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Ultimo Aggiornamento: 16/10/2021 12:05
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15/02/2021 21:44
 
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Come si fa trading online? Quale app devo scaricare? Quanti soldi si riescono a guadagnare? Quanti soldi bisogna investire minimo? Su cosa bisogna investire? Si fanno davvero “milioni” in un mese come dicono le pubblicità?

Fare trading online è relativamente semplice: basta avere un conto corrente aperto con praticamente qualsiasi banca che mette a disposizione anche una piattaforma, più o meno evoluta, per fare trading online.

Al giorno d'oggi, quasi tutte le banche (se non tutte) ce l'hanno.

Una volta aperto il conto e, soprattutto, averlo rimpinguato con un po' di euro, si possono comprare o vendere le azioni o le obbligazioni che vogliamo (sì, alcuni trader negoziano obbligazioni, dato che il trading online non è solo quello azionario).

Alcune banche mettono a disposizione anche delle app, anche se fare trading online da uno smartphone può essere un po' più scomodo che farlo da un computer.

Si può davvero guadagnare col trading online? Sì, certo che si può. Basta comprare un titolo e rivenderlo a un prezzo superiore (o viceversa). Si è liberi di fare trading quando e dove si vuole, col solo ausilio di un PC o, appunto, del nostro smartphone.

Troppo bello per essere vero? Purtroppo sì: guadagnare col trading online è difficilissimo. Le probabilità di successo nel lungo termine sono infime.

Vivere di trading online è una realtà per pochissimi e un'utopia per la stragrande maggioranza degli aspiranti trader.

Per guadagnare, il trading online deve essere fatto in modo professionale. Le conoscenze richieste non sono eccessive: meglio partire con un po' di basi di statistica e di economia, ma l'unica cosa davvero necessaria in questa professione è l'esperienza.

Prima di esplorarne le difficoltà, domandiamoci che cosa sia il trading online. Il trading, a differenza di un investimento, è un'attività speculativa di breve o brevissimo termine. Nel trading, una posizione di acquisto o di vendita rimane aperta, al massimo, per qualche giorno.

Esistono anche tipologie di trading dove un'operazione può durare soltanto pochi secondi: uno scalper, ad esempio, è un trader che effettua centinaia di operazioni al giorno, utilizzando grosse cifre per diminuire l'impatto commissionale e speculare su piccolissime variazioni dei prezzi.

Mentre nel medio/lungo termine i prezzi della maggior parte dei titoli seguono logiche relativamente comprensibili, nel breve e brevissimo termine quegli stessi prezzi sono quasi impossibili da prevedere.

L'esperienza – dicevamo – è la variabile più importante nel trading. L'esperienza si costruisce con l'osservazione prolungata di un book di negoziazione: dopo ore, giorni, mesi di studio, si inizia a sviluppare un sesto senso che, talvolta, permette di intuire ciò che potrebbe accadere di lì a breve.

Oltre all'osservazione, serve la pratica: l'esperienza si forma facendo trading con soldi reali, nel tempo. Non ci sono alternative: i libri e i corsi non bastano.

I conti demo sono utili a prendere confidenza con le funzionalità di un piattaforma, ma il trading sui conti demo non aiuta: la differenza a livello psicologico tra l'utilizzo di soldi virtuali e soldi reali è abissale. Sono due mondi totalmente diversi.

Per intraprendere questa attività in modo professionale servono due fattori fondamentali: un capitale iniziale consistente e tanto tempo a disposizione.

Il capitale iniziale è necessario perché si deve mettere in conto di perdere dei soldi (anche tanti, a seconda delle tecniche di trading che si vogliono utilizzare) nei primi anni di pratica/costruzione dell'esperienza.

Diventare profittevoli in meno di 5 anni è improbabile: possono essere necessari anche 10 anni o più. In questa fase iniziale, e fin quando non si guadagnerà con una certa costanza, serviranno entrate finanziarie alternative per far fronte alle spese ordinarie (entrate passive o derivanti dal lavoro di qualcun altro). Oppure, si dovrà disporre di un capitale molto grande, che possa in parte essere utilizzato per il trading e in parte per il proprio sostentamento.

Più il capitale a disposizione è grande, più il trader si sentirà tranquillo. Non si deve assolutamente fare trading online con soldi che non ci si può permettere di perdere!

Per quanto difficile, proviamo a quantificare il capitale necessario a fare trading: ipotizziamo che un trader riesca a ottenere un rendimento medio del 10% netto all'anno. È una percentuale che potrebbe sembrare bassa, ma non lo è affatto: generarla un solo anno impiegando un piccolo capitale è relativamente semplice; conseguirla per un ventennio utilizzando un grosso capitale è tutta un'altra storia.

Per la precisione, con un'imposizione fiscale del 26% sul capital gain (percentuale applicata sul capital gain azionario nel momento in cui scrivo questa risposta), il 10% netto corrisponde all'incirca al 13,50% lordo.

Immaginiamo che il nostro trading system sia capace di generare quel rendimento. Quanti soldi ci servono per vivere dignitosamente? 2.000 euro al mese? Ok, in un anno servono allora 24.000 euro netti (pari a 32.432 euro lordi). Il capitale necessario per fare trading è quindi 10 volte tanto: 240.000 euro.

Meglio averne di più. Se calcoliamo il rendimento medio utilizzando la media aritmetica commettiamo infatti un errore; un errore tollerabile su valori poco volatili: il 10% di media potrebbe essere un'approssimazione accettabile se un anno si guadagnasse l'8% e l'anno dopo il 12% (o viceversa). Nel trading, però, la variabilità è alta: cosa accade se si applica la media aritmetica a valori estremi?

Ipotizziamo due rendimenti annuali: −50% e +70%. Utilizzando la media aritmetica, il rendimento medio è ovviamente il +10%. Ma se il primo anno realizziamo il −50%, significa che i nostri 240.000 euro sono diventati 120.000. L'anno successivo guadagniamo il 70%: il 70% di 120.000 euro è pari a 84.000 euro.

Alla fine del secondo anno ci ritroveremmo quindi con 120.000 + 84.000 = 204.000 euro, non con 288.000 euro (240.000 + 20%).

Lo stesso accadrebbe se il primo anno si guadagnasse il +70% e il secondo il −50% (lasciamo da parte l'impatto psicologico: pochi, forse nessuno, avrebbero la forza di continuare dopo aver perso il 50% in un solo anno).

Perché questo strano risultato? Perché per calcolare il rendimento medio dobbiamo utilizzare la media geometrica:

√((1+0.70)*(1−0,50)) = √(1,70*0,50) = √0,85 = 0,92195

A questo risultato bisogna togliere 1: il rendimento medio è perciò 0,92195 − 1 = −0,0780 = −7,80%. Tra +10% e −7,80% c'è una bella differenza…

Perciò, meglio avere un capitale importante. Non si sa mai. Se si parte sottocapitalizzati, quasi sempre servirà l'utilizzo della leva, che tutti i broker mettono a disposizione (non a caso).

L'utilizzo della leva è tanto più pericoloso quanto meno esperto è un trader: è ovvio che chi è agli inizi non dovrebbe farne uso.

Invece, avviene quasi sempre il contrario: la leva viene utilizzata dai meno esperti, che tanto per provare decidono di dedicare al trading un certo capitale, vada come vada.

Purtroppo, quasi sempre non va a finire bene: quel capitale viene consumato rapidamente e i broker si sono fatti il loro bel guadagno con le commissioni: avanti il prossimo…

Per essere dei buoni trader, è inoltre indispensabile saper programmare: se un trader non sa programmare, i trading system che deciderà di utilizzare come li backtesta? Anche i migliori trading system, dopo un po', smettono di funzionare e ne servono altri, più adatti ai nuovi contesti di mercato.

È una ricerca continua, che occuperà il trader in modo costante. Nessuno farà questo lavoro per lui. Un trading system che funziona è prezioso: chi ce l'ha se lo tiene ben stretto e non viene certo a proporlo a me o a voi.

Perché non è una buona idea farlo backtestare a un programmatore? Perché è molto costoso: i programmatori capaci sono cari e farsi aiutare dall'amico bravo col computer non è una variante percorribile: l'ammontare di lavoro richiesto è enorme.

A rendere il tutto più difficile contribuiscono poi i seguenti elementi:

  • La gestione psicologica delle operazioni di trading. L'impatto psicologico sul trader è considerevole: se vi piacciono le emozioni forti, il trading fa per voi, ma per imparare a controllarsi bisogna conoscere molto bene sé stessi
  • L'overfitting, il Look-Ahead Bias e il Look-Back Bias in fase di backtest. Se presenti, il trader si illude di possedere un trading system profittevole: quel trading system, però, non funzionerà mai. Un backtest fatto bene può essere estremamente utile, ma è molto difficile da realizzare.[3]
  • Le commissioni di transazione, che spostano l'equilibrio del gioco in territorio negativo: esse si pagano, purtroppo, sia quando l'operazione si chiude in guadagno che quando si chiude in perdita

Queste tre problematiche, soltanto accennate, rendono il trading online un'attività eccezionalmente difficile.

Per avere una minima speranza di successo, servono passione, impegno, esperienza, capitale, tempo, conoscenze, nervi saldi, perseveranza e disciplina.

Se si vuole fare trading in modo professionale, non si può improvvisare niente. Nulla può essere lasciato al caso; tutto deve essere sotto controllo. Il trading online non è per tutti, nonostante quello che si legge praticamente ovunque.

Ok, la risposta alla domanda finale penso che, a questo punto, sia scontata: Si fanno davvero “milioni” in un mese come dicono le pubblicità? No, no, no e poi no: non fatevi prendere in giro così facilmente. Per fare i "milioni", oltre a tutto quanto scritto finora, serve avere già un sacco di milioni in partenza e tutto deve andare per il verso giusto.

Non credete alle pubblicità ingannevoli di cui Internet, purtroppo, è piena già da diversi anni. Non si fanno i milioni e, men che mai, si fanno in un mese.

Troppo pessimismo? Può darsi: l'alternativa è fare il corso di trading online di questo o quel sito, che promette guadagni fin da subito. Esisteranno sicuramente dei corsi "validi", con ottime presentazioni e approfondite discussioni sull'analisi tecnica e fondamentale (che dopo il corso non avranno più segreti: peccato che servano a poco o niente). La scorciatoia perfetta...

Non stupitevi però quando, alla prova dei fatti, guadagnare col trading online rimarrà soltanto un sogno.

Buona fortuna!


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