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Catechesi prebattesimale (S.Cirillo di Gerusalemme)

Ultimo Aggiornamento: 11/09/2014 12:45
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11/09/2014 12:42
 
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16. Gnostici, ebioniti, marcioniti mistificatori della fede
In seguito seguirono Simone, per la rovina della Chiesa, Cerinto e Menandro, Carpocrate e Marcione
. Marcione infatti affermò che vi sono due dèi, l’uno opposto all’altro, predicando tutto l’opposto di quanto insegnò il Figlio pregando: «Padre giusto!» . Dicendo infatti che altro è il Padre e altro il Creatore del mondo, si pose in aperto contrasto con le parole del Figlio: «Dio veste l’erba del campo, che oggi c’è e domani si getta nel forno... ; fa sorgere il sole sopra i malvagi e sopra i buoni, fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti . Si rese poi famoso per un’altra perversa invenzione. Per primo infatti si rifiutò di credere alle testimonianze dell’Antico e del Nuovo Testamento, osando espungere testi molto autorevoli 69 : abbandonato Dio, negò fede alla sua parola; e venuti così meno gli araldi della verità, corruppe la fede della Chiesa.

17. La gnosi paganeggiante di Basilide e di Valentino
A Marcione successe un altro tipo, il malfamato Basilide, uomo davvero perverso, predicatore di dissolutezza
. In perversione fu suo rivale Valentino, il predicatore di trenta dèi: i greci ne contano di meno, egli invece che si diceva cristiano senza esserlo, ne aumentò il numero fino alla cifra tonda di trenta. Ponendo a principio della sua dottrina di Bythos (= Abisso) l’abisso della sua iniquità, precisò che Abisso generò Sige (= Silenziosità), e poi unitosi incestuosamente a Sige generò il Logos (= Verbo); peggio di Giove che i greci dicono si sia unito alla sorella, perché Valentino fa di Sige la figlia di Abisso. Ecco quali assurdità propone gabellandole per dottrina cristiana! Ma aspetta un po’, e ne sentirai di più empie e odiose. Aggiunge infatti che Abisso generò otto Eoni, e questi otto ne generarono altri dieci, questi dieci ne generarono altri dodici di sesso maschile e femminile. Ma chiedo su che cosa si basi per parlare di questi trenta Eoni. Mi porta come fondamento la Scrittura che parla del battesimo di Gesù all’età di trenta anni!
. Ma, ammesso che Gesù sia stato battezzato a trenta anni
, che valore ha questo argomento? Perché invece dei trenta anni non prendere i cinque pani distribuiti a cinquemila persone per poter concludere che vi sono dieci dèi, oppure perché non prendere i dodici discepoli per poter dedurre che gli dèi sono dodici?

18. La Sapienza di Dio secondo il mito valentiniano
Ma la suddetta empietà è ben poca cosa rispetto alle altre, perché egli arriva a tal punto di temerarietà da dire che la Sapienza di Dio non è che l’ultimo Eone e per di più ermafrodita. Oh, l’empietà! La Sapienza di Dio è Cristo suo Figlio, l’Unigenito
! Il discorso di Valentino riduce la Sapienza di Dio al trentesimo e ultimo elemento di sesso femminile, aggiungendo che essa cercò di vedere il Dio supremo, ma non ne sopportò il fulgore; cadde dal cielo e fu radiata dal numero dei trenta Eoni; scoppiò in pianto e con le lacrime generò il diavolo, con il pianto versato per la caduta formò il mare. Vedi che empietà? Come può infatti la Sapienza generare il diavolo, l’Intelletto il male, la Luce le tenebre? Dice poi che il diavolo generò altri, alcuni dei quali costruirono il mondo, e che il Cristo è disceso quaggiù per distogliere gli uomini dal creatore del mondo.

19. Non intrattenerti con i valentiniani e con gli empi
Per concepire sempre più orrore di tale gente, senti anche cosa vadano blaterando del Cristo Gesù. Insegnano infatti che dopo la caduta della Sapienza, gli altri ventinove Eoni sentendo venir loro meno la pienezza dei trenta, misero insieme ciascuno una piccolissima parte di sé per farne il loro Cristo ermafrodita. Ma vi può essere empietà più grave e più deplorevole? Te ne parlo perché possa abominarne maggiormente l’errore, ma tu evita il contatto con tale empietà. Ad un eretico di tal fatta non porgere neppure il saluto , per non avere a che fare con le opere sterili delle tenebre . Non cercare di penetrare i loro segreti, né farti venire la voglia di intrattenerti con essi.

20. Mani raccolse in belle parole il fango di tutte le eresie Abbi orrore di tutti gli eretici, ma in misura particolare di colui che anche con il nome non dice che mania
. Cominciò a essere noto di recente, dal tempo dell’imperatore Probo ; e di fatto, risalendo il suo errore a circa settanta anni or sono, c’è ancora gente che l’ha potuto vedere con i propri occhi. Tu però abbi orrore di Mani non per il fatto che la sua eresia è recente, ma perché la sua dottrina è in sé e per sé empia. Abominio per questo artefice di malvagità e ricettacolo di sporcizia, che ha raccolto il fango di tutte le eresie e, per distinguersi in malizia, è andato a raccattarne da ognuna tutto il male ! Costruendo un’eresia piena di bestemmie e d’ogni sorta di iniquità, ha infangato la Chiesa o a dir vero gli estranei alla Chiesa che da lui come da un leone sono stati raggirati e divorati
. Non badare alle loro belle parole né alle loro finzioni di umiltà, perché costoro sono come serpenti, razza di vipere
. Anche Giuda disse: «Salute, o maestro», e lo tradiva
. Non badare ai loro baci, anzi guardati dal loro veleno.

21. Mani non fu mai cristiano
Perché non crediate che le mie accuse contro Mani siano gratuite, diciamo in poche parole chi fu e almeno in parte quale fu la sua dottrina. Per esporne esaustivamente tutte le immondizie non basterebbe l’eternità intera. Tieni ben a mente per giovartene a suo tempo quanto, già detto a chi vi ha preceduto, torno ad esporre per quanti mi ascoltano oggi, a chi non sa perché apprenda e a chi sa perché ricordi. Mani non fu cristiano, non sia mai! Non fu scacciato come Simone dalla Chiesa: né lui né chi ne ha anticipato la dottrina. Il suo infatti fu un saccheggio e un’appropriazione di errori di altri; senti di quali, e del modo con cui se ne appropriò.

22. Mani si appropriò dei quattro scritti di Sciziano
Uno di essi fu un tal Sciziano d’Egitto, di razza saracena, che mai nulla ebbe in comune né col giudaismo né col cristianesimo
. Risiedendo ad Alessandria, dove seguiva i princìpi della vita aristotelica, compose quattro libri: uno intitolato Vangelo – conteneva il nome di Cristo, non i fatti –, un secondo intitolato I capitoli, un terzo I misteri, e un quarto oggi tanto in voga, Il Tesoro 84
Aveva un discepolo di nome Terebinto, ma il Signore pose fine a quella cattedra di pestilenza, mandando una malattia mortale a Sciziano mentre imperversava dappertutto per la regione di Giudea dove era venuto.
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