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RUT LA NUORA FEDELE Rut 1
Al tempo in cui il popolo d'Israele era governato dai giudici, si abbatté sul paese una grave carestia. Per questo un uomo di Betlemme migrò con la sua famiglia nel paese di Moab, dove si stabilì. I suoi figli presero in moglie donne moabite, ma dopo qualche tempo essi morirono, così come il loro padre. Allora la loro madre, di nome Noemi, chiamò le due nuore e disse loro: «Io non ho la possibilità di darvi da vivere; tornate perciò alle vostre famiglie; io per parte mia intendo tornare a Betlemme, che è la mia città, tra il mio popolo». Delle due nuore, una ritornò nella sua famiglia, ma l'altra non volle abbandonare la vecchia suocera; le disse: «Dove andrai tu andrò anch'io; dove ti fermerai mi fermerò. Il tuo popolo sarà il mio popolo, e il tuo Dio sarà il mio Dio. Solo la morte mi separerà da te». Noemi cercò di insistere; ma l'altra era ben decisa. Allora entrambe raccolsero le proprie cose e lasciarono insieme la terra di Moab avviandosi verso Betlemme. La nuora straniera, pronta a lasciare la sua patria e le sue abitudini pur di non abbandonare la vecchia suocera, si chiamava Rut.
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RUT NEI CAMPI DI BOOZ Rut 2-4
Nella città di Betlemme tutti ammiravano la giovane straniera di nome Rut, che aveva accettato rischi e fatiche pur di non abbandonare la vecchia suocera Noemi. Le due donne avevano vita difficile, perché non avevano di che vivere e spesso non sapevano come fare a procurarsi da mangiare. Un giorno, era il tempo della mietitura dell'orzo, Rut andò a spigolare, e senza saperlo capitò nei campi di Booz, che era un lontano parente della suocera Noemi. Rut lavorò instancabilmente tutto il giorno. Booz se ne accorse, la ammirò e volle favorirla. Disse allora ai suoi uomini: «Lasciate cadere apposta un po' di spighe, perché ilraccolto di quella donna sia più abbondante». Un'altra volta Booz le regalò sei misure l'orzo, e infine, ammirato del suo comportamento generoso verso Noemi, Booz sposò Rut. Per le due donne era la fine dei sacrifici, perché Booz era ricco. Il matrimonio di Booz e di Rut fu importante anche per un'altra ragione: essi ebbero un figlio che fu la consolazione della vecchia Noemi, la quale gli pose nome Obed. Egli divenne padre di Iesse, a sua volta padre del grande Davide.
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UN FANCIULLO OFFERTO AL SIGNORE 1 Samuele 1-2
Viveva nel popolo di Israele una donna di nome Anna, la quale era amata teneramente dal suo sposo, ma era assai triste perché non aveva nessun figlio. In quel tempo l'Arca dell'Alleanza con la sua dimora si trovava a Silo, e il sacerdote Eli con i suoi due figli prestava servizio nel santuario del Signore. Là, dove molti Israeliti si recavano a pregare il Signore, un giorno Anna rivolse al Signore Dio, piangendo, una preghiera e una promessa. «Signore» disse «se tu mi manderai un figlio, io lo consacrero a te: egli sarà al tuo servizio per tutta la vita». Il Signore Dio ascoltò la preghiera di Anna, ed ella ebbe un bambino cui pose nome Samuele. Lo crebbe con amore, e dopo alcuni anni, quando ormai Samuele poteva vivere anche senza la mamma, Anna lo portò al santuario e lo affidò al sacerdote Eh perché lo educasse nel servizio del Signore. Anna offri poi un sacrificio al Signore, innalzò verso di lui un cantico di lode e fece ritorno alla sua casa. In seguito il Signore premio Anna, concedendole di avere altri tre figli e due figlie.
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DIO PARLA AL PICCOLO SAMUELE 1 Samuele 2-3
Samuele viveva nel santuario del Signore, insieme con il sacerdote Eli, che lo educava al servizio del Signore, e ai suoi due figli. Questi ultimi, però, si comportavano male, svolgendo il loro servizio in un modo che offendeva il Signore. Samuele era un fanciullo, quando una notte si sentì chiamare: «Samuele, Samuele!» Egli credette che quella fosse la voce di Eli, il quale dormiva poco lontano. Prontamente allora si recò da lui: «Eccomi» gli disse. Ma Eli rispose: «Non ti ho chiamato, torna a dormire». Poco dopo si sentì chiamare una seconda volta; tornò da Eli, il quale però lo rimandò a dormire. Accadde poi una terza volta: allora Eli comprese, e disse al fanciullo: «Se ti sentirai chiamare ancora, risponderai così: Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta». Samuele ritornò a dormire, e quando si sentì chiamare ancora rispose: «Parla, Signore, il tuo servo ti ascolta». Era infatti il Signore a chiamarlo, per affidargli un messaggio: «Sto per punire i figli di Eli a causa della loro cattiva condotta» disse il Signore «perché essi hanno fatto ciò che è male ai miei occhi, ed Eli non gliel’ha impedito. Riferisci ad Eli le mie parole».
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SAMNUELE PROFETA DEL SIGNORE 1 Samuele 3-4
Il sacerdote Eli si rese conto che il Signore aveva parlato al fanciullo Samuele, e gli chiese che cosa gli avesse detto. Samuele riferì: il Signore Dio era molto scontento della condotta che tenevano nel santuario i due figli di Eh, e perciò aveva deciso di punirli. Poco tempo dopo i due colpevoli rimasero uccisi in battaglia. Quando divenne adulto, Samuele ricevette molti messaggi da Dio: e tutti si resero conto che il Signore lo aveva scelto come suo profeta, cioè una persona incaricata di parlare per lui.
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L’ARCA IN MANO AI FILISTEI 1 Samuele 5-6
Accadde una volta che il popolo di Israele fu attaccato dall'esercito dei Filistei, e il Signore permetteva che il suo popolo avesse la peggio: lo permetteva perché gli Israeliti avevano molte volte violato la volontà del Signore, e il Signore voleva richiamarli ad essere fedeli a lui solo. Quando si resero conto che stavano per perdere la battaglia, i guerrieri d'Israele andarono a prendere l'Arca dell'Alleanza, su cui era, invisibile, la presenza del Signore. Essi dicevano: «Se il Signore è in mezzo a noi, nostra sarà la vittoria!». Invece perdettero, e i Filistei catturarono l'Arca e la portarono nel tempio del loro dio Dagon. Il giorno dopo essi trovarono la statua del loro dio caduta a terra davanti all'Arca del Signore. La rimisero al suo posto, ma il giorno seguente la trovarono ancora a terra, e a pezzi. Dopo di che presero a diffondersi tra i Filistei strane malattie: essi attribuirono la causa di tutto questo all'Arca, e cominciarono ad avere paura del Signore. Allora decisero di rimandare l'Arca agli Israeliti: la collocarono su un carro nuovo, vi aggiunsero doni d'oro e la rimandarono in mezzo al popolo del Signore.
[Modificato da Credente 16/01/2017 20:53]