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INTRODUZIONE AI VANGELI

Ultimo Aggiornamento: 24/08/2015 15:20
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24/08/2015 15:06
 
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I QUATTRO VANGELI


15.A - La questione sinottica


Sono definiti "vangeli sinottici" i vangeli di Marco, Matteo e Luca, in quanto presentano fra loro notevoli "concordanze", a tal punto che molte pagine di questi Vangeli possono essere accostate le une alle altre e lette in modo simultaneo, perché riportano gli stessi racconti di miracoli e le stesse raccolte di sentenze. Esistono delle edizioni di vangeli. chiamate, appunto, "sinossi", che pongono il testo evangelico su tre colonne parallele, dove, generalmente Marco occupa una posizione centrale rispetto a Matteo e Luca.


Non bisogna, però, farci ingannare: le concordanze esistono relativamente alla materia trattata, allo schema, alle espressioni, ecc.; tuttavia lo scopo proprio di ogni autore, come pure i particolari destinatari cui si rivolgono, hanno obbligato i sinottici ad una cernita del materiale che avevano a disposizione, creando così fra i tre delle discordanze che ancora oggi costituiscono un serio problema per gli studiosi. Come si è detto numerose e innegabili sono le similitudini, come anche le differenze che si riscontrano fra i sinottici in vari campi, quali:


l) nella materia trattata dai tre evangelisti, abbiamo:




  • convergenze: non solo sull'argomento generale (attività del Battista, ministero in Galilea, Passione...), ma anche per singole sezioni e parole di Gesù, tanto che si può affermare che, grosso modo, dividendo ogni sinottico in tre parti, due almeno sono comuni, e una sola rimane propria.




  • divergenze: danno una presentazione propria di molti avvenimenti. Ad es. Matteo ha in proprio la genealogia inizialee cinque episodi dell'infanzia di Gesù. Luca ha in proprio il vangelo dell'infanzia (impostato in maniera differente rispetto a quello di Matteo), le parabole della misericordia e del buon samaritano. Marco ha in proprio la parabola del seme che cresce da solo (Mc 4,26-29) e il particolare del giovane che fugge nudo la notte della cattura nel Getsemani (14,51-52).




2) Nell'ordine in cui viene presentata la materia, abbiamo:




  • convergenze: non solo sullo schema delle grandi fasi (battesimo, attività in Galilea...), ma anche nelle singole parti.




  • divergenze: l'armonia e sovente spezzata dall'inserimento di materiale proprio, oppure da sistemazioni particolari dovute a scelte dell'autore.




3) Nella forma notiamo:




  • convergenze: certi brani convergono non solo nello stile semplice e popolare, ma anche nelle osservazioni sulle stesse circostanze e sull'uso delle stesse parole.




  • divergenze: dovute alla diversa personalità dell'autore.




Varie soluzioni sono state cercate, ma nessuna ha convinto del tutto. Questi tentativi possono comunque essere ricondotti a due modelli fondamentali: l'ipotesi delle due fonti e quella di più documenti.




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