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Paolo era cittadino romano?

Ultimo Aggiornamento: 27/11/2017 19:33
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26/11/2017 17:02
 
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Ti ricordo che ci sono molti che invece sostengono che l'intero brano del testimonio Flaviano sia stato inserito da mani cristiane. Non può essere avvenuto la stessa cosa per dire che lo stesso Flavio abbia volutamente ignorato o omesso di parlare di personaggi scomodi per l'epoca?

Questa non è solo una mia opinione. Ecco cosa riporta in un breve ma significativo passaggio la TRECCANI, alla voce Flavio Giuseppe:
...Suo capolavoro è la Guerra giudaica (7 libri), in greco (è perduta la prima redazione in aramaico): storia ebraica da Erode il Grande alla distruzione di Gerusalemme, molto parziale e rivolta ad addossare la colpa della guerra soprattutto ai fanatici Zeloti, ....

e guarda in Wikipedia cosa si trova:

Durante la prima guerra giudaica, iniziata nel 66, fu nominato governatore militare della Galilea dalle forze ribelli. Quando i ribelli, asserragliati dai romani a Iotapata, si resero conto dell'imminente sconfitta, pensarono subito al suicidio, pur di non cadere prigionieri nelle mani del nemico, ma Giuseppe li convinse dell'immoralità di tale gesto e propose in alternativa la possibilità che, a turno, ognuno di loro togliesse la vita all'altro; con un particolare e complesso stratagemma (conosciuto oggi in ambito matematico come il Problema di Giuseppe) riguardante l'ordine di questo ciclo di morti, riuscì a fare in modo da restare l'ultima persona in vita del gruppo di ribelli e, invece di uccidersi, si consegnò spontaneamente ai Romani. Durante l'incontro con il comandante delle forze romane in battaglia, Tito Flavio Vespasiano, Giuseppe gli predisse che sarebbe diventato imperatore:...

Vespasiano accolse la richiesta del figlio e la catena venne spezzata a colpi di scure. Così Giuseppe, ricevuta la libertà, poté godere del credito di profeta[6] e si legò alla famiglia del princeps, cambiando il suo nome in Flavio Giuseppe.
Flavio Giuseppe venne usato dai romani a fini propagandistici, per convincere i ribelli ad arrendersi. Trascorse il resto della sua vita a Roma, scrivendo opere che avevano un carattere filo-romano....
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Or dunque, quanto ti ho detto trova piena conferma in ciò che dicono due enciclopedie. E tu lo ritenevi un sarcasmo.

Veniamo ora a Paolo che era di Tarso e non della famiglia Tarso come tu sarcasticamente lo hai dipinto, senza che vi si trovi traccia in nessuna enciclopedia nè documento letterario.

Tu vorresti che GF, in un clima tanto ostile da parte dei Romani nei confronti dei cristiani e in particolar modo nei confronti dei loro capi, pur ammettendo che personalmente ne sia venuto a conoscenza, abbia fatto descrizione di una tale indigesta e ingombrante figura, che avrebbe potuto alimentare la propaganda pro-cristiani ritenuti una setta invisa all'imperatore, che in quegli anni doveva essere particolarmente scottante a Roma?
Io penso proprio di no. E le enciclopedie me ne danno un fondato motivo.

Tuttavia risulta da molte altre attestazioni di vari autori, che Paolo (Saulo per gli ebrei) avesse raggiunto Roma e che sotto Nerone fu decapitato, in quanto cittadino romano che non poteva subire la crocifissione.
E quindi se si vuole dire che una persona non menzionata in GF non sia esistita si è fuori pista.

[Modificato da Credente 26/11/2017 17:28]
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