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L'UOMO HA CREATO DIO?

Ultimo Aggiornamento: 13/05/2016 23:05
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13/05/2016 23:05
 
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CRITICA ATEA 7: DIO INVENTATO A IMMAGINE DELL’UOMO


Molti atei sostengono che Dio, e più in generale le divinità, siano rappresentazioni, e per questo invenzioni, umane. Nello specifico sostengono che sia stato inventato per la paura della morte e per rappresentare come l’uomo vorrebbe essere. Per dimostrare questo molte volte citano i dei pagani dell’antica Grecia che non sono altro che ciò che gli umani vorrebbero essere, ovvero divinità immortali, più forti, più veloci, più belle ecc. Nel caso delle divinità pagane, l’obiezione atea, ha una sua fondatezza: sembra infatti che le divinità pagane non siano altro che “uomini potenziati”. Ma questo ragionamento non può essere applicato al Dio giudaico-cristiano; Egli infatti, in contrasto con le divinità pagane, è descritto come essere a noi invisibile (Esodo 33:20, Giobbe 9:11, Giobbe 37:23, Giovanni 1:18, Giovanni 6:46, Colossesi 1:15, 1 Timoteo 1:17, 1 Timoteo 6:16, Ebrei 11:27) e come colui che non può essere immaginato (Atti 17:29). Infatti possiamo solo vederLo nella Sua gloria quando moriamo e siamo trasformati in esseri spirituali (1 Giovanni 3:2). Il Nuovo Testamento dice chiaramente che Dio non assomiglia all’uomo (Romani 1:22-23).
Altri atei sostengono che le divinità siano state create per giustificare alcune azioni umane; questo può essere vero ma non nel caso del Dio cristiano che è descritto come santo (Levitico 11:45, Levitico 19:2, 1 Samuele 2:2, Isaia 5:16), incorruttibile e come colui che non può commettere peccati (Salmi 77:13, Giacomo 1:13, Tito 1:2, Isaia 1:13). La santità di Dio è descritta essere al di sopra di ciò che l’uomo può ottenere, e per questo motivo nessun umano è degno di essere d’innanzi a lui (1 Samuele 6:20) (da qui la parte il concetto di redenzione cristiana). Questo non è un Dio che giustifica le azioni dell’uomo e per questo sostenere l’opposto è irrazionale.
Comportarsi bene o anche al meglio, non è sufficiente per evitare la punizione di Dio (Nahum 1:2-3, Ebrei 10:31, Giacomo 2:10, Romani 2:12) (da qui parte il concetto di giustificazione cristiana). Un Dio del genere non è un Dio che qualcuno avrebbe inventato; non è infatti un Dio che esalta l’uomo, anche se lo ama (Ecclesiaste 7:29, Romani 5:7-8, Romani 5:12,19, Romani 3:23, 1 Giovanni 1:8,10, Marco 10:18), anzi.

Non è un Dio che esalta l’uomo, ma è un Dio che riconosce le sue fragilità. Per questo motivo i cristianesimo è l’unica religione che asserisce che non ci si possa salvare con le proprie forze, o meglio i propri meriti, poiché qualsiasi nostra azione non sarebbe mai degna. La salvezza è un regalo di Dio (Romani 6:23), ovvero una sua grazia che si ottiene mediante fede e opere (Efesisni 2:9. Il versetto sottolinea la nostra impossibilità di salvarci con le nostre forze, senza però negare la necessarietà delle opere per ottenere la grazia) (in altri articoli approfondiremo il concetto di giustificazione e la diversità di opinioni su di esse, in particolare sulle divergenze tra cattolici e protestanti; la giustificazione che abbiamo presentato è quella Cattolica).

Una religione che sottolinea la miseria dell’uomo e la sua necessità di salvezza non è frutto di un’invenzione per esaltare se stessi o giustificare le proprie azioni.
Credere che Dio (giudaico-cristiano) sia creato a immagine dell’uomo (come potevano essere le divinità pagane)è fortemente contro intuitivo, specialmente quando si sottolineano le differenze tra l’uomo e Dio: Dio è onnipotente (Colossesi 1:7, Salmi 33:9, Matteo 19:26, Marco 10:27) mentre l’uomo è talmente limitato da non poter neanche stare d’innanzi a lui senza aver accettato il suo sacrificio; Dio è onnisciente (Isaia 46:9-10, Giobbe 21, 22, Ebrei 4:13, 1 Giovanni 3:20, Luca 2:7, Colossesi 2:2-3) mentre la conoscenza dell’uomo è limitata; Dio è onnipresente (Proverbi 15:3, 2 Corinzi 2:14); Dio è trascendente (al di fuori di spazio tempo e materia) (2 Cronache 2:6, Atti 17:24); Dio è spirito (Giovanni 4:24) mentre l’uomo è composto da materia; Dio è eterno (Genesi 21:33, Michea 5:2) mentre l’uomo vive al massimo poco più di cent’anni; Dio è santo e moralmente perfetto (1 Samuele 2:2, Atti 3:14) mentre l’uomo è peccatore.
Dio quindi non è un’immagine idealizzata dell’uomo.

 DA https://apologeticaecreazione.wordpress.com/2016/05/12/luomo-ha-creato-dio/


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