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Gv 13,8 e 10 Se non ti laverò, non avrai parte con me...

Ultimo Aggiornamento: 29/08/2015 18:26
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25/09/2014 15:58
 
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A titolo integrativo riporto qui di seguito anche il commento evangelico ai versetti in questione:

Gesù gli disse: Se io non ti lavo, tu non avrai parte alcuna meco.
L'obbiezione di Pietro sembra aver dato incidentalmente occasione ad un insegnamento più elevato di quello che Gesù aveva primieramente l'intenzione di dare. Che ciò avvenisse incidentalmente, lo prova il fatto che Gesù più non toccò quel punto, quando, in adempimento della sua promessa a Pietro, spiegò i motivi della sua condotta Giovanni 13:12-17. Ma non è meno importante, per quanto sia incidentale, poiché è chiaro che in esso il Signore non parla di lavare il corpo, bensì di purificare l'anima dalla colpa e dalla corruzione. Pietro non poteva ammettere che il Maestro servisse al discepolo. Ma tutta quanta l'opera redentrice di Gesù fu una serie ininterrotta di tali servizi, coronati in fine dal massimo di tutti, lo spargimento del suo sangue per lavare i peccati di tutti gli uomini Marco 10:45. Se dunque per non veder il suo Maestro umiliarsi dinanzi a lui, Pietro non voleva lasciarsi lavare i piedi, a fortiori doveva egli ricusare un lavacro che implicava, per parte di Gesù, una umiliazione molto più grande ancora, ed allora non avrebbe potuto aver parte alcuna in lui, poiché chi non è lavato nel preziosissimo suo sangue, che ci assicura il perdono dei peccati e l'interna santificazione, non può pretendere di partecipare alla grande sua salvezza. "Rifiutar quello che il Signore si degna di fare per noi non è umiltà, ma presunzione orgogliosa. La vera umiltà consiste nel ricevere con riverenza e riconoscere con gratitudine i doni della sua grazia" (Brown).

10. Gesù gli disse: Chi è lavato (immerso) non ha bisogno se non di lavare, i piedi, ed è tutto netto;

Per la differenza vedi la nota Giovanni 13:5. Il Signore risponde a Pietro con una illustrazione tolta dalle loro abitudini giornaliere. Alzandosi, immergevano l'intero corpo, sia in casa, sia nei pubblici bagni, e non era necessario ripetere un tale atto durante il giorno, imperocché i loro corpi erano puliti. Non così però i loro piedi. Siccome calzavano sandali legati da correggiuoli al piede e alla gamba, che rimanevano ignudi, il fango o la polvere, secondo la stagione, li insudiciava, sicché, tornando a casa, o andando da qualche amico, dovevano nuovamente lavarsi i piedi. Fatto questo, erano interamente netti in virtù del bagno preso la mattina, e Gesù si serve di tale abitudine giornaliera, per rispondere all'ultima obbiezione di Pietro. Il senso spirituale di questo duplice lavacro applicato ai credenti è il seguente: al principio della vita cristiana, il peccatore penitente viene tutto quanto immerso nella fonte del sangue espiatorio di Cristo, nel lavacro della rigenerazione per lo Spirito Santo. Mediante questa immersione, egli viene appieno purificato, del peccato suo, come stato di colpa, e liberato da esso come vita di Polluzione. L'uomo in quel modo giustificato e rigenerato non ricadrà più giammai nello stato di condanna, perciò quella immersione primiera più non occorre che sia ripetuta: egli "è tutto netto", cioè completamente assoluto dalla colpa dei suoi peccati trascorsi, e considerato senza biasimo innanzi a Dio. Ma il credente che è stato in quella guisa immerso, e che si può dir netto in generale, conserva tuttora non poco peccato in sé; la sua strada al cielo corre attraverso un mondo corrotto e corruttore, perciò ogni giorno ed ogni ora egli contrae nuove colpe e nuove macchie, e abbisogna frequentemente di lavarsi i piedi. Queste macchie ai piedi rappresentano le mancanze giornaliere della nostra vita cristiana, i peccati che si frammischiano all'adempimento dei nostri più santi doveri, le, contaminazioni che si attaccano ad ogni nostro servizio per Dio, le persistenti corruzioni della nostra vecchia natura, e la tiepidezza del nostro amore per Gesù. Qual sorgente di fiducia e di pace è mai il pensare che Dio ha provveduto il mezzo perché tutte queste macchie possano venir lavate e tolte! E quel mezzo è precisamente la fonte per il peccato nella quale il peccatore è stato lavato la prima volta, ed una sempre rinnovata effusione dello Spirito della grazia. Tutto ciò non mette minimamente in dubbio che la nostra passata giustificazione e sia completa.

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Questi commenti evangelici colgono nei versetti in questione il punto fondamentale:
la necessaria purificazione dei discepoli, ed in particolare la loro purificazione successiva al lavacro generale nello Spirito Santo riferito al battesimo. 


[Modificato da Credente 29/09/2014 20:25]
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