È soltanto un Pokémon con le armi o è un qualcosa di più? Vieni a parlarne su Award & Oscar!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva

cosa vuole dire?

Ultimo Aggiornamento: 04/03/2015 15:10
Autore
Stampa | Notifica email    
03/03/2015 21:35
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Credente., 03/03/2015 20:58:

Nella Summa (argomento 83 art 4) troviamo:

...come insegna S. Gregorio [Mor. 12, 19], ai beati viene manifestato
nella visione del Verbo quanto conviene che essi conoscano intorno alle
nostre azioni, anche in rapporto ai moti interni del cuore
. Ora, alla loro
dignità va attribuita specialmente la conoscenza delle preghiere che ad essi
sono rivolte, sia con le parole che col pensiero. Perciò essi, nella luce di Dio,
conoscono le preghiere che loro indirizziamo...

In Dio, (il Verbo di Dio, è FIglio di Dio e quindi Dio egli stesso), la Madonna e i santi vedono ciò che li riguarda, e vedono anche le preghiere e i sentimenti espressi con parole o pensieri che ad essi vengono indirizzati.

Il Padre "vede" l'umanità nel Figlio, nel senso che in Lui siamo diventati figli adottivi e quindi ci considera e ci vede come figli nel Figlio; Il Padre quindi conosce tutto di tutti, come lo conosce il suo Figlio che è Dio.
Il fatto che la Madonna veda nel Padre celeste le cose che la riguardano, e perciò le nostre preghiere, i nostri desideri, e i nostri bisogni, mi pare in linea con quanto dice s.Tommaso.




si parla sempre di Dio ma è specificato il Verbo, ossia il Figlio,

Supplemento
Questione 92
Articolo 3

SEMBRA che i santi nel vedere Dio per essenza vedano tutto quello che Dio vede in se stesso.
Infatti:
1. Come S. Isidoro insegna, "gli angeli nel Verbo di Dio conoscono tutte le cose prima che vengano compiute". Ma i santi, come dice il Vangelo, "saranno uguali agli angeli". Dunque anche i santi nel vedere Dio vedranno tutte le cose.
2. S. Gregorio scrive: "Poiché allora tutti vedranno Dio con l'identica chiarezza, che cosa non sapranno nel conoscere chi sa tutto?". Ora, egli parla così dei beati che vedono Dio per essenza. Perciò chi vede Dio per essenza conosce ogni cosa.
3. Come nota Aristotele, "quando un intelletto conosce le cose più grandi meglio ancora può intendere le più piccole". Ora, Dio è l'intelligibile massimo. Egli perciò aumenta al sommo la virtù dell'intelletto nel conoscere. Perciò l'intelletto che vede lui intende ogni cosa.
4. L'intelletto non trova ostacolo a intendere una cosa, se non in quanto quest'ultima è superiore a lui. Ma nessuna creatura è superiore all'intelletto che vede Dio, poiché, come dice S. Gregorio, "per l'anima che vede Dio diventa angusta qualsiasi creatura". Dunque coloro che vedono Dio per essenza conoscono tutte le cose.
5. Ogni potenza passiva che non passa all'atto è imperfetta. Ora, nell'intelletto possibile dell'anima umana c'è come una potenza passiva a conoscere tutte le cose: perché l'intelletto possibile "è quello fatto per diventare ogni cosa", come si esprime Aristotele. Se quindi in quella beatitudine esso non conoscesse tutte le cose, rimarrebbe imperfetto. Il che è assurdo.
6. Chi vede uno specchio vede le cose che risultano in esso. Ma nel Verbo di Dio risultano come in uno specchio tutte le cose: perché egli è la ragione e l'archetipo d'ogni cosa. Dunque i santi che vedono il Verbo per essenza, vedono tutte le creature.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
QUELLO CHE AVETE UDITO, VOI ANNUNCIATELO DAI TETTI (Mt 10,27)
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 05:02. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com