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22/06/2015 15:24 | |
Il fedele non deve comunicarsi quando mancano le dovute disposizioni. Ci sono due tipi di disposizioni per comunicarsi degnamente, alcune che si riferiscono all'anima e altre che si riferiscono al corpo.Quali sono le disposizioni relative all'anima?1.- Stare in grazia di Dio, ovvero assenza di peccato grave2.- Essere formati sulle principali verità di fede3.- Avere la dovuta reverenza al momento della Comunione4.- Credere fermamente che si riceverà Gesù Cristo“Colui che è consapevole di essere in peccato grave, non celebri la Messa né comunichi al Corpo del Signore senza premettere la confessione sacramentale, a meno che non vi sia una ragione grave e manchi l'opportunità di confessarsi; nel qual caso si ricordi di porre un atto di contrizione perfetta, che include il proposito di confessarsi quanto prima” (Can. 916).Quali sono le disposizioni relative al corpo?1. Osservare la norma sul digiuno eucaristico2. Avere un aspetto esteriore adeguato: modesto e raccoltoEsclusione dalla Comunione per motivi di età o malattia:Non si può dare la Comunione in queste quattro situazioni:1. Tra le malattie si annoverano: persone in coma, persone che non possono deglutire, persone con respirazione assistita costante, apoplessia, rischio di vomito, febbre alta che provochi allucinazioni...2. Adulti affetti da malattie mentali che privano dell'uso della ragione3. Gli adolescenti e gli adulti con serie incapacità intellettive4. I bambini prima del sufficiente sviluppo mentaleQuanto a situazioni varie, non deve comunicarsi: 1. Chi si è già comunicato due volte al giorno2. Chi fa parte della massoneria, di sette di qualsiasi tipo, eccetera3. Chi cerca di usare l'Eucaristia per fare campagna politica, o per cercare voti4. Chi non è battezzato5. Chi rifiuta l'Eucaristia o ne dubita“Non è possibile dare la comunione alla persona che non sia battezzata o che rifiuti l'integra verità di fede sul Mistero eucaristico. Cristo è la verità e rende testimonianza alla verità (cfr Gv 14,6; 18,37); il Sacramento del suo corpo e del suo sangue non consente finzioni” (Ecclesia de Eucharistia, 38).Una precisazione: il fatto che qualcuno non possa o non debba comunicarsi non impedisce che vada a Messa. Anzi, chi non può ricevere la Comunione ha, come tutti gli altri fedeli, il diritto di partecipare alla celebrazione eucaristica e il dovere della Messa tutte le domeniche e nei giorni di precetto segnalati.È vero che il modo pieno di partecipare alla Messa è comunicarsi, ma bisogna tener conto che la partecipazione alla Messa ha di per sé un valore salvifico e costituisce una perfetta forma di preghiera, indipendentemente dal fatto che si riceva o meno la Comunione. |