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LA GRANDE APOSTASIA: come e quando?

Ultimo Aggiornamento: 23/03/2018 20:55
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22/03/2018 18:02
 
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2Te 2,7
2Tessalonicesi 2
1 Ora vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signore nostro Gesù Cristo e alla nostra riunione con lui, 2 di non lasciarvi così facilmente confondere e turbare, né da pretese ispirazioni, né da parole, né da qualche lettera fatta passare come nostra, quasi che il giorno del Signore sia imminente. 3 Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione, 4 colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio.
5 Non ricordate che, quando ancora ero tra voi, venivo dicendo queste cose? 6 E ora sapete ciò che impedisce la sua manifestazione, che avverrà nella sua ora. 7 Il mistero dell'iniquità è già in atto, ma è necessario che sia tolto di mezzo chi finora lo trattiene. 8 Solo allora sarà rivelato l'empio e il Signore Gesù lo distruggerà con il soffio della sua bocca e lo annienterà all'apparire della sua venuta, l'iniquo, 9 la cui venuta avverrà nella potenza di satana, con ogni specie di portenti, di segni e prodigi menzogneri, 10 e con ogni sorta di empio inganno per quelli che vanno in rovina perché non hanno accolto l'amore della verità per essere salvi. 11 E per questo Dio invia loro una potenza d'inganno perché essi credano alla menzogna 12 e così siano condannati tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma hanno acconsentito all'iniquità.
[Modificato da Credente 23/03/2018 20:15]
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23/03/2018 20:06
 
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Chi sostiene che la primitiva Chiesa abbia apostatato subito dopo la morte degli apostoli, stando a quanto Paolo dichiara nel passo sopra riportato, si sbaglia. :

Paolo infatti fa rilevare che il mistero dell’iniquità è in atto già da allora ma che vi è qualcuno che lo trattiene, in modo che non abbia il sopravvento e che secondo quanto richiamato in 2Te 2,3 (Nessuno vi inganni in alcun modo! Prima infatti dovrà avvenire l'apostasia e dovrà esser rivelato l'uomo iniquo, il figlio della perdizione,) Da questo si deduce che una grave ed estesa apostasia avrà piena diffusione e manifestazione nel tempo della fine.

E’ vero che durante i secoli a venire vi sarebbero state zizzania, lupi rapaci e difficoltà, ma non tali e tanti da pregiudicare o da soffocare tutto il buon grano, che sarebbe dovuto crescere insieme alla zizzania.

Paolo annunzia come dichiarazione esplicita dello Spirito che "nei tempi avvenire alcuni apostateranno dalla fede",

Questa precisazione di Paolo ci permette di capire che nel corso dei secoli futuri, solo ALCUNI AVREBBERO APOSTATATO, e questo esclude che tale apostasia diventasse generale e avrebbe praticamente sopraffatto totalmente la Chiesa di Cristo.

2Timoteo 3:1 dice che "negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili". Gesù stesso predisse che molti falsi profeti sorgerebbero e sedurrebbero molti, e che l'iniquità abbonderebbe Matteo 24:11. Inoltre nella parabola del giudice iniquo, egli fa questa domanda: "Ma quando il Figliuol dell'uomo verrà, troverà egli la fede sulla terra?" Questo fa capire che Paolo avesse parlato ai Tessalonicesi di una vasta apostasia dal Dio vivente, dal Cristo, dalla verità e dal bene, come di una delle grandi manifestazioni del male che dovevano prodursi poco tempo prima del ritorno di Cristo. Di quell'apostasia della cristianità degli ultimi tempi, l'uomo del peccato sarà non l'originatore, ma il rappresentante e lo strumento più subdolo. Dice letteralmente: "e non sia stato rivelato l'uomo..." cioè non sia emerso alla luce dal seno dell'apostasia generale, non sia apparso sulla scena della storia l'uomo del peccato. Questa espressione come la seguente è un ebraismo che caratterizza il personaggio in questione come la suprema incarnazione del peccato.

A questa conclusione portano anche molte altre espressioni della Scrittura come ad esempio:

2Ti 1,12 È questa la causa dei mali che soffro, ma non me ne vergogno: so infatti a chi ho creduto e son convinto che egli è capace di conservare il mio deposito fino a quel giorno.

Paolo dunque si dice convinto che il deposito sarà conservato fino alla fine e che quindi i credenti l’avranno sempre a disposizione per potersi orientare nel loro cammino cristiano.
Si noti che Paolo parla di DEPOSITO e non di sola Scrittura. Il Deposito comprende anche le Scritture ma non soltanto quelle.

Consideriamo quanto ancora si evince dalle parole di Gesù stesso:

In Mt 5,14 troviamo:

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città collocata sopra un monte, 15 né si accende una lucerna per metterla sotto il moggio, ma sopra il lucerniere perché faccia luce a tutti quelli che sono nella casa.

Mentre per alcuni, come la wt, vi sarebbe addirittura un periodo molti di secoli in cui la luce della vera fede non avrebbe rifulso e quindi Cristo che aveva promesso la sua assistenza non avrebbe fatto nulla per preservare la sua chiesa dalle porte degli inferi che invece sarebbero prevalsi e l’apostasia sarebbe dilagata portandola alla totale confusione.
Ne consegue l'assurdo perchè Cristo viene da essi di fatto considerato un falso profeta e incapace di mantenere le promesse fatte.

Leggiamo ancora:

Mt13,31 Un'altra parabola espose loro: "Il regno dei cieli si può paragonare a un granellino di senapa, che un uomo prende e semina nel suo campo. 32 Esso è il più piccolo di tutti i semi ma, una volta cresciuto, è più grande degli altri legumi e diventa un albero, tanto che vengono gli uccelli del cielo e si annidano fra i suoi rami"

Gesù dice che il regno dei cieli, di cui i credenti diventano parte, crescerà e si forticherà nel tempo, tanto da dar riparo a tutti. Come si potrebbe pensare che si sia avverata questa immagine profetica della crescita vigorosa della pianta, se vi fosse stata una generale apostasia dalla verità nel corso del tempo, subito dopo la morte degli apostoli per alcuni, o nel III secolo per altri o nel XVI sec per altri ancora? Anche questa parabola profetica avrebbe fallito.

Nel corso del tempo sono apparsi già molti anticristi come ci conferma anche Giovanni nella sua lettera, molte eresie e molti errori. Ma occorre fare distinzione tra pastori e mercenari, tra lupi e pecore, tra cristiani e anticristiani. Nello scenario plurisecolare di questa complessa realtà che è la Chiesa, si sono avvicendate tutte queste figure antitetiche e non si può fare di tutt’erba un fascio. Sappiamo però che la Chiesa è una realtà anche visibile e portatrice di una FEDE ben precisa gelosamente difesa e custodita, accompagnata anche da frutti copiosi e da grandi opere di carità durante i secoli. E i parassiti e le persone immorali non si trovano solo nella Chiesa Cattolica.

Ora chiediamoci:

Da quale Chiesa e da quale vera fede gli uomini del tempo finale apostateranno in modo massiccio?

La risposta a questo quesito è che purtroppo tanti, pensando che sia apostata la vera Chiesa, diventino apostati proprio essi stessi seguendo qualcuna delle tante correnti che hanno fatto della indipendenza morale o religiosa, della ribellione, della fede fai da te,oppure del progressismo sfrenato, del recupero delle vecchie eresie, della indifferenza o dell’incoerenza apertamente anticristiana, il loro stile di vita e di pensiero.
Ecco l'apostasia vera e massiccia a cui rischia di andare incontro il nostro tempo configurando lo scenario profetizzato da Paolo in 2 Tess cap 2
[Modificato da Credente 23/03/2018 20:38]
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23/03/2018 20:42
 
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Questo studio dimostra l’impossibilità che i Testimoni di Geova possano essere la chiesa di Cristo.

Innanzitutto dobbiamo considerare la teoria della grande apostasia in cui credono i tdg.

La Torre di Guardia per lo studio del 16 marzo 2016 ci dice che il popolo di Dio fu prigioniero dall’inizio del II secolo E.V. (in pratica da quando morì Giovanni, l’ultimo apostolo) fino al 1919.
In cosa consiste questa prigionia sostanzialmente? È interessante questo aspetto: essa consiste nel fatto che fino ad allora non ci sono stati Unti o, se ci sono stati, non erano nella congregazione cristiana purificata.
Questo è un aspetto molto importante che va tenuto a mente.
Quindi al II sec. E.V. fino al 1919 non ci sono stati Unti o, se ci sono stati, non erano nella congregazione cristiana purificata.
Vediamo come prosegue l’articolo.

Eccoci al nocciolo della questione. Si affermano due cose:

1- Il tempo della prigionia corrisponde al tempo in cui CRESCONO LE ZIZZANIE;
2- La CRESCITA DELLE ZIZZANIE corrisponde all’AUMENTO DEGLI APOSTATI e alla DIMINUZIONE DEI VERI CRISTIANI.

Il punto 1, in un certo senso, lo possiamo accettare perché la parabola del grano e delle zizzanie preannuncia che con il grano ci sarebbe stata la presenza delle zizzanie.
Il punto 2 è errato ma necessario alla visione dei testimoni di Geova per giustificare la grande apostasia, l’assenza dei tdg per XIX secoli e altre cose (come le manomissioni del nome di Geova nella scrittura da parte degli apostati).
L’errore nel dover credere che aumentano gli apostati e diminuiscono i veri cristiani ha due motivazioni:
1- Non è scritto da nessuna parte che il trend sia uno l’inverso dell’altro;
2- La parabola parla di CRESCITA del grano e delle zizzanie e quindi entrambi CRESCONO e nessuno dei due DIMINUISCE.
A conferma di ciò abbiamo innanzitutto Perspicacia che dice quanto segue:

Le zizzanie sono il loglio che ha due caratteristiche:
Simile al grano e non lo si può distinguere se non alla fine per il colore (quindi come si fa a distinguere e dire chiaramente che gli apostati/loglio aumentano e il grano/veri cristiani diminuiscono se il distinguo netto sarà sono alla mietitura?);
Le radici del loglio/apostati si intrecciano con quelle del grano/veri cristiani per cui scientificamente la crescita dell’uno comporta la crescita dell’altro (ed è ciò che è detto nella parabola da Gesù “lasciate che CRESCANO insieme”).
Quindi, dal II secolo in poi è vero (accettiamo il II secolo come data anche se gli scritti neotestamentari ci fanno capire che gli apostati c’erano già da prima e nel seno delle comunità cristiane addirittura – vedi lettere di Giovanni) che gli apostati aumentano ma è falso che a ciò sarebbe corrisposta la diminuzione dei veri cristiani perché anche questi sarebbero aumentati.
Proseguiamo nella lettura e arriviamo ad altre due considerazioni importanti:

1- Nel corso dei secoli fra i pochi veri cristiani alcune persone fedeli hanno difeso la vera adorazione;
2- Dal 1919 è ripreso il trend degli Unti a cui si è aggiunta la grande folle a comporre la vera cristianità.

Circa il punto 1 i tdg non sono in grado di indicare questi pochi veri cristiani che hanno difeso la vera adorazione e non potrebbero comunque essere il grano per i seguenti motivi:
Il grano non è in minoranza rispetto alla zizzania perché cresce insieme e la crescita di qualcosa non ha soluzione di continuità ma è progressiva e visibile;
quindi queste persone o visibilmente e non in minoranza nei secoli, sono appartenuti a una chiesa visibile e in crescita insieme alle zizzanie, oppure non sono quel grano della parabola di Gesù;
nel corso dei secoli nessuno ha professato una fede che fosse simile a quella dei testimoni di Geova ma, al contrario, i testimoni di Geova hanno una fede che annovera le maggiori eresie professate da “alcune persone” (proprio come nell’articolo) combattute e sconfitte dalla chiesa di Cristo visibile, in crescita e senza soluzione di continuità dal suo fondatore (grano che cresce insieme alle zizzanie e non va mai in minoranza) e sulla base delle sue parole “io sarò con voi tutti i giorni fino alla fine” e “le porte degli inferi non PREVARRANNO”.

Circa il punto 2 ciò che si dice lo spiegheremo meglio fra un po’. In sostanza il messaggio che vi è sotto è che il grano della parabola di Gesù, secondo la fuorviante interpretazione della wt, non sarebbero tutti i credenti in Lui ma solo gli Unti.
A cui poi si aggiungerà la grande folla dal 1919.

COntinua
[Modificato da Credente 23/03/2018 20:55]
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23/03/2018 20:47
 
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Veniamo alla citata PARABOLA DEL GRANO E DELLA ZIZZANIA.

Questa è chiamata in causa dagli stessi testimoni di Geova, come precedentemente visto, per giustificare la grande apostasia ma abbiamo spiegato che è un uso distorto e non scritturale.
Ma come la analizzano lo possiamo leggere direttamente da loro.


Gesù è il seminatore del seme eccellente e questo seme eccellente (il grano) sono i “figli di Dio” e questi figli di Dio sono gli Unti. Quindi il grano della parabola secondo loro sono gli Unti.
Osservazioni:
1- secondo i tdg fino alla fine del primo secolo i cristiani erano tutti Unti;
2- essendo questi unti il grano, gli stessi sarebbero dovuti “CRESCERE” stando a quanto detto prima;
3- i figli di Dio è chiaro che una lettura giusta della parabola sono tutti quelli che accolgono Cristo e non gli unti solamente (a quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio).
Il punto 3 è chiaro che è bypassato perché altrimenti dovrebbero giustificare il “come mai la grande apostasia”? invece così possono dire che qualche unto c’era ma erano pochi (teoria errata della crescita degli apostati e diminuzione dei veri cristiano già evidenziata prima).
Il punto 2 per loro non si è verificato perché altrimenti non possono sostenere la teoria della grande apostasia e il discorso è lo stesso del punto 2.
Facciamo uno sforzo e consideriamo il punto 1 giusto e vediamo cosa viene fuori.
Intanto riassumendo abbiamo conferma di quanto finora detto in quanto scrivono qui:

Il nocciolo è che bisogna giustificare la grande apostasia per colmare il buco di XIX secoli.
Ma eccoci al punto cardine per noi:

Dunque ammettono che i veri cristiani non diventano apostati ma gli apostati si introducono nella comunità per corrompere la vera fede.
Alla luce di ciò sono vere le parole di Gesù e non le loro:

GRANO e ZIZZANIE cresceranno insieme.

La teoria della grande apostasia suppone un abbandono della fede massiccio al punto da non trovare più nessuno che professi la retta dottrina e mostri al mondo la chiesa di Cristo che per le parole del Signore non sarebbe venuta mai meno.

Quindi solo l’idea che le zizzanie corrompano il grano può giustificare la diminuzione di quest’ultimo e la crescita dell’apostasia. Ma loro stessi dicono che questo non è ciò che ha detto Gesù, infatti Gesù ha detto che CRESCERANNO INSIEME.
Ma subito ritornano a leggere la parabola in maniera distorta perché la domanda che subito scatta è: e dove eravate voi per XIX secoli? A questa devono rispondere necessariamente con “ci sono stati alcuni perseguitati che hanno portato avanti la vera fede”.
Infatti:

Ma come è possibile questa risposta se gli stessi tdg dicono che il Signore ha detto:
LASCIATE CHE CRESCANO INSIEME (ciò esclude, che uno cresca distruggendo completamente l’altro);
Affermano, per giustificare la loro risposta, che sono STATI SEMINATI ALCUNI SEMI DI GRANO VERO ma questo è antiscritturale perché nel corso dei secoli il Signore non semina altri semi di grano vero ma la semina l’ha fatta all’inizio e questa cresce, produrrà frutto e sarà mietuta. Gesù non ha mai parlato del seminatore che, dopo che il diavolo ha seminato la zizzania, ha dovuto a fronte della predominanza di questa e eclissi del vero grano, dovuto seminare ALCUNI SEMI DI GRANO VERO!
Veniamo alla conclusione di questo percorso:

Finalmente dal 1919 gli Unti possono risplendere e venire alla luce e mantenersi fermi fino al giorno di Armagheddon. Questo è in sostanza il messaggio di quanto qui è affermato.
Da un lato questo si avvicina alla parabola ma dall’altro propone l’ennesima contraddizione. Vediamo questi due aspetti.
1) Dopo un buco di 20 ora riprende la selezione degli unti per completare i 144.000, presupposto perché arrivi Armagheddon… quindi ciò si avvicina alla parabola perché noi ci aspettiamo un numero di unti che cresca fino ad arrivare a completare i 144.000 anche se non sappiamo (perché non lo sanno neanche loro) dal 1919 quanti ne mancano. Ma se ne mancano 100, è ovvio che con gli anni il numero degli unti deve aumentare fino a cento e questo sembra rispecchiare, se accettiamo che il grano sono gli Unti, la crescita del grano come la zizzania. (però il punto è che essi avrebbero dovuto esserci anche prima perché la CRESCITA NON SI ARRESTA MAI, NON HA SOLUZIONE DI CONTINUITA’ E NON SI DICE CHE IL GRANO SI ARRESTERA’, DIMINUIRA’ E POI RIPRENDERA’ A CRESCERE.
2) La contraddizione è che, nel momento in cui in effetti gli unti iniziano ad aumentare per loro non va bene, dovrebbero diminuire altrimenti Armagheddon non può arrivare (siamo all’assurdo come è evidente).
Le statistiche (che ho preso da questo articolo https://jwanalyze.wordpress.com/aumento-del-numero-degli-unti/ ) portano loro ad affermare quanto segue:

E ancora:

Se leggete tutto il quadro fatto nello studio di quel link, avrete chiaro come non va bene l’aumento degli Unti e quindi neanche dal 1919 possono accordarsi con la parabola del grano e delle zizzanie.
A questo punto non resta che questa conclusione:
COMUNQUE CERCHINO DI SPIEGARE LA PARABOLA, LA TEORIA DELLA GRANDE APOSTASIA DAL II SECOLO FINO AL XIX IMPLICA CHE LA VERA CHIESA DI CRISTO SIA SCOMPARSA E POI RICOMPARSA CON LORO.
Ma questo a cosa porta?
Porta alle parole di Gamaliele. Leggiamole:
34Si alzò allora nel sinedrio un fariseo, di nome Gamaliele, dottore della Legge, stimato da tutto il popolo. Diede ordine di farli uscire per un momento 35e disse: "Uomini d'Israele, badate bene a ciò che state per fare a questi uomini. 36Tempo fa sorse Tèuda, infatti, che pretendeva di essere qualcuno, e a lui si aggregarono circa quattrocento uomini. Ma fu ucciso, e quelli che si erano lasciati persuadere da lui furono dissolti e finirono nel nulla. 37Dopo di lui sorse Giuda il Galileo, al tempo del censimento, e indusse gente a seguirlo, ma anche lui finì male, e quelli che si erano lasciati persuadere da lui si dispersero. 38Ora perciò io vi dico: non occupatevi di questi uomini e lasciateli andare. Se infatti questo piano o quest'opera fosse di origine umana, verrebbe distrutta; 39ma, se viene da Dio, non riuscirete a distruggerli. Non vi accada di trovarvi addirittura a combattere contro Dio!". (Atti 5)
Se la teoria della grande apostasia fosse vera, per le parole di Gamaliele, Cristo non verrebbe da Dio e sarebbe un falso come Tèuda e Giuda.
Non possono giustificare la grande apostasia con il concetto di “alcuni c’erano” perché abbiamo visto che deve esserci la crescita anche del grano e non la diminuzione. Se dicono che il cristianesimo vero si è estinto allora Gesù è stato al pari di Tèuda e Giuda e la sua opera era solo umana, quindi seguirebbero un falso salvatore.
Ma se Gesù viene da Dio, come viene da Dio, le parole di Gamaliele sono chiare: QUEST’OPERA NON RIUSCIRETE A DISTRUGGERLA e si accorda con le parole di Gesù che dice che, nonostante la zizzania, il GRANO NON VERRA’ MAI MENO E CRESCERA’.
Pertanto la vera chiesa di Cristo non è venuta mai meno perché l’opera del Figlio viene da Dio e non dagli uomini, è cresciuta senza soluzione di continuità nonostante le zizzanie, è stata sempre visibile come visibilmente si vede la crescita di qualcosa, e le zizzanie non hanno mai prevalso secondo le parole di Gesù (sarò con voi tutti i giorni fino alla fine e le forze degli inferi non prevarranno) altrimenti non sarebbe potuta crescere nel tempo, sarebbe venuta meno e l’opera di Gesù sarebbe stata solo umana.
Per queste ragioni i testimoni di Geova non sono la vera chiesa di Cristo.
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Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una TORRE, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un NOME...Gen 11,4
 
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