia è paradossalmente più sentita e valorizzata quale risorsa di guarigione", evidenzia Franco Bonaguidi psicologo presso l'Ifc-Cnr. 

"La ricerca attiva di Dio - ha concluso Bonaguidi - non si identifica con una religione confessionale, ma è un aspetto intimo della personalità che porta a vedere l'incontro con la malattia grave quale un momento di rielaborazione della propria esistenza, dei propri valori e di rivalutazione della componente spirituale e trascendente".

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09/10/2010 09:42
 
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CERCHI DI GRANO: OPERE D'ARTE (ma di chi ancora non è dato saperlo)

Nonostante vi siano prove in tutto il mondo, condizioni morfologiche ed energetiche speciali, fanno dell'Inghilterra un luogo particolarmente adatto alla manifestazione dei cerchi nel grano. Privilegio che ha permesso negli ultimi anni a molti ricercatori di osservare in questo continente le evoluzioni del fenomeno per studiarne il significato profondo. Siamo di fronte ad una forma d'arte evoluta - decisamente non umana - la cui bellezza non ha eguali, ma anche ad un raffinato sistema di comunicazione che, attraverso la sua simbologia, ci trasmette conoscenza. Come ogni estate che si rispetti, ovviamente il periodo più favorevole per la comparsa dei cerchi, anche quest'anno sono state rilevate in diverse parti del pianeta numerose formazioni, delle quali oltre 50 nel solo Regno Unito e ben 22 in Italia.

Ma nel Berkshire, una contea dell'Inghilterra sud-orientale, è apparsa verso la fine di luglio una coppia di pittogrammi che ha attirato più del solito l'attenzione di appassionati e addetti ai lavori. I due cerchi, distanziati di poco l'uno dall'altro, riproducono quasi certamente l'immagine del volto della Sindone. La tecnica con cui sono stati creati gli effetti di chiaro-scuro delle immagini non è nuova agli studiosi di crop circles e ricorda, oltre ad alcuni precedenti, quella di "retinatura" utilizzata nella stampa tradizionale (monocromatica). La cosa interessante è che una delle immagini sembra essere complementare all'altra, un po' come se si volessero rappresentare due parti dello stesso essere. Una metafora che potrebbe ricondurre alla necessità di armonizzare la sua parte materiale con quella spirituale  Infatti se sovrapponiamo il diagramma del cerchio 1 con quello invertito del cerchio 2 otteniamo un'immagine completa. Alcune semplici comparazioni con uno dei due pittogrammi sono bastate a confermare la tesi della somiglianza; il volto sembra proprio essere lo stesso.
[fonte cropcircleconnector]
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09/10/2010 23:10
 
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Il vaticanista Sandro Magister riporta il sorpasso del cattolicesimo sulle Chiese protestanti nella patria di Lutero, la Germania.
     Dal 1950 al 2009 i protestanti sono diminuiti del 42,7%, mentre i cattolici sono cresciuti del 7,3. Così che oggi i primi sono 24,2 milioni, i secondi 24,9.
    Commenta Magister: “Evidentemente, la cura modernizzante che le Chiese protestanti tedesche si sono imposta in dosi massicce, con le donne pastore, le donne vescovo e il via libera ad aborto, eutanasia, divorzio, matrimonio omosessuale, eccetera, ha prodotto questo bel risultato. Ma nonostante ciò, per curare le magagne della Chiesa cattolica dottoroni tipo Hans Küng insistono a prescrivere la stessa ricetta. E protestano perché il papa tedesco non ne vuole sapere”.
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11/10/2010 12:42
 
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sono moltissimi i testimoni di Geova i quali, quando riprendono a ragionare con la propria testa, si rendono conto dell'errore in cui sono caduti e lasciano la setta. Dai loro stessi dati veniamo a sapere che tra il 1973 e il 1981 sono usciti o furono espulsi dalla setta 549.087 membri.
Eppure, liberarsi non è facile. Se un testimoni di Geova vacilla, entra in funzione un “Tribunale interno” che lo pone sotto processo ed emette sentenze. Questo “Comitato giudiziario” costituisce un vero terrore per ogni membro della Congregazione. Colpe gravi: partecipare a feste religiose come Natale, Pasqua, Capodanno; possedere il Crocifisso, immagini sacre, ecc. E se il testimoni di Geova è così risoluto e coraggioso da lasciare la setta, incorrerà in dure sanzioni: “I membri della Congregazione non gli stenderanno la mano e non gli diranno nemmeno “ Ciao, o arrivederci” ... Se il dissociato tenta di parlare ad altri nella Congregazione, essi dovranno allontanarsi da lui” (“Torre di Guardia”, 15.12.1963).
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12/10/2010 23:43
 
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La Provvidenza, o il caso per chi non crede, si è incaricata di dare un altro duro colpo ai sostenitori del suicidio assistito in Gran Bretagna. Lo ha fatto attraverso la vicenda della guarigione di Graham Miles, affetto dalla sindrome neurologica chiamata “locked-in” (imprigionato dentro), che lo ha paralizzato dalla testa ai piedi, costringendolo in quella condizione che i giudici della prima sezione civile della Corte d’Appello di Milano avrebbero considerato «vita non degna di essere vissuta», in quanto priva di una «pienezza di facoltà motorie e psichiche» (decreto 9 luglio 2008 sul caso Englaro). Miles, che ora è un pensionato di 66 anni, non solo riesce a camminare e parlare, ma si è persino dedicato all’hobby delle corse automobilistiche al volante della sua Jaguard E-type.
[Modificato da AmarDio 12/10/2010 23:44]
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17/10/2010 17:25
 
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La più grande ragnatela del mondo scoperta in Madagascar

sabato, 18 settembre 2010
By admin
La notizia è molto curiosa. In Madagascar è stata scoperta una gigantesca ragnatela, a quanto detto dagli scienziati, la più grande del mondo. Si tratta di qualcosa come 25 metri di ragnatela realizzata dal “Darwin’s bark spider” (Caerostris darwini), una specie di ragno scoperta di recente. “La durezza incredibile della ragnatela di questo ragno è una scoperta importante per due ragioni. In primo luogo, suggerisce che questi ragni possono avere sviluppato un nuovo meccanismo per la produzione o l’assemblaggio di loro ‘super seta’. In secondo luogo, apre nuove applicazioni tecnologiche sullo studio della ragnatela del ragno darwini C. è veramente impressionante la combinazione di leggerezza e prestazioni elevate “, afferma Todd Blackledge, uno degli scienziati che ha eseguito le analisi sulla ragnatela del ragno.
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27/10/2010 22:47
 
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Le api sanno riconoscere il volto umano

I risultato di uno studio dell'Università di Tolosa: gli insetti sanno distinguerlo da altri diversi oggetti

Una scena del cartoon  della  DreamWorks «Bee Movie»: l'ape Barry non solo riconosce ma interagisce e pure parla con la sua amica «umana» Vanessa
Una scena del cartoon della DreamWorks «Bee Movie»: l'ape Barry non solo riconosce ma interagisce e pure parla con la sua amica «umana» Vanessa
MILANO - Hanno un cervello minuscolo di fronte al nostro, che peraltro impiega una «vasta» area neurale per assolvere a questo compito, ma le api sanno riconoscere i volti umani, sono cioè in grado di distinguere un viso da un oggetto di qualsiasi altro tipo. La dimostrazione arriva da una serie di esperimenti condotti da Martin Giurfa dell'Università di Tolosa, i cui risultati sono resi noti sul Journal of Experimental Biology.

GLI ESPERIMENTI - L'idea di capire se le api siano in grado di distinguere un volto da un oggetto viene da un precedente studio in cui le api, opportunamente addestrate, volavano verso la foto di una persona. L'ape riceveva un «premio» zuccherino ogni volta che si poggiava sulla foto del volto. Giurfa si è chiesto cosa vedessero veramente le api in quel viso e se vi riconoscessero un volto oppure se quella immagine fosse per loro solo la figura di uno strambo fiore. Così Giurfa ha intrapreso una serie di esperimenti: prima ha ritentato l'esperimento con facce umane stilizzate (due puntini per gli occhi, una riga verticale per il naso e una orizzontale per la bocca) e ha visto che le api riconoscono il volto stilizzato e lo distinguono da altre immagini scorrelate.

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VOLTI E OGGETTI - Poi l'esperto ha ritentato con volti veri e propri contrapponendo foto di volti a foto di oggetti, sempre con lo stesso premio a base di zucchero che attendeva l'ape. L'insetto non si è fatto confondere ed ha nuovamente riconosciuto il volto. Infine Giurfa ha ritoccato la foto del volto spostando naso occhi e bocca in modo assurdo, sì da sconvolgere le normali sembianze della faccia umana. Così facendo l'ape non ha più saputo dirigersi verso il volto e lo confondeva con un oggetto qualunque. Secondo Giurfa questi risultati sono prove esaustive che le api, pur non sapendo riconoscere una persona da un'altra, possono riconoscere le fattezze di un volto umano. (Fonte: Ansa).
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05/11/2010 19:12
 
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Sarà solo un caso?
La distanza del Sole dalla Terra è 400 volte più grande di quella tra Luna e Terra e il Sole è 400 volte più grande della Luna.
Solo perché sussistono queste condizioni possono avvenire le eclissi totali di Sole, come quella che c'è stata ad esempio il 22 luglio 2009.
La Bibbia dice che Dio ha posto il Sole e la Luna esattamente dove sono e con le dimensioni che hanno. La Bibbia dice anche che il Sole e la Luna dovevano essere dei “segni” e la lettera ebraica tau (t),che significa “segno” ha proprio il valore numerico di 400!
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12/11/2010 21:15
 
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Il latte ha una scadenza.

Il latte scaduto non venduto è mandato di nuovo al produttore che PER LEGGE può eseguire di nuovo il processo di pastorizzazione a 190 gradi e rimetterlo sul mercato.

Questo processo PER LEGGE può essere eseguito fino a 5 VOLTE.

Il produttore è obbligato a indicare quante volte è stato eseguito il processo, e, in effetti, lo indica, ma a modo tutto suo, nel senso che chi si è mai accorto che il latte che sta bevendo è scaduto e ribollito chissà quante volte?

Il segreto è guardare sotto il tetrabrick e osservare i numerini.   

Ci sono dei numeri 12345. Il numero che manca indica quante volte è scaduto e poi ribollito il latte.

ES: 12 45 manca il tre: scaduto e ribollito 3 volte.

Ma non finisce qui, perché in uno scatolo da 12 buste ci saranno alcune buste dove manca il numero e altre dove ci saranno tutti i numeri. Attenzione tutto lo scatolone avrà ricevuto questo trattamento. In questo modo le aziende si arricchiscono, riciclando, di fatto, il latte scaduto, e chi ne paga le conseguenze, siamo noi.

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13/11/2010 23:14
 
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Se le scuole paritarie non esistessero, lo Stato dovrebbe spendere 6 miliardi e 245 milioni all’anno per accogliere il milione e 60 mila studenti attualmente iscritti a scuole non statali. Ma si fa finta di dimenticarlo ogni volta che si stanziano i fondi per la paritaria. Gli operatori dello Stato dovrebbe smetterla di  lanciare slogan  di opposizione preconcetta verso le scuole paritarie. Sono messaggi fuorvianti.
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18/12/2010 22:53
 
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Il fondatore e alfiere del decadentismo letterario francese, l'ateo Joris Cari Huysmans (1 8^8-1907), la cui vita privata era colma di dissolutezze, si converti al cattolicesimo grazie alla liturgia eucaristica.Pur non credente, andava ad ascoltare il canto gregoriano nella chiesa di un convento di carmelitane scalze a Parigi dove, secondo lui, si cantava perfettamente. Scrive Rino Cammilleri, che ci ricorda questa episodio: "Ma la liturgia è preghiera, la liturgia ben fatta è preghiera ben detta. Non solo, ma poiché la /ex credenti riverbera nella lex orandi, lo scrittore finì col trovarsi spiritualmente coinvolto e andò a terminare i suoi giorni in un convento trappista" (Rino Cainmilleri, Ufficiale e sacerdote. Il servo di Dio Felice Frinetti omv, San Paolo, Cinisello Balsamo, 1994, pp. 55-56)
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18/12/2010 22:58
 
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Al termine del processo dell'anno 1633, Galileo fu condannato dal tribunale del Sant'Uffizio alla carcerazione e a compiere alcune pratiche penitenziali. Soprattutto la condanna al carcere ha alimentato l'idea, largamente propagandata nei testi scolastici, di un Galileo prigioniero in un tetro carcere, martire della libertà di pensiero.
In realtà, Galileo non passò nemmeno un minuto in prigione. Dopo la condanna venne ospitato a Villa Medici, presso l'Ambasciatore di Firenze. Poi si trasferì nel palazzo dell'Arcivescovo di Siena, che era suo amico (ve lo immaginate, oggi, un cardinale che ospita nella sua residenza un condannato?) e, infine, abitò fino alla morte nella sua casa di campagna, gioiello, ad Arcetri, in periferia di Firenze. Qui potè liberamente incontrare colleghi, allievi ed amici, studiare e comporre il suo capolavoro sulla nuova meccanica.
[Modificato da Coordin. 18/12/2010 23:06]
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05/01/2011 12:33
 
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Molti forse non hanno mai sentito parlare di Maria Simma.
La strana vicenda vissuta da questa donna austriaca nel corso della sua vita meriterebbe quantomeno di essere conosciuta, anche se ognuno potrà farsi una opinione personale di quanto lei racconta dei suoi incontri con le anime dei defunti.
A seguente link si trova un resoconto dettagliato stilato da un osservatore:

http://it.gloria.tv/?media=119997
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06/02/2011 15:08
 
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Il fallimento dell’educazione sessuale
In Francia, Paese in cui il numero di pillole del giorno dopo vendute nell’ultimo anno è stato di un milione e centomila confezioni, la nazione in cui il 95% delle donne sessualmente attive che non desidera una gravidanza usa la contraccezione, in massima parte fatta di pillola e spirale, il Paese in cui sono obbligatorie 40 ore all’anno di educazione sessuale, sono stati praticati 213.382 aborti nel 2007, con un tasso di abortività tra le ragazze di 15-19 anni pari a 15,6.

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16/02/2011 08:38
 
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Sappiamo benissimo a quali livelli retributivi deve sottostare un lavoratore dipendente e a quali condizioni potrà percepire la sua pensione dopo 40 anni di lavoro, ma, nel contempo, esiste anche la figura del professionista della politica che vive con il suo stipendio, o meglio l’indennità di funzione, che non è per nulla paragonabile a quello di un lavoratore.

Il parlamentare italiano per esercitare le sue funzioni dispone, oltre all’indennità di funzione, della diaria e di diversi rimborsi, ovvero istituti che permettono di gestire le spese inerenti al rapporto tra eletto ed elettori e quelle classificate come accessorie e telefoniche.

Non solo, il nostro rappresentante percepisce anche l’assegno di fine mandato e quelle, legittime, di natura previdenziale e sanitarie.

La nostra Costituzione prevede, articolo 69, un’espressa indennità che risulta determinata dalla legge n. 1261 del 31 ottobre 1965. Secondo questa disposizione legislativa l’indennità è fissata in misura non superiore al trattamento complessivo massimo annuo lordo dei magistrati con funzioni di presidente di Sezione della Corte di Cassazione ed equiparate: mentre da una parte si critica la magistratura dall’altra si percepiscono i loro stipendi e se si aumenta lo stipendio dei magistrati automaticamente si aumentano anche le indennità parlamentari.

L’indennità è stata poi rideterminata dall’articolo 1 della legge 23 dicembre 2005  n. 266 (legge finanziaria per l’anno 2006).

L’indennità parlamentare è corrisposta per 12 mensilità e, per dovere di cronaca, occorre anche precisare che l’importo mensile, a seguito della delibera dell’Ufficio di Presidenza del 17 gennaio 2006, è stato ridotto del 10% ed è pari attualmente a 5.486,58 euro, al netto delle ritenute previdenziali (€ 784,14) e assistenziali (€ 526,66) della quota contributiva per l’assegno vitalizio (€ 1.006,51) e della ritenuta fiscale (€ 3.899,75).

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E mentre per il comune lavoratore, oltre i 40 anni di sudato lavoro occorre lavorare ancora 12 mesi (18 per gli autonomi), prima di iniziare a percepire la meritata pensione, al deputato o senatore basta solo un paio d'anni di servizio per raggiungere tutti i grossi benefici pensionistici, oltretutto non tassabili.
Queste cose passano inosservate.
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21/02/2011 12:17
 
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La "Rivista mensile di Maria Ausiliatrice" nel suo numero 11 Dicembre del 2000, a pag 12 descrive (riprendendolo dal quotidiano "La Stampa", alcuni particolari dell'impresa dello storico tedesoo Hesmann che ha studiato a lungo la tavoletta che la tradizione conserva come il TITULUS CRUCIS  presso la Chiesa di s.Croce in Gerusalemme a Roma .

 Hesmann ha condotto gli studi non da solo ma con diverse equipe sia italiani, che israeliani, due storici greci come si è avvalso dell'aiuto di Carsten Peter Thiede e non ha condotto lo studio del carbonio 14 poichè avrebbe fatto la fine del risultato della Sindone poichè vera o non vera che fosse la tavola, essa ha comunque viaggiato e dunque sottoporla al carbonio 14 ne avrebbe rilevato tracce del 300 d.C. periodo in cui essa sarebbe stata trasportata a Roma, come dono al Papa da parte di sant'Elena. Hesemann ha invece usato la strada della PALEOGRAFIA, cioè, la scienza che studia le scritture antiche, interpellando in questo caso studiosi più accreditati, come dicevamo, sia in Israele come in Grecia.

Ecco in breve le conclusioni:

1) il tipo di scrittura che si riscontra sulla tavola è stata classificata da tutti gli interpellati come "TIPICA DEL I SECOLO d.C." tuttavia essa è presente fino al secondo secolo.

2) la collaboratrice storica che da anni studia in Israele, Lea Di Segni, non ha dubbi, specialista in greco afferma che: "LA SECONDA RIGA DELLA SCRITTA SULLA TAVOLA POTEVA ESSERE ESSERE SCRITTA SOLO NEL PRIMO SECOLO d.C."

3) per la terza riga, alcuni professori della Tel Aviv University hanno affermato che essa poteva essere scritta solo nel I secolo d.C.

Una importanza particolare è stata attribuita al termine "NAZARENO".

Infine un altro particolare è dato dalla scritta dove sia l'ebraico, il greco e il latino della frase "Gesù Nazareno, Re dei Giudei" è scritta in tutte e tre le lingue da destra verso sinistra..... Questo particolare è spiegabile con i 3 punti sopra menzionati, il greco e il latino fino al primo secolo, cioè fino alla caduta di Gerusalemme del 70 d.C. veniva scritto in quelle terre dove era forte l'ebraismo, da destra verso sinistra come alcuni stessi frammenti di Qumran riportano il greco dei Vangeli da destra verso sinistra.

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14/03/2011 12:21
 
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SI OSSERVI CON ATTENZIONE QUESTA INTERESSANTE TABELLA PER NOTARE LA NOTEVOLE SOMIGLIANZA TRA LA VERSIONE BIBLICA DELL'ORIGINE DEL MONDO E LA VERSIONE SCIENTIFICA.

Da una comparazione fatta da Giuseppe Sermonti


Nella Tabella 1, alcuni passi del Genesi 1 sono comparati ad alcune frasi tratte da libri moderni sulla Evoluzione cosmica e biologica. Il parallelismo è notevole, al punto che non è azzardato asserire che il processo dell’evoluzione naturale risulti una versione laica delle stesse vicende descritte nel Genesi 1. L’operazione compiuta da Darwin e dagli astrofisici non è stata quella di comporre una storia dell’universo e della vita del tutto nuova, ma di adottare quella biblica, introducendo alcuni aggiornamenti e escludendo ogni riferimento al Creatore.

 

Tab. 1. Confronto tra Genesi 1 e teoria dell’evoluzione, cosmica e biologica

GENESI 1

EVOLUZIONE

          

 

3. Dio disse “Vi sia luce”. E vi fu luce.

L’universo ebbe inizio con una colossale esplosione. (big bang) (R8).

4. Dio separò la luce dalle tenebre…

In un miliardesimo di secondo la forza primordiale si era scissa nelle forze che conosciamo (R31).

7. Dio fece il firmamento…

La materia e l’energia scaturite dal big bang diedero origine al sistema gerarchico che costituisce l’universo attuale (R40).

9. Le acque di sotto si ammassarono nelle loro masse e apparve l’asciutto. Dio chiamò  terra l’asciutto e mare la massa delle acque.

In quel tempo (Cambriano) gran parte del globo era coperto dai mari. Sappiamo ben poco intorno all’aspetto della terraferma (H43).

12. La terra fece spuntare verzura, graminacee… e alberi…

Un Evento importante (del Devoniano) fu il diffondersi delle piante terrestri (H46).

21. Dio creò i grandi cetacei e tutti gli esseri vivi e guizzanti di cui brulicano le acque…          

Il periodo (Devoniano) è spesso chiamato “l’età dei pesci (H46).

25. Dio fece le fiere della terra… e il bestiame e tutti i rettili del suolo.

(Nel Carbonifero) nacquero i primi vertebrati in grado di vivere sulla terraferma: i rettili (H40). Questo periodo (Eocene) è il principio dell’età dei mammiferi (H56).

27. Dio creò l’uomo a sua immagine… Maschio e femmina li creò.

Il periodo Pleistocenico è l’età dell’uomo (H60).

28. Dio disse loro: “Siate fecondi e moltiplacatevi, riempite la terra e soggiogatela.”

Alcuni scienziati affermano che l’Universo è stato predisposto per favorire una singola specie, quella umana (Principio antropico forte) (R183).

I numeri di GENESI indicano i versetti di Genesi 1 della Bibbia. I numeri di EVOLUZIONE si riferiscono alle pagine de L’Universo, dal Big Bang alla fine del tempo, di Colin A. Ronan, Mondatori 1992 (preceduti da R), o a quelle de    La Storia dell’Evoluzione, di Sir Julian Huxley, De Agostini 1958 (preceduti da H).

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29/03/2011 13:49
 
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Allevare rospi può aiutare a prevedere i terremoti?

I rospi sapevano che L'Aquila sarebbe stata devastata da un sisma, ben cinque giorni prima del terremoto del 6 aprile.


I rospi (Bufo Bufo), che erano in piena 'stagione dell'amoré e che sono scappati in tutta fretta dal loro sito di accoppiamento, possono infatti sentire un terremoto imminente, avvertendo mutamenti geomagnetici per le onde gravitazionali o cambiamenti nella concentrazione di certi gas. Testimone involontaria dell'evento, per una pura coincidenza di date, Rachel Grant della Open University di Milton Keynes, che da anni studia il comportamento riproduttivo dei rospi e che era impegnata in una delle sue ricerche a 74 chilometri dall'epicentro del sisma aquilano tra il 27 marzo e il 24 aprile 2009. L'insolita scoperta è stata riportata sul Journal of Zoology. "Stavamo osservando il comportamento riproduttivo dei rospi - ha spiegato Grant intervistata dall'ANSA - per vedere se risponde alle fasi lunari, come abbiamo fatto negli ultimi quattro anni del nostro lavoro. E' stata una coincidenza che il terremoto dell'Aquila sia avvenuto nel periodo dei nostri studi. La stagione degli accoppiamenti dei rospi è normalmente tra fine marzo e aprile". Con la stagione dell'amore i rospi si recano vicino ai luoghi di riproduzione (solitamente vicino a corsi d'acqua, pozze o stagni) e lì i maschi si aggrappano alle ascelle delle femmine, che poi depositano molte uova che vengono fecondate.

I maschi rimangono nel sito fino a fecondazione avvenuta. Gli studiosi britannici hanno studiato il comportamento dei rospi presso il lago di San Ruffino, nelle Marche, appunto a 74 km dall'Aquila. Ogni sera hanno contato, su un percorso di 2,5 km vicino alla zona, il numero di rospi maschi e di rospi accoppiati. Ed ecco che improvvisamente, cinque giorni prima del disastro aquilano, il 96% dei maschi è scappato sezna concludere le 'pratiche' dell'accoppiamento. Nessuna traccia neppure di coppie di rospi. Gli studiosi hanno escluso senza alcun dubbio che tra le cause di questa fuga ci siano stati improvvisi cambiamenti delle condizioni meteorologiche, ed altri eventi che possano aver disturbato i rospi. Quindi che cosa è successo? L'unica ipotesi valida è che i rospi abbiano avvertito l'imminenza di un sisma e, spaventati, siano fuggiti via.

Come? "Questo resta da capire" - ha detto la Grant formulando varie ipotesi. I rospi, come molto anfibi, sono dotati di molti recettori geomagnetici sul corpo, e gli anfibi usano il geomagnetismo per orientarsi. E' possibile dunque che i rospi abbiano 'annusato' dei pericolosi cambiamenti geomagnetici in atto prima del sisma. Inoltre i rospi potrebbero aver sentito cambiamenti nella ionosfera, lo strato più alto dell'atmosfera, prodotti da gas o da onde gravitazionali. "E' possible che altri animali possano prevedere un terremoto - ha detto Grant - ma è molto difficile studiare il fenomeno da un punto di vista scientifico, poiché ovviamente non sappiamo dove avverrà un sisma. Finora tutti gli studi simili sono stati retrospettivi, cioé si è detto di comportamenti strani di vari animali prima di un terremoto, ma in realtà simili casi sono sempre stati riferiti a posteriori. Inoltre il comportamento animale è molto variabile e un comportamento strano osservato prima di un terremoto può essere ripetuto dall'animale anche in altre situazioni, quindi è difficile usarlo per fare previsioni". "Comunque - ha concluso la scienziata - il comportamento animale potrebbe essere usato in combinazione con indicatori geofsici come anomalie del radon e cambiamenti della ionosfera per fare previsioni a breve termine di eventi sismici".


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06/04/2011 08:24
 
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La Bibbia è un buon libro. A dirlo non è un cristiano o un teologo cattolico, ma il Primo Ministro australiano Julia Gillard, a capo del partito laburista, quindi di sinistra, e dichiaratamente “non credente”. Afferma però: «Penso sia importate per la gente capire le loro storie alla luce della Bibbia, non perché io sostenga la religione, ma, ancora una volta, quello che si è formato dalla Bibbia è una parte così importante per la nostra cultura. E’ impossible capire la letteratura occidentale senza avere come chiave di lettura la storia biblica e come la nostra letteratura si costruisce su essa e decostruisce essa e poi vi ritorna assieme».

Sul The Sydney Morning Herald, leggiamo che la Gillard si è addirittura vantanta in Parlamento di quando da studentessa vinse alcuni  premi per la sua perfetta recitazione di diversi biblici. Ha anche sfidato il leader dell’opposizione, Tony Abbott, devoto cattolico ed ex seminarista, in questo modo: «Un giorno faremo un testa a testa sulla nostra capacità di recitare passi della Bibbia a memoria!».

In un programma televisivo -dice The Australian- andato in onda domenica 20/3/11, la Gillard ha rivelato di avere radici profonde in una cultura conservatrice e tradizionalista culturale: «credo nella cortesia e nela parsimonia, nella forza del dovere fare e nella disciplina. Queste sono cose che facevano parte della mia educazione e fanno parte di chi sono io oggi». Questo comunque è evidente in tutta una serie di questioni, dal sostengo ai valori biblici alla cultura del canone occidentale, dalla convinzione che il patrimonio sociale dovrebbe mantenere istituito il matrimonio solo tra un uomo e una donna al rifiuto dell’eutanasia.

Sul matrimonio omosessuale, il primo ministro ha dichiarato: «Mi trovo ad essere sul lato conservatore a causa della strada attraverso cui la nostra società è arrivata ad essere come è, e ci sono alcune cose importanti del nostro passato che devono continuare ad essere parte del nostro presente e parte del nostro futuro». Tale situazione non consente compromessi. In merito all’eutanasia ha invece ha respinto l’argomento. Ha dichiarato che la politica dei pro-eutanasia non è «mai riuscita a soddisfare, a offrire sufficienti garanzie». La sua preoccupazione, decisamente fondata, è che le leggi pro-eutanasia «aprano la porta allo sfruttamento e, forse, all’insensibilità verso le persone nella fase finale della loro vita».

[Modificato da Credente 09/05/2011 12:35]
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11/04/2011 08:17
 
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I lavoratori più stressati? Gli autisti di autobus

Inail approfitta del tema dei lavori usuranti per pubblicizzare la ricerca condotta da diverse università per avvalorare ciò che si sta affermando da diversi anni, ovvero i conducenti di mezzi pubblici appartengono di certo a questa particolare categoria. L’autorevole rivista scientifica Journal of Occupational Health Psychology e una ricerca inglese che ha preso in rassegna circa un centinaio di mestieri hanno alla fine decretato che il lavoro più stressante del mondo è guidare un autobus.

Ciò che ha giustificato questa asserzione non è stata tanto la routine dei percorsi compiuti quotidianamente, quanto le caratteristiche di questa professione: un lavoro continuamente esposto a rischi quotidiani. In effetti, le cause sono molteplici: dalla paura ad essere aggrediti da passeggeri sempre più impazienti e irascibili ad una vita passata nel traffico, tra ingorghi, colpi di clacson e pirati della strada.

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04/05/2011 21:35
 
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Nella crisi della Chiesa francese persiste un dato sorprendente. Si tratta dei battesimi di adulti. Secondo uno studio pubblicato l’11 aprile 2011 dalla Conferenza episcopale e dal Servizio nazionale della Catechesi e del Catecumenato, la Chiesa cattolica ha ricevuto 2952 adulti per il battesimo nel corso delle feste pasquali di quest’anno.

Nel 2002 i battesimi di adulti erano 2335 e, gli adulti appena convertiti che iniziano il percorso che li porterà al battesimo sono passati dai 1700 del 2008 ai 2000 del 2010. Cifre in contrasto per quanto riguarda i battesimi dei bambini che sono calati dai 38.0000 di dieci anni fa ai circa 30.0000 quest’anno. Il 60% di questi adulti, secondo lo studio interno, ha meno di 35 anni. Tra di essi, la fascia d’età tra i 25 e i 29 anni comprende un quarto di coloro che hanno ricevuto il battesimo quest’anno. I 2/3 sono donne, il 56% proviene da un “contesto familiare storicamente cristiano ed essenzialmente cattolico” e il 24% di questi adulti viene da un ambiente “senza religione”. Questi nuovi cattolici, si commenta su Témoignage chrétien, assomigliano sociologicamente e culturalmente a tutti quei born-again (nati-di-nuovo) che diventano continuamente nuovi membri delle Chiese evangeliche.

Il quotidiano Le Monde ha intervistato due di questi neobattezzati. Si tratta di Coralie Alix e Francis Chauvet: la prima proviene da una famiglia piuttosto atea e anticlericale e per molto tempo si è disinteressata del problema religioso. Trentenne, insegnante e madre di tre figli, racconta di essere rimasta atea per ventotto anni: «Avevo un potenziale di credente, ma non lo lasciavo esprimere. Quando ho avuto la prima figlia, a 23 anni, mi è sembrato ovvio farla battezzare, così come sposarmi in chiesa. Ma sentivo che c’era una barriera che non voleva aprirsi. Poi, due anni fa, ho avuto uno scontro con i miei genitori, sono stata in rotta con loro per due settimane. Questo è bastato per staccarmi dal loro giudizio, e ho capito che era quello che mi pesava». Alcuni giorni dopo, telefona e prende appuntamento con un diacono per entrare nella Chiesa. La sua famiglia era presente al battesimo.

Francis Chauvet, pilota per la Air France, ha sentito “la chiamata” due anni fa mentre accompagnava la moglie, colpita da leucemia, nei suoi ultimi istanti. «Ho capito, forse molto tardivamente, che fino a quel momento avevo sempre trascurato i segni che mi portavano verso il cammino di fede. Dovevo impegnarmi, rispondere al richiamo». Figlio di un maestro e di una maestra “assolutamente atei”, a 17 anni si è iscritto alla “Gioventù comunista”. Fino a quel momento si era completamente disinteressato di spiritualità, a differenza di sua moglie, credente, ma non praticante. «Per lei era importante sposarsi in chiesa. Io avevo 21 anni all’epoca, ero veramente tiepido verso tutto ciò, ma già ho sentito che il nostro impegno andava oltre noi stessi, oltre lei ed io». La lunga malattia della moglie lo avvicina alla Chiesa, a cui finisce per decidersi ad aderire poco tempo dopo esser diventato vedovo: «Ho sentito che la scommessa meno assurda era quella della fede».

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09/05/2011 12:33
 
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In Russia, patria dell’ateismo, l’82% oggi crede in Dio

Un’enorme maggioranza di russi, l’82%, crede in Dio. Nel Paese che ha insegnato l’ateismo per generazioni e ha compiuto atrocità contro i credenti (promosse dai due dittatori Lenin e Stalin, entrambi atei dichiarati) solo il 13% si dichiara ateo in modo aperto. Il 5% ha difficoltà a definirsi tale.

La Russia, l’entità statale più vasta del mondo e il 9° stato con più abitanti, è quindi uno dei Paesi più religiosi d’Europa. L’inchiesta sociologica si è svolta in questi mesi ed è basata sulle risposte di 1500 persone, dai 18 anni in su e residenti in 44 regioni della Russia. Fra gli atei solo il 32% sono donne e coloro che non credono in Dio appartengono maggiormente alle fasce più basse: operai o contadini. La notizia è apparsa su AsiaNews.

Fra i credenti, il 27% non appartiene a nessuna religione organizzata e fra questi ci sono il 34% dei giovani fra i 18 e i 24 anni e il 38% degli studenti. Il 4% si dichiara musulmano e il 50% si dichiara cristiano ortodosso (il 62% sono donne).

Per anni è stata proibita l’educazione religiosa e ogni riferimento a Dio. Notiamo dunque che questo dato smonta completamente le teorie di ateologi moderni che vedrebbero la religione come una “malattia” (Dawkins parla di “virus della mente”) a cui si viene contagiati da piccoli e si diffonde alle generazioni successive.

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