È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

PERCHE' CREDO (P.Raniero Cantalamessa)

Ultimo Aggiornamento: 08/01/2010 11:14
Autore
Stampa | Notifica email    
08/01/2010 11:14
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Vi sono diverse cose che l'uomo deve tener presente nell'accogliere e provare per ritenere una fede come vera.

Per brevità ne dico qualcuna su cui poi magari potremo tornare ad analizzare:

1) La ragione ci porta ad osservare che l'armonia, la perfezione e la complementarietà delle cose esistenti non possono essersi fatte da sole per caso, deducendo da questo l'esistenza di un Essere superiore.

2) La ragione si rende conto che da sola non può conoscere tale Essere ed occorre che Egli si renda conoscibile.

3) La natura è una prima via per conoscerne l'Autore, osservando la cura con cui è stata fatta, la tenerezza che ispirano gli esseri viventi, ciascuno dotato di qualità e virtù particolari a beneficio degli esseri umani.

4) La scelta di un popolo al quale far pervenire la Sua particolare assistenza. La Sua guida per tale popolo eletto attraverso tante traversie, segni prodigiosi e l'affermarsi nella storia nonostante le punizioni a cui è andato incontro per la sua dura cervice.

5) L'avveramento di tante profezie che hanno accompagnato costantemente questo popolo, attraverso tanti segni e prodigi, la cui storia è paradigmatica fino ad oggi.

6) La venuta di Cristo che ha confermato il suo essere Figlio di Dio, con opere e con miracoli che nessuno ha mai fatto, fino a risorgere e a mostrarsi agli apostoli e ai discepoli. Tali segni non si sono conclusi con la Sua dipartita ma hanno accompagnato la storia cristiana in tutti i secoli successivi:

Mar 16,20 Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore operava insieme con loro e confermava la parola con i prodigi che l'accompagnavano.

7) L'affermazione nella storia dei suoi seguaci che hanno formato il nuovo popolo di Dio, a partire da un gruppo sparuto ed impaurito, che senza uno speciale aiuto dall'alto non avrebbe mai potuto fronteggiare una potenza imperiale che non esitava a dare la morte a chiunque le si opponesse con dottrine come quelle professate dai cristiani.

Penso si tratti di motivi, che messi insieme, contribuiscono a farci propoendere per una accoglienza molto ragionevole del Cristianesimo.

1.

Un giorno, mentre Gesù era in viaggio verso Gerusalemme, all'ingresso di un villaggio, gli vennero incontro dieci lebbrosi. Fermatisi a distanza, come prescriveva la legge, essi gridarono: "Gesù, maestro, abbi pietà di noi!". Gesù si impietosì e disse loro: "Andate a presentarvi ai sacerdoti". Durante il tragitto, i dieci lebbrosi si scoprirono tutti miracolosamente guariti. Uno solo di loro però, un Samaritano, tornò indietro, per gettarsi ai piedi di Gesù e ringraziarlo a gran voce. E Gesù commentò: "Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove sono? Non si è trovato chi tornasse a rendere gloria a Dio, all'infuori di questo straniero?". Anche la prima lettura riferisce di una guarigione miracolosa dalla lebbra: quella di Naaman Siro per opera del profeta Eliseo.

Molti brani evangelici nel corso dell'anno riferiscono miracoli operati da Gesú, soprattutto guarigioni da malattie; è bene perciò dedicare una volta la nostra riflessione non su questo o quel miracolo particolare, ma sul fatto in sé dei miracoli, sul loro significato e scopo, tanto più che esso è anche oggi uno dei punti più controversi nel dialogo tra scienza e fede.

Sono venuto a fare questa riflessione qui a S. Giovanni Rotondo per ammirare insieme con voi la nuova chiesa, ma soprattutto perché il fenomeno dei miracoli si è riproposto in maniera prorompente nel mondo d'oggi nella figura di Padre Pio.

2.

Diciamo anzitutto che la prerogativa di fare miracoli è tra le più attestate nella vita di Gesù. Gli Atti degli apostoli descrivono Gesù come "un uomo accreditato da Dio per mezzo di miracoli, prodigi e segni" (At 2,22). Gesù stesso presenta i miracoli da lui operati come prova della sua messianicità: "I ciechi vedono, gli storpi camminano, i lebbrosi sono guariti, i sordi riacquistano l'udito, i morti sono risuscitati" (cfr. Mt 11,5). Non si può eliminare il miracolo dalla vita di Gesù, senza smagliare tutta la trama del vangelo.

Ma domandiamoci: perché il miracolo? Che pensare di questo fenomeno che ha accompagnato tutta la storia della salvezza e continua ad accompagnare, oggi, la vita della Chiesa? Come ogni carisma, esso è una "manifestazione dello Spirito"; non, dunque, qualcosa lasciato al nostro gusto, o in potere della critica di accettare o meno. Fa parte di un atteggiamento di fede; non, s'intende, il credere a tutto ciò che viene spacciato per miracolo, ma almeno ammettere la possibilità e anche l'esistenza di miracoli autentici.

Insieme con i racconti di miracoli, la Scrittura ci offre anche i criteri per giudicare della loro autenticità e del loro scopo. Il miracolo non è mai, nella Bibbia, fine a se stesso; tanto meno deve servire ad innalzare chi lo compie e a mettere in luce i suoi poteri straordinari, come quasi sempre avviene nel caso di guaritori e maghi che fanno la pubblicità di se stessi. Esso è incentivo e premio della fede. È un segno (così infatti chiama di preferenza il miracolo Giovanni); deve servire a elevare a un significato. Per questo Gesù si mostra così rattristato quando, dopo aver moltiplicato i pani, si accorge che non hanno capito di che cosa ciò era "segno" (cfr. Mc 6,51).

3.

Alcuni recenti dibattiti suscitati dal "fenomeno Padre Pio" hanno messo in luce quanta confusione c'è ancora in giro circa il miracolo. Non è vero, per esempio, che la Chiesa considera miracolo ogni fatto inspiegabile (di questi, si sa, è pieno il mondo e anche la medicina!). Considera miracolo solo quel fatto inspiegabile che, per le circostanze in cui avviene (e rigorosamente accertate), riveste il carattere di segno divino; cioè di conferma data a una persona, o di risposta a una preghiera.

Se una donna, priva dalla nascita delle pupille, a un certo punto comincia a vederci, pur continuando a mancare delle pupille, questo può, al limite, essere catalogato come fatto inspiegabile. Ma se ciò avviene proprio mentre si confessa da Padre Pio (come raccontò l'interessata in una trasmissione televisiva fatta da questa piazza), allora non basta più parlare semplicemente di "fatto inspiegabile".

I nostri amici "laici", senza volerlo, danno un contributo prezioso alla stessa fede, con il loro atteggiamento critico nei confronti dei miracoli, perché rendono attenti alle falsificazioni possibili in questo campo. Devono però, anch'essi, guardarsi da un atteggiamento acritico. È ugualmente sbagliato sia il credere a priori a tutto quello che viene spacciato come miracoloso, sia il rifiutare a priori tutto, senza neppure darsi pena di esaminarne le prove. Si può essere dei creduloni, ma anche degli...increduloni, che non è poi tanto diverso.

Il giornalista Saverio Gaeta ha scritto recentemente un libro in cui raccoglie le prove mediche di una serie di miracoli riconosciuti dalla Chiesa. Nel frontespizio riporta questa frase di Chesterton: "Chi crede ai miracoli lo fa perché ha delle prove a loro favore. Chi li nega è perché ha una teoria contraria ad essi". Molto spesso è proprio così.

Le scienze profane si comportano, talvolta, nei confronti della religione e della fede, esattamente come rimproverano alla religione di essersi comportata, nei secoli passati, nei confronti della scienza, per esempio nel caso di Galileo. Le rimproverano infatti (e giustamente) che, nel valutare i risultati della scienza, la religione non si basava su osservazioni dirette, su verifiche ed esperienze, ma piuttosto su teorie di carattere astratto e deduttivo, o sull'autorità indiscussa di qualche grande del passato, come Aristotele.

Ma non è quello che una certa scienza positiva fa oggi quando si esprime intorno a cose di fede? Quanti di quelli che negano l'esistenza e la possibilità stessa del miracolo si sono dati la pena di esaminare - non fosse che per contestarla -, la documentazione medica esistente a Lourdes o presso la congregazione delle cause dei santi intorno ai miracoli?

4.

Detto questo, devo però aggiungere una cosa. Il miracolo appare, nel Vangelo stesso, come ambiguo. È visto ora positivamente, ora negativamente. Positivamente, quando esso è accolto con gratitudine e gioia, suscita fede in Cristo e apre alla speranza di un mondo futuro senza più né malattia né morte; negativamente, quando è richiesto, o addirittura preteso, per credere. "Quale segno fai, perché possiamo crederti?" (Gv 6, 30). "Se non vedete segni e prodigi non credete", diceva con tristezza Gesù ai suoi ascoltatori (Gv 4,48).

L'ambiguità continua, sotto altra forma, nel mondo d'oggi. Da una parte c'è chi ricerca il miracolo a tutti i costi; è sempre a caccia di fatti straordinari, si ferma ad essi e alla loro utilità immediata. Cercano i miracoli di Dio, più che il Dio dei miracoli. Anche a Padre Pio ricorrono per ottenere le grazie di Dio, più che la Grazia di Dio. Al versante opposto, ci sono quelli che non fanno alcun posto al miracolo; lo guardano anzi con un certo fastidio, come si trattasse di una manifestazione deteriore di religiosità, senza accorgersi che, in tal modo, si pretende insegnare a Dio stesso cos'è vera religiosità e cosa no.

Nell'episodio del Vangelo di oggi vediamo riflessi i due atteggiamenti possibili di fronte al miracolo. Nei nove lebbrosi che non tornano indietro, è denunciato l'atteggiamento utilitaristico di chi cerca il miracolo per il miracolo, e poi "fatta la grazia, gabbato lo santo"; nell'unico lebbroso che è tornato a ringraziare, si addita l'atteggiamento giusto che fa servire il miracolo per avvicinarsi a Dio. Costui non ha ottenuto solo la salute, ma anche la salvezza. Gesù lo congeda infatti con le parole: "Alzati e va'; la tua fede ti ha salvato!".

Amministra Discussione: | Riapri | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
MI SARETE TESTIMONI (Atti 1,8)
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:06. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com