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Errori ed inganni riguardo alla Trinità

Ultimo Aggiornamento: 15/06/2018 11:51
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11/04/2016 16:10
 
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Colossesi 2:9


theotetos = deità, non "qualità divina"! 

Colossesi 2:9: 

" 9 poiché è in lui che dimora corporalmente tutta la pienezza della deità, 10 e voi siete stati riempiti in lui, che è il capo di ogni principio e potenza; " 

In greco suona così: 
"Oti [poiché] en [in] autô [lui] katoikei [dimora o abita o vive] pan [tutta, ogni] to plêrôma [la pienezza, la totalità] tês theotêtos [della deità, composto da theos] sômatikôs [corporalmente, forma corporea]" 

Nella sua unica persona, e dunque anche nella sua corporalità, dimora tanto il suo essere uomo, quanto il suo essere DIo, nella sua pienezza e totalità. Personalmente mi era sempre apparsa ostica questa scrittura perché non capivo cosa c'entrasse quel "corporalmente" con la deità, solo pensando alle due nature di Cristo il versetto ha un senso: Cristo ha la totalità della deità in sé costitutivamente. 
"Deità" traduce il greco theotês che deriva da Theos (Dio) e ne è l'esatto calco etimologico, è più importante ed incisivo di theiotês che deriva da theios (divino) e che alla lettera si traduce “divinità”; non è un caso che l'autore scelga proprio questo termine e non l'altro. Tradurre come fa la TNM "qualità divina", nel senso che la WTS vuole dare a questa perifrasi, è un'assurdità, una falsificazione vera e propria. 
Vorrei poi vorrei chiedere al sostenitore di questa traduzione: se io sono "qualitativamente uomo" cosa significa? Se Cristo è "qualitativamente Dio" cosa significa? Avere la qualità dell'uomo non significa forse essere un uomo? Avere la qualità di Dio cosa significa se non che Cristo è Dio? 
Se aprite un qualsiasi dizionario scoprirete che la qualità "è ciò che caratterizza una cosa o una entità, è la proprietà di quell'entità" se Cristo ha la proprietà e la caratteristica di essere Dio, cosa significa se non che egli lo è realmente? Non è giocando sui termini che i testimoni riescono a togliere il semplice fatto che Cristo è Dio. 

Gianfranco Apostoli ebbe a dire a tal proposito: 

"Si potrebbe dire, semplificando, che, mentre Theiotes indica la qualità / natura / essenza di chi abbia 
attributi o proprietà divine, Theotes indica la qualità / natura / essenza di chi sia un dio, a 
prescindere da qualunque attributo o proprietà egli abbia. La divinità in Theiotes si spiega in base 
alle caratteristiche divine di colui che merita tale nome: come a dire che chi è provvisto di 
Theiotes, lo riconosciamo come dio dai suoi attributi divini; mentre la divinità in Theotes si 
basa fondamentalmente sul fatto che colui di cui si parla è un dio, a prescindere dalle sue altre 
caratteristiche: come a dire che chi è provvisto di Theotes è un dio perché lo è (è il caso di 
Gesù Cristo), non perché abbia caratteri divini riconoscibili. La questione si complica qualora si voglia distinguere il significato dei termini nell'ambito politeistico e in quello monoteistico: la Theotes, in ambito monoteistico, è la qualità / natura / 
essenza non di chi sia "un dio", ma del dio, la cui unicità è attributo peculiare, da considerare 
caratterizzante anche della sua Theiotes." 

Vediamo cosa dice il Thayer lexicon: 

[Thayer] theotes, theotetos, (deitas, Tertullian, Augustine (de 104: Dei 7, 1)), deity i. e. the state of being God, Godhead: Col. 2:9. (Lucian, Icar. 9; Plutarch, de defect. orac. 10, p. 415 c.)* (Synonyms: theotes: deity differs from theiotes divinity, as essence differs from quality or attribute; cf. Trench, sec. ii.; Lightfoot or Meyer on Colossians, the passage cited; Fritzsche on Rom. 1:20.) [traduzione mia: theotes deità, lo stato di essere Dio, sinonimi theotes Deità differente da theiotes divinità, come l'essenza differisce dalla qualità o attributo

Il DENT I 1620: 
«theotes divinità, (l’)essere dio… Nel N.T. il sost. astratto theotes, derivato da theos, si 
trova soltanto in Col 2,9… theotes significa (diversamente da theiotes «divinità») deità ” 

Il Commentario Teologico del Nuovo Testamento. Lettere a Colossesi e Filemone, testo greco traduzione e commento 
di Eduard Lobse, 193: 
"theotes deve essere distinto da theiotes. Se theiotes esprime le proprietà del divino, la divinità 
(Rom. 1,20), theotes esprime l’essere divino stesso." 

Vine, An Expository Dictionary of New Testament Words, 329: 
«Theotes indicates the Divine essence of Godhood, the personality of God: Theiotes the attributes of 
God, His Divine nature and properties» [theotes indica l'essenza divina della deità, la personalità di Dio: theiotes l'attributo di Dio, la sua divina natura e proprietà] 

Il Trench ad esempio fa notare questa differenza affermando che theiotes indica la divinità nei vari 
modi in cui è riflessa; quindi, in Rm 1,20 Paolo dice che la gloria della natura proclama la maestà a 
la potenza di Dio; ma certamente non direbbe che la natura rivela Dio in quanto persona, così come 
Egli è rivelato in Cristo. Qui invece (Col 2,9) egli non vuole affermare semplicemente che le qualità 
divine sono rivelate in Cristo, ma piuttosto vuole precisare che in Cristo dimora l’essenza vera e 
propria di Dio; quindi, per comunicare il concetto della Deità sostanziale, adopera il vocabolo 
theotes (Cfr. Trench, Synonymis of the New Testament, 8) 

Settimio Cipriani, Le lettere…, 522: 
"E’ particolarmente ricco di contenuto dogmatico il v. 9… Qui però si specifica meglio di quale 
“pienezza” si parla: la “pienezza” “della divinità” (tes theotetos), cioè della “natura” divina con 
tutti i suoi attributi. (theiotes invece [Rom 1,20], a differenza di theotes, sta ad indicare piuttosto le 
“perfezioni” della natura divina). L’avverbio corporalmente (somatikos) designa il modo con cui è 
avvenuta questa permanente dimora della “divinità” in Cristo, e cioè la divinità si è incarnata in 
Cristo assumendo un “corpo” umano. Abbiamo dunque l’equivalente dell’espressione di San 
Giovanni: “E il Verbo si fece carne ed abitò fra noi” (Giov. 1,14). Per altri invece l’avverbio 
“corporalmente” vorrebbe dire: “in maniera reale” e non simbolica, e simili" 

Giuseppe Ricciotti, Le lettere di San Paolo…, 387: 
"«Pienezza, nuovamente “Plèroma” come in 1,19, ma qui ben determinato dall’aggiunta della Deità 
(qeÒthtoj, che dice qualcosa di più che qeiÒthtoj, Divinità; cfr. Romani, 1,20): la frase significa la 
totalità delle perfezioni e degli attributi propri della natura stessa di Dio (Deità). Questa totalità 
abita nel Cristo corporalmente (swmatikîj), ossia in maniera entitativa e reale, non già figurativa… 
ma può anche darsi che corporalmente qui alluda alla Deità che ha preso corpo 
materialmente nell’incarnazione" 

Introduzione alla Bibbia V/2, Marietti, Torino 1964, 67: 
"In lui, infatti, come Figlio di Dio fatto uomo, abita, cioè dimora abitualmente, la pienezza della 
divinità. Corporalmente (swmatikîj) sottolinea in maniera realistica, quasi cruda, l’unione della 
natura divina con l’umana" 

Jamieson-Fausset-Brown Bible Commentary 
9. For-"Because." Their "philosophy" (Col 2:8) is not "after Christ," as all true philosophy is, everything which comes not from, and tends not to, Him, being a delusion; "For in Him (alone) dwelleth" as in a temple, &c. 

the fulness-(Col 1:19; Joh 14:10). 

of the Godhead-The Greek (theotes) means the ESSENCE and NATURE of the Godhead, not merely the divine perfections and attributes of Divinity (Greek, "theiotes"). He, as man, was not merely God-like, but in the fullest sense, God. 

bodily-not merely as before His incarnation, but now "bodily in Him" as the incarnate word (Joh 1:14, 18). Believers, by union with Him, partake of His fulness of the divine nature (Joh 1:16; 2Pe 1:4; see on [2415]Eph 3:19). 
[traduzione mia: della deità il greco theotes significa essenza e natura della deità non semplicemente le perfezioni divine e gli attributi della divinità (greco theiotes) Egli come uomo, era non semplicemente come Dio, ma nel pieno senso, Dio. ] 



Nota in calce della NAB: 
NAB Notes (Col 2:9) 
<1> Fullness of the deity: the divine nature, not just attributes; [traduzione mia: Pienezza della deità: La natura divina, non solo attributi] 

traduzioni: 
CJB Colossians 2:9 For in him, bodily, lives the fullness of all that God is. (Col 2:9 CJB In lui, corporalmente, vive la pienezza di tutto quello che Dio è) 
GWN Colossians 2:9 All of God lives in Christ's body, (Col 2:9 GWN Tutto di Dio vive nel corpo di Cristo) 
MIT Colossians 2:9 For in his physical being resides all the fullness of the divine being. (Col 2:9 MIT Nel suo essere fisico risiede tuta la pienezza dell'essenza divina) 
NIRV Colossians 2:9 God's whole nature is living in Christ in human form. (Col 2:9 NIRV L'intera natura di Dio vive in Cristo nella forma umana) 
"Car c'est en lui, c'est dans son corps, qu'habite toute la plénitude de ce qui est en Dieu." (Perché è 
in lui, è nel suo corpo che abita tutta la pienezza di ciò che è in Dio - la Bible du Semeur) 

Finalmente l'unicità di Dio è mantenuta: il Padre è Dio, il Figlio è Dio, ma non ci sono due dèi bensì un solo Dio [o una sola deità, una unica natura divina], finalmente questa frase ha acquistato di significato, la deità è una, le persone sono tre, il Padre è il generante, il Figlio è generato, lo Spirito Santo è colui che “procede dal Padre”. 
Fino ad ora non abbiamo parlato della terza persona divina, è giunto il momento di farlo ora: 
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