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Brani scelti s.IRENEO

Ultimo Aggiornamento: 11/12/2017 09:55
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20/09/2014 18:00
 
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Legge e Vangelo (Dimostrazione della predicazione apostolica, 95-97)

Dio ha deciso di donare la sua eredità alle nazioni stolte, a uomini che non appartenevano alla città di Dio e non sapevano neppure che Dio esistesse. Ora che per questa chiamata ci è stata donata la vita, e che Dio ha ricapitolato in noi la fede di Abramo, non dobbiamo più tornare indietro, alla legge antica, perché abbiamo accolto in mezzo a noi il Maestro della legge, il Figlio di Dio, e per la fede in lui abbiamo appreso ad amare Iddio con tutto il nostro cuore e il prossimo come noi stessi. Ma l`amore di Dio esclude ogni peccato, e l`amore del prossimo non fa del male a nessuno.

Per tutto ciò, la legge non ci è più necessaria come pedagogo. Ora noi parliamo al Padre, ci intratteniamo con lui faccia a faccia, siamo diventati fanciulli quanto a malizia, saldamente confermati nella giustizia e nella modestia. Infatti, la legge non dovrà più ripetere: "Non commettere adulterio", a colui che non ha il minimo desiderio della donna d`altri: né: "Non ammazzare", a colui che ha eliminato completamente da sé la collera e l`ostilità; né: "Non desiderare il campo del tuo prossimo, il suo bue o il suo asino" a coloro che non hanno alcun desiderio di cose terrene, ma cercano di accumulare frutti per il cielo; né: "Occhio per occhio e dente per dente", a colui che non considera nessuno come nemico, ma tutti come suo prossimo, e che perciò non può alzare la mano per vendicarsi; la legge non reclamerà le decime da chi ha consacrato tutti i suoi beni a Dio, ha abbandonato il padre, la madre, la famiglia tutta, per seguire il Verbo di Dio. Non vi è più l`obbligo di non lavorare nel giorno di riposo, per chi fa sabato tutti i giorni, cioè tutti i giorni rende culto a Dio nel suo tempio, che è il corpo dell`uomo, e pratica la giustizia ad ogni ora. Io voglio la misericordia, egli dice, e non il sacrificio; la conoscenza di Dio più degli olocausti (Os 6,6). Ma chiunque invocherà il nome del Signore, costui sarà salvo (Gl 2,32). E non è stato dato altro nome del Signore sotto il cielo, per la salvezza degli uomini (At 4,12), se non il nome divino di Gesù Cristo, Figlio di Dio, cui obbediscono gli stessi demoni, gli spiriti malvagi e tutte le potenze ribelli.

Con l`invocazione del nome di Gesù Cristo crocifisso sotto Ponzio Pilato, Satana viene separato dagli uomini. In ogni luogo, dove qualcuno di quelli che credono in lui e fanno la sua volontà lo chiama invocandolo, Gesù gli si fa vicino e sta con lui, accogliendo le domande di chi lo invoca con purezza di cuore. Ricevuta così la salvezza, noi ringraziamo ogni giorno Dio che, nella sua immensa, insondabile sapienza, ci salva e annuncia dall`alto dei cieli la salvezza, che consiste nella venuta visibile di nostro Signore, cioè nella sua vita umana; salvezza che noi, abbandonati a noi stessi, non avremmo mai potuto ricevere. Ma ciò che è impossibile agli uomini è possibile a Dio. Parlando di essa, anche Geremia dice: Chi è salito in cielo, e si è impadronito di lei (la sapienza di Dio) e l`ha portata giù dalle nuvole? Chi ha varcato i mari e l`ha trovata e l`acquisterà a prezzo d`oro puro? Nessuno ha scoperto la sua via, nessuno ha conosciuto i suoi sentieri. Ma colui che tutto sa, la conosce nella sua sapienza, colui che ha creato la terra per un tempo eterno e la riempì di grassi quadrupedi; colui che manda la luce, ed essa si propaga; la richiama, ed essa gli obbedisce con tremore. Le stelle sono sorte per la loro veglia ed esultano; egli le chiama, ed esse dicono: Eccoci!; brillano con gioia per lui, che le ha fatte. Questi è il nostro Dio; nessuno può essere messo con lui a confronto; egli ha trovato tutte le vie con la sua mente, e l`ha data a Giacobbe, suo servo, a Israele, suo diletto. Poi essa apparve sulla terra, e ha vissuto con gli uomini. Questo è il libro dei comandi di Dio e della legge eterna; quanti la osserveranno avranno la vita; ma chi l`abbandonerà, morirà (Bar 3,29-4,1).

Chiama "Giacobbe e Israele" il Figlio di Dio, che ha ricevuto dal Padre ogni potere sulla nostra vita, e, una volta ricevuto, lo ha fatto discendere su noi che eravamo lontani da lui, quando è apparso sulla terra ed è vissuto tra gli uomini, congiungendo e unendo lo Spirito di Dio Padre con la carne da Dio formata affinché l`uomo fosse fatto a immagine e somiglianza di Dio.
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