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RACCONTI BIBLICI PER RAGAZZI (Testo e immagini)

Ultimo Aggiornamento: 08/06/2017 15:33
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16/01/2017 12:34
 
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14. LA PROMESSA DELLA DISCENDENZA. Genesi 14-17
Abramo aveva gran numero di be­stiame, e altrettanto ne aveva suo nipote Lot. Poiché il paese dove abitavano non bastava per entram­bi, decisero di dividersi. Lot andò ad accamparsi con le sue greggi e i suoi pastori presso Sodoma, mentre Abramo rimase in Canaan. Poco tempo dopo, nel corso di una guerra condotta da quattro re contro la regione di Sodoma, Lot con i suoi familiari e i servi fu fatto prigioniero e condotto via. Quando Abramo lo seppe, radunò tutti i suoi dipendenti e partì all'inseguimento dei quattro re. Li raggiunse, piombò sul loro accampamento di notte, li sconfisse e liberò Lot, recuperando anche le ricchezze di cui i quattro re avevano fatto bottino. Al ritorno in­contrò Melchisedek, re di Salem e sacerdote del Dio altissimo, il quale lo benedisse. Il Signore Dio aveva promesso di dare la terra di Canaan ai discen­denti di Abramo. Ma Abramo e sua moglie Sara erano già vecchi, e non avevano figli: dov'erano i discen­denti? Abramo non capiva; ma Dio insisteva. «Guarda il cielo e conta le stelle, se riesci» gli disse una volta; «ebbene, altrettanto numerosa sarà la tua discendenza».









 
15. TRE MISTERIOSI VISITATORI. Genesi 21
Abramo aveva piantato le sue ten­de alle querce di Mamre. Un gior­no, nell'ora più calda, egli se ne sta­va seduto all'ingresso della sua ten­da quando, alzando gli occhi, vide tre uomini davanti a sé. Subito, se­condo le buone usanze dell'ospitali­tà, egli fece portare loro acqua per lavarsi i piedi; poi entrò nella tenda e disse a Sara di affrettarsi a prepa­rare le focacce, corse al bestiame, scelse un vitello tenero e lo fece cu­cinare, e quando tutto fu pronto of­frì da mangiare ai suoi tre misteriosi visitatori. Quando essi ebbero mangiato, annunciarono: «Torneremo tra un anno, e allora tu e Sara tua moglie avrete un figlio». Sara, che stava ad origliare da dentro la tenda, quando sentì quel­le parole rise dentro di sé, pensan­do che ormai, vecchia com'era, ri­sultava impossibile avere un bambino. Ma il Signore - perché quei tre visitatori altri non erano se non il Si­gnore - disse ad Abramo: «Perché Sara ha riso? C'è forse qualcosa di impossibile per Dio?» E infatti tutto avvenne come il Si­gnore aveva annunciato. Abramo e Sara, benché vecchi, ebbero un bambino, a cui fu posto nome Isacco, che significa “Dio ha sorriso”.
 
16. FUOCO DAL CIELO SU SODOMA. Genesi 18-19
Gli abitanti di Sodoma e delle città vicine si comportavano molto male agli occhi del Signore: tutti, ad ec­cezione di Lot, il nipote di Abramo. Il Signore si stancò di tutto quel male, e manifestò al suo amico Abramo il proposito di distruggere quelle città. Ma Abramo osservò: «Forse a Sodoma ci sono cinquanta uomini onesti, che si comportano come piace a te: vuoi tu, Signore, farli morire insieme con i cattivi? Non sarebbe giusto». Rispose il Si­gnore: «Se troverò a Sodoma cin­quanta giusti, per riguardo a loro ri­sparmierò tutta la città». «Forse i giusti non saranno proprio cinquan­ta... forse saranno solo quaranta» ri­prese Abramo. E il Signore: «Per amore di quei quaranta, non di­struggerò la città». «Non arrabbiarti, Signore» disse ancora Abramo: «forse non saranno quaranta, ma trenta... venti... dieci!» E ad ogni cifra il Signore promette­va che, per riguardo a quei pochi, non avrebbe distrutto la città. Ma a Sodoma non si trovarono neppure dieci giusti; il Signore mandò i suoi angeli ad avvertire Lot di mettersi in salvo con la sua famiglia, e fece pio­vere fuoco dal cielo; Sodoma e le città vicine andarono distrutte.


17. ABRAMO MESSO ALLA PROVA DA DIO. Genesi 22
Un giorno Dio disse ad Abramo: «Offrimi in sacrificio il tuo unico fi­glio, Isacco». A quel tempo non era raro che gli uomini uccidessero i propri figli per rendere omaggio ai loro dèi: Abramo forse pensò che il Signore non era diverso dagli altri dèi. Ma si meravigliò ugualmente: Dio gli aveva promesso una nume­rosa discendenza, ed ora gli chiede­va di sacrificare il suo unico figlio. Egli era molto vecchio, altri figli non avrebbe potuto averne: come dun­que si sarebbero realizzate le pro­messe annunciate dal Signore? Abramo non capiva: ma se quella era la volontà di Dio, bisognava obbedire. Una mattina caricò l'asino con della legna, e partì con Isacco che era ormai un ragazzo. Giunto al monte Moria, lasciato l'asino caricò la legna sulle spalle di Isacco e con lui salì il monte. Sulla cima preparò un altare, vi dispose la legna e so­pra la legna mise il ragazzo; estrasse il coltello, e stava per vibrare il col­po quando un angelo di Dio gli fer­mò la mano e gli disse: «Non ucci­dere il ragazzo, non fargli alcun male! Ora Dio sa che tu lo ami so­pra ogni cosa, tanto che non gli hai rifiutato il tuo unico figlio». Dio ave­va messo Abramo alla prova.






 
18. UNA SPOSA PER ISACCO. Genesi 24
Quando Isacco ebbe l'età adatta a prendere moglie, suo padre Abra­mo chiamò il più fidato dei suoi di­pendenti e lo mandò a Carran a cercare la sposa. Carran era la città dalla quale Abramo stesso era sceso nella terra di Canaan, e dove vive­vano ancora i suoi parenti. Il servo prese dieci cammelli e molti gioielli, e partì. Giunto a Car­ran, si fermò fuori città, presso il pozzo dove al tramonto le donne venivano ad attingere acqua, e pre­gò il Signore: «Signore, non so come riconoscere la fanciulla che hai destinato ad Isacco. Fa' che sia colei alla quale chiederò da bere e che me ne darà e ne darà anche ai cammelli». A un certo punto vide avvicinarsi con la brocca in testa una bella fan­ciulla. «Dammi da bere» le chiese, ed ella subito rispose: «Certo, quan­to ne vuoi; e anche i tuoi cammelli avranno sete». La fanciulla si chiamava Rebecca, ed era proprio della famiglia dei pa­renti di Abramo. Quando il servo espose al padre di lei le ragioni del suo viaggio, egli chiese alla giovane se intendeva divenire la sposa di Isacco. Ella acconsentì, e il servo la condusse nella terra di Canaan.








19. LA SPOSA VELATA. Genesi 24-25
La carovana era ormai giunta nella terra di Canaan. Circondata dalle sue ancelle, la giovane Rebecca guardava la terra che ora diveniva la sua patria. Verso sera, alzando gli occhi vide un giovane venire verso la carovana. Quando seppe che era Isacco, il suo promesso sposo, Rebecca sceso dal cammello e si coprì il volto con un velo: lo sposo doveva vedere il suo viso soltanto il giorno delle nozze. Isacco e Rebecca celebrarono le nozze, e qualche anno dopo ebbero due figli gemelli, Esaù e Giacobbe.  

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