In questo tragico periodo in cui tutti siamo costretti a restare in casa, c’è qualcuno che purtroppo non cessa di fare del male.
Don Fortunato Di Noto, presidente di Meter onlus, associazione benemerita nella lotta contro la pedopornografia, ha lanciato l’allarme: “Con le persone in casa ed i ragazzi in chat, aumentano i casi di adescamento".
Proprio così. Durante l’emergenza Covid-19, purtroppo i casi di pedopornografia sono aumentati.
Eppure per il Governo italiano sembra che i peggiori criminali siano quanti, magari in solitudine e muniti di mascherina, escono di casa a fare due passi…
In una recente intervista all’agenzia Sir, don Di Noto ha lanciato l’allarme.
“Solo nel mese di marzo e nei primi giorni di aprile – ha spiegato Di Noto – Meter ha documentato e denunciato alle forze dell’ordine una crescita allarmante delle chat degli orrori: 178 segnalazioni che coinvolgono Telegram, Facebook, Twitter, Whatsapp, con una crescita del 40%. Le chat sono 234 con profili sospetti in varie piattaforme; migliaia di decine di video e basti pensare solo a due segnalazioni contenenti 34.252 foto che corrisponderebbero a circa 30mila bambini già vittime di violenze sessuali”.
Insomma, un orrore indicibile.
Eppure, nonostante ciò, in nome della privacy degli utenti, i server e i provider fanno gli omertosi.
Pertanto, nel diffondersi di questi crimini, per don Di Noto, come ha detto a La Nuova Bussola quotidiana, “la responsabilità dei colossi del web è fondamentale. A questo si aggiunge l’incapacità di coordinare le forze di polizia nel contrastare un problema che va affrontato a livello globale”.