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INTRODUZIONE AI VANGELI

Ultimo Aggiornamento: 24/08/2015 15:20
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24/08/2015 15:01
 
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 L'ambiente vitale dei primi scritti cristiani


Tra la morte di Gesù di Nazaret e i primi scritti canonici del N.T., il cristianesimo conosce un rapido sviluppo. Dopo vent'anni di vita, il movimento religioso suscitato da Gesù è presente in tutta l'area geografica del Mediterraneo. Un osservatore esterno di fenomeni religiosi registrerebbe già verso gli anni 50 la presenza di cristiani in Palestina, Siria, Fenicia, Cipro, Asia minore, Macedonia, Grecia, Italia, Egitto e Creta.


Un primo dato merita di essere osservato: il cristianesimo nasce e si sviluppa nelle città. Le lettere di Paolo sono indirizzate tutte a cristiani presenti in importanti centri urbani, e gli Atti degli Apostoli contengono pochi e incerti accenni ad una presenza cristiana nei villaggi e nelle campagne. Qui gli abitanti vivevano nella certezza religiosa. La localizzazione nelle grandi città permetteva una migliore diffusione delle comunità cristiane; grazie alla fitta rete stradale e commercialeche collegava tra loro le città dell'impero romano, l'opera missionaria fu possibile e organizzata su larga scala. Molte città come Antiochia di Siria, Efeso e Corinto furono scelte come centri di diffusione del messaggio in quanto porti marittimi, o comunque poste su grandi vie commerciali. Quanto all'estrazione religiosa dei convertiti al cristianesimo, schematizzando si potrebbe dire così: negli anni 30-40 il maggior numero di convertiti proviene dal mondo giudaico, la conversione dei pagani non è esclusa ma essa resta ancora un fatto eccezionale; negli anni 40-50 il numero più rilevante di convertiti è costituito da "coloro che temono Dio", mentre i convertiti dal paganesimo sono già una consolante realtà, tanto che si sente il bisogno di risolvere con il Concilio di Gerusalemme il problema di principio sui modi della loro partecipazione alla Chiesa; dopo gli anni 50 la stragrande maggioranza delle conversioni proviene dal mondo pagano. I cristiani della Chiesa primitiva non appartengono, comunque, ad una sola classe sociale. Tra di loro c'erano:


a) operai come Aquila e Priscilla (At 18,3).
b) pescatori, almeno sei apostoli svolgevano quest'attività (Mt 4,18-23). La situazione economica dei pescatori era molto buona in un tempo in cui il pesce e non la carne era il cibo della massa della popolazione. Zebedeo, padre di Giacomo eGiovanni, aveva una barca propria con degli operai che lavoravano al suo servizio (Mc l,20).
c) esattori d'imposta (Mt 3,5).
d) vedove, bisognose d'assistenza economica (At 6,1).
e) schiavi, obbligati a lavorare perché considerati una cosa, non una persona.
f) persone facoltose come Sergio Paolo (At 13,7-12) o Cornelio (At 10,1).

Questa varietà della situazione economica non ostacolava l'esperienza di autentica fraternità delle comunità ecclesiali, dove dominava la convinzione che in Cristo « non c'è giudeo né greco, non c'è schiavo né libero » (Gal 3,28). Altro punto interessante e di attuale studio, è la posizione della donna nel servizio liturgico. A lei è esplicitamente riconosciuto il diritto di prendere parte attiva nella preghiera, nella profezia e questa prassi è seguita in diverse comunità. Nelle chiese pagano-cristiane continua quel processo d'emancipazione della donna che è anche visibile nelle comunità giudeo-cristiane ellenistiche (1 Cor 11,2-16).

Tra le comunità cristiane antiche Pietro occupa un posto preminente. Interviene d'autorità in alcuni casi disciplinari (At 5,1-11; 8,18-23), ma la sua non è un'autorità monarchica. A Gerusalemme agisce sempre in compagnia di Giovanni, e al Concilio di Gerusalemme il decreto finale porta la firma di tutti gli Apostoli. A differenza di Giacomo che rimase costantemente a Gerusalemme, Pietro operò anche nella Samaria (At 8,14-24), nelle città ellenistiche della costa del Mediterraneo (At 9,32-11,18), a Corinto e ad Antiochia di Siria dove Paolo, pur rimproverandolo, riconobbe la funzione guida che Pietro esercitò nella Chiesa. Prima, naturalmente, di giungere a Roma.

Affresco dalla Basilica Vaticana raffigurante l'Apostolo Pietro
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