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BENEDIZIONALE

Ultimo Aggiornamento: 20/05/2014 17:03
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07/05/2014 17:35
 
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1031. Quindi il ministro, se lo ritiene opportuno, asperge persone e luoghi, ambienti e
veicoli con l'acqua benedetta * dicendo queste parole o altre simili:
Ravviva in noi, o Padre,
nel segno di quest'acqua benedetta
l'adesione a Cristo, via, verità e vita.
CAPITOLO XXXIII - BENEDIZIONE PER ATTREZZI E STRUMENTI DI LAVORO
Premesse
1032. Gli strumenti di qualsiasi genere, anche di notevoli dimensioni, dei quali gli uomini si
servono per compiere il loro lavoro, ad esempio le macchine automatiche, le barche da
pesca e simili possono essere opportunamente benedette; in questo modo coloro che li
usano sono resi consapevoli che per mezzo del loro lavoro sono uniti ai fratelli, rendono
loro un servizio, esprimono fraterna carità e collaborano nel portare a compimento l'opera
della creazione. Il rito di benedizione può svolgersi in particolari circostanze, come ad
esempio nella celebrazione di san Giuseppe lavoratore o del santo Patrono, o in
occasione di una riunione di operai, alla quale essi stessi partecipano recando i loro
strumenti di lavoro.
1033. Poiché la celebrazione riguarda non tanto gli strumenti di lavoro quanto piuttosto
coloro che ne fanno uso, è richiesta la partecipazione degli operai stessi, o almeno di
alcuni loro rappresentanti.
1034. Il rito qui proposto può essere usato dal sacerdote e dal diacono, o anche da un
laico con i gesti e le formule per esso predisposti.
1035. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno
adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
1036. Per la benedizione per uno o pochi strumenti soltanto, ministro può usare il rito
breve proposto ai nn. 1052-1057.
1. Rito della benedizione
INIZIO
1037. Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si fa una pausa di
raccoglimento. Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
1038. Il ministro, se sacerdote o diacono, saluta i presenti con le seguenti parole o altre
a- 282 -
Cristo, Figlio di Dio,
ha voluto essere chiamato figlio del carpentiere,
con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in un altro modo adatto.
1039. Se il ministro è laico, saluta i presenti dicendo:
Con fede viva proclamiamo la nostra adesione
a Cristo, Figlio di Dio,
che ha voluto esser chiamato
figlio dell'artigiano di Nazaret.
R. Amen.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
1040. Il ministro, o un'altra persona idonea, introduce il rito benedizione con queste parole
o altre simili:
Dio ha ordinato all'uomo di soggiogare la terra e di dominarla, fino al giorno in cui saranno
creati i cieli nuovi e la terra nuova.
Come dice l'apostolo Paolo, «tutto è vostro, ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio». In
questa prospettiva, l'uomo, valendosi delle risorse della natura e degli strumenti della
scienza e della tecnica, coopera al grande disegno della creazione e della redenzione.
Per questa sua provvidenza benediciamo il Signore e rivolgiamo a lui la nostra preghiera,
perché mediante il lavoro si realizzi la nostra vocazione terrena ed eterna.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
1041. Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
1 Ts 4,9.10b-12
Lavorate con le vostre mani.
Ascoltate la parola di Dio dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Tessalonicesi
Riguardo all'amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva; voi stessi infatti avete
imparato da Dio ad amarvi gli uni gli altri. Ma vi esortiamo, fratelli, a farlo ancora di più e a
farvi un punto di onore: vivere in pace, attendere alle cose vostre e lavorare con le vostre
mani, come vi abbiamo ordinato, al fine di condurre una vita decorosa di fronte agli
estranei e di non aver bisogno di nessuno.
1042. Oppure (per esteso vedi a p. 864 ss.):
Es 35, 30-36,1
Il Signore li aveva dotati di saggezza e di intelligenza, perché fossero
in grado di eseguire i lavori. - 283 -
Gb 28, 1-28
Il ferro si cava dal suolo e la pietra fusa libera il rame.
Pro 31, 10-31
Stende la sua mano alla conocchia e mena il fuso con le dita.
Sir 38, 24-34
Ognuno è esperto nel proprio mestiere.
Is 28,23-29
L'uso sapiente degli strumenti di lavoro.
At 18, 1-5
Paolo era fabbricatore di tende e lavorava.
Mt 13, 1-9
Il seminatore uscì a seminare.
Lc 5,3-11
Sulla tua parola getterò le reti.
RESPONSORIO
1043. Secondo l'opportunità si può cantare o recitare un salmo responsoriale (per esteso
vedi a p. 1003 ss.) o eseguire un altro canto adatto.
Sal 64 (65), 10a-d 10e-12 13-14
R. Tu ci rispondi, o Dio, nostra salvezza.
Sal 89 (90), 2 3-4 12-13 14-16
R. Benedici, Signore, l'opera delle nostre mani.
Sal 106 (107), 35-36 37-38 41-42
R. Celebrate il Signore, perché è buono.
Sal 126 (127), 1 2
R. Chi confida nel Signore, non si affatica invano.
BREVE ESORTAZIONE
1044. Secondo l'opportunità, il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando loro la
lettura biblica, perché percepiscano il senso e lo spirito della celebrazione.
Breve silenzio.
PREGHIERA DEI FEDELI
1045. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere
alcune ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di
persone o necessità de momento. Dio ha affidato a noi le infinite risorse dell'universo, perché portando a compimento l'opera
della creazione, manifestiamo la gloria del Creatore.
R. Sii benedetto, Dio, nostro Creatore e Signore.
Tu che dell'uomo che lavora hai fatto il tuo cooperatore
nel progetto della creazione. R.
Tu che rivendichi la dignità dei lavoratori,
associandoli alla tua opera per la redenzione del mondo. R.
Tu che nell'armonia della scienza e della fede
fai dell'uomo il cantore della tua lode. R.
Tu che nella fatica e nella sofferenza del tuo Figlio
hai santificato ed elevato l'operosità dell'uomo. R.
Tu che di ogni opera buona segni l'inizio e il compimento
con la grazia del tuo Spirito. R.
1046. Quando si ommettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di
benedizione, il ministro dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
* segue la preghiera del Signore:
Padre nostro.
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SI FACCIANO SUPPLICHE, PREGHIERE E RINGRAZIAMENTI PER TUTTI . (1Tim.2,1)


 
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