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RACCONTI BIBLICI PER RAGAZZI (Testo e immagini)

Ultimo Aggiornamento: 08/06/2017 15:33
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16/01/2017 20:39
 
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MOSE’ FUGGE NEL DESERTO Esodo 2

Gli Ebrei, il popolo d'Israele, si la­mentavano fortemente della loro condizione di schiavi in Egitto. Mosè era molto addolorato al vede­re il suo popolo oppresso. Un giorno vide un egiziano che picchiava un ebreo; si guardò attor­no, vide che non c'era nessuno, e allora uccise l'egiziano e nascose il suo corpo nella sabbia. Il giorno dopo vide due ebrei che litigavano tra loro; Mosè cercò di farli smettere, ma uno dei due gli disse: «Tu non sei nostro giudice. Vuoi forse uccidermi, come hai già ucciso l'egiziano?» Mosè ebbe pau­ra perché pensò: «Il mio segreto è ormai noto a molti!» Anche il Faraone, infatti, venne a saperlo, e cercò di catturare Mosè per metterlo a morte. Allora Mosè si allontanò dall'Egit­to e fuggì nel deserto. Fu così che Mosè capitò presso un pozzo, dove difese sette sorelle, che venivano ad abbeverare il loro gregge, dai soprusi di altri pastori. Riconoscenti, le sorelle lo condusse­ro a casa del loro padre Ietro, che accolse con gratitudine Mosè e gli diede in sposa una delle sue figlie. Mosè rimase dunque con letro, e si dedicò a pascolare il suo gregge.




 
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UNA FIAMMA CHE NON BRUCIA Esodo 3-4
Mosè stava pascolando il gregge di letro, suo suocero, nel deserto, quando lo colpi un fatto insolito: un roveto, cioè un cespuglio di rovo, era in fiamme: bruciava, ma non si consumava. «Voglio avvicinarmi ad osservare come mai» si disse con stupore Mosè. Quando si fu avvicinato, sentì una voce provenire dalle fiamme: «Mosè, Mosè!» «Eccomi!» rispose Mosè. «Non avvicinarti oltre» disse la voce. «Togliti i sandali, perché il luogo dove stai è terra santa.» Mosè si tolse i sandali, e la voce proseguì: «Io sono il Signore Dio di Abramo, Dio di Isacco, Dio di Gia­cobbe. Ho visto le sventure del mio popolo schiavo in Egitto e ho scelto te per liberarlo. Ti recherai dal Fa­raone a dirgli di liberare il mio po­polo e lasciarlo partire». Mosè si copri il volto, perché ave­va paura di guardare verso Dio; poi disse: «Chi sono mai io, Signore, perché il Faraone mi dia retta?» «Io sarò con te» lo assicurò il Signore. E Mosè: «Oltre tutto io faccio fatica a parlare, non ho la lingua sciolta». Il Signore gli disse allora: «Tu istruirai tuo fratello Aronne, ed egli parlerà al tuo posto».







 
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IL NOME DI DIO Esodo 3
In ginocchio di fronte al roveto ar­dente disse Mose al Signore: «Tu mi ordini di andare dal mio popolo a dire che lo vuoi liberare dalla schia­vitù, ma essi non mi crederanno e h mi chiederanno chi e che mi man­da dimmi qual è il tuo nome!» il Signore rispose: «Dirai: mi manda a voi Iahvè, Dio dei vostri padri, di Abramo, di Isacco, di Gia­cobbe; mi manda a condurvi fuori dall'Egitto, nel paese che io ho pro­messo a loro e ai loro discendenti».  Iahvè vuol dire COLUI CHE È, il Dio vero, l'unico Dio.
 
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LE PIAGHE D’EGITTO Esodo 4-12
Mosè si avviò verso l'Egitto, a com­piere la difficile missione che Dio gli aveva affidato. Lungo il cammino gli venne incontro suo fratello Aron­ne, e con lui si presentò al popolo d'Israele per annunciare che il Si­gnore aveva avuto pietà delle loro tribolazioni, e aveva deciso di ricon­durre il suo popolo nella terra di Canaan, la terra promessa, tanto fertile e ricca che era come se vi scorressero a fiumi il latte e il miele. Ma bisognava convincere il Fa­raone; egli non voleva lasciar parti­re gli Ebrei, che gli servivano come schiavi per costruire le sue città. Per bocca di Aronne, Mosè annunciò al Faraone molti castighi mandati da Dio per indurlo a liberare il popolo d'Israele. I castighi, le famose "piaghe d'E­gitto", puntualmente si verificarono: l'acqua di tutto l'Egitto fu cambiata in sangue, il paese fu invaso dalle rane, dalle zanzare, dai mosconi, ci fu una grande morìa nel bestiame, gli Egiziani furono colpiti da ulcere, i campi furono devastati prima dalla grandine e poi dalle cavallette, e per tre giorni tutto il paese d'Egitto fu immerso nel buio. Ad ogni castigo, il Faraone man­dava a chiamare Mosè e gli promet­teva che avrebbe lasciato partire il popolo d'Israele; ma appena il ca­stigo cessava, cambiava idea. Allora il Signore annunciò la piaga più grave: la morte di ogni figlio primo­genito degli Egiziani, dal figlio del Faraone al figlio dell'ultimo servo. Così accadde: nella notte annun­ciata, morirono tutti i primogeniti degli Egiziani, mentre nessuno fu colpito del popolo d'Israele. Il Faraone allora convocò in tutta fretta Mosè e gli diede l'ordine di andarsene via subito, lui e tutto il suo popolo, e lasciare per sempre il paese d'Egitto.«Andatevene tutti, voi Israeliti!» urlò il Faraone. «Anda­tevene dove volete, ma partite!»
    

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