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BENEDIZIONALE

Ultimo Aggiornamento: 20/05/2014 17:03
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04/05/2014 18:38
 
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364. Se il ministro è un laico, invoca sui partenti e su tutti presenti la benedizione e
facendosi il segno di croce dice:
Dio onnipotente ci benedica,
esaudisca le nostre preghiere
e ci conceda un cammino prospero e sereno.
R. Amen.
365. Un canto corale può chiudere la celebrazione.
2. Rito breve
366. Il ministro inizia il rito dicendo:
V. Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
R. Egli ha fatto cielo e terra.
367. Quindi, secondo l'opportunità, introduce il rito di benedizione con brevi parole.
368. Poi uno dei presenti legge un testo della Sacra Scrittura, per esempio:
Tb 4, 1 9a
In ogni circostanza benedici il Signore,
e domanda che ti sia guida nelle tue vie,
e che tutti i tuoi sentieri
e i tuoi desideri giungano a buon fine.
Gv 14,6
Dice Gesù:
«Io sono la via, la verità e la vita.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me».
369. Quindi il ministro invita i presenti alla preghiera dicendo:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
370. Poi il ministro con le braccia allargate se sacerdote o diacono, con le mani giunte se
laico, pronuncia la preghiera di benedizione:
Dio onnipotente ed eterno,
che guidasti il nostro padre Abramo,
esule dalla sua terra e dalla sua stirpe,
accompagnaci nel cammino
e donaci la tua benedizione alla partenza,
conforto e sostegno lungo la via,
difesa nei pericoli, - 111 -
perché raggiungiamo la mèta del pellegrinaggio
e torniamo felicemente alle nostre case.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
371. Oppure:
Dio ci benedica con ogni benedizione del cielo,
disponga il nostro cammino nella prosperità e nella pace,
perché in mezzo alle vicende del mondo
sperimentiamo sempre la sua protezione.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
II. BENEDIZIONE DEI MIGRANTI in procinto di partire
Rito della benedizione
INIZIO
372. Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si una pausa di raccoglimento.
Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
373. Il ministro, se sacerdote o diacono, saluta i presenti con le seguenti parole o altre
adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:
Dio, misericordioso e fedele,
che guidò i nostri padri nel cammino della speranza,
sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in altro modo adatto
374. Se il ministro è un laico, saluta i presenti dicendo:
Sia benedetto Dio,
misericordioso e fedele,
che guidò i nostri padri nel cammino della speranza. - 112 -
R. Benedetto nei secoli il Signore.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
375. Il ministro, o un'altra persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste
parole o altre simili:
Fratelli e sorelle carissimi, le circostanze della vita vi hanno spinto a intraprendere un
viaggio che vi porterà lontano dalla vostra terra. Questa nuova esperienza di vita,
determinata da motivi familiari e sociali, può essere l'occasione per favorire rapporti di
solidarietà fra persone di lingua e cultura diverse.
Alla luce della parola di Dio, la vostra migrazione può acquistare un grande valore umano
e cristiano, nella prospettiva di un mondo che per rinnovarsi deve diventare una casa
comune.
Dio conduce le strade degli uomini al compimento di un progetto aperto alla speranza nel
segno della croce di Cristo. Non vi lasceremo soli. Vi consideriamo parte integrante della
nostra comunità e vi affidiamo alla Chiesa che vi accoglierà nella terra verso la quale vi
state incamminando con trepidante attesa. E' la stessa Chiesa di Cristo, di cui tutti siamo
membra vive in forza del nostro Battesimo.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
376. Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Gal 3, 26-29
Tutti siamo uno in Cristo.
Ascoltate la parola di Dio
dalla lettera di san Paolo apostolo ai Galati
Tutti voi siete figli di Dio per la fede in Cristo Gesù, poiché quanti siete stati battezzati in
Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c'è più giudeo né greco; non c'è più schiavo né libero;
non c'è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù. E se appartenete a
Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa.
377. Oppure (per esteso vedi a p. 858 ss.):
Gn 12,1-9
Abram partì.
Es 22,20-26
Dio si prende cura del debole.
Lv 19, 32-34
Amerai il forestiero come te stesso.
Nm 15, 13-16
Vi sarà una sola legge per tutta la comunità.
Dt 8, 1-20 - 113 -
Il rischio del benessere nella nuova terra.
Is 55, 1-13
Partirete con gioia.
At 2,42-47
La comunità cristiana.
Ef 2, 12-22
Cristo ha fatto dei due un popolo solo.
Mt 25,31-40
Ciò che avete fatto a un mio fratello, lo avete fatto a me.
Mc 12,28-34
Il comandamento più importante.
Gv 15,12-17
Amatevi gli uni gli altri, come io vi ho amati.
RESPONSORIO
378. Secondo l'opportunità si può cantare o recitare il seguente responsorio salmodico o
eseguire un altro canto adatto.
Dal Salmo 120 (121)
I versetti vengono alternati tra il ministro (M) e uno dei migranti Mg).
Mg. Lungo le strade del mondo, dove troverò un aiuto?
M. Il tuo aiuto viene dal Signore, che ha fatto il cielo e la terra.
Mg. Non lascerà inciampare il mio piede,
non si addormenterà il mio custode.
M. Il Signore è il tuo custode, ti copre con la sua ombra;
egli sta alla tua destra.
Mg. Il Signore veglierà su di me,
quando esco e quando entro,
ora e sempre.
M. Il Signore ti libererà da ogni male
e proteggerà la tua vita
BREVE ESORTAZIONE
379. Secondo l'opportunità, il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura
biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio. - 114 -
PREGHIERA DEI FEDELI
380. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte, si possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o
necessità del momento.
Preghiamo per i fratelli e le sorelle in procinto di partire, perché la provvidenza del Padre li
conduca alla mèta desiderata.
R. Veglia, o Signore, sul nostro cammino.
Padre che sei nei cieli,
fa' che i migranti godano sempre e in ogni luogo
dei diritti fondamentali di ogni persona umana. R.
Fa' che l'inserimento nella nuova terra
sia sereno e costruttivo,
nel rispetto dell'identità culturale e religiosa
di ogni individuo e di ogni gruppo etnico. R.
Fa' che non manchi ai nostri migranti la casa e il lavoro,
conforme alle giuste esigenze familiari;
e a loro volta compiano il proprio dovere
nei confronti della società che li accoglie. R.
Effondi il tuo Santo Spirito, perché la mobilità umana,
che è segno dei tempi,
faccia emergere il volto della Chiesa, una e santa,
radunata da tutte le lingue e da tutti i popoli. R.
Fa' che sperimentiamo nella realtà quotidiana
la comunione fra le Chiese,
e con l'aiuto di tutti i fratelli
venga superata ogni forma di ghetto o di emarginazione. R.
Guida e sostieni i migranti nel cammino della fede,
perché siano testimoni del Vangelo
in ogni situazione e ambiente di vita. R.
381. Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima della formula di benedizione,
il ministro dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
Segue la preghiera del Signore:
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE - 115 -
382. Il ministro, con le braccia allargate se sacerdote o diacono, con le mani giunte se
laico, pronuncia la preghiera di benedizione:
Padre santo,
che hai progetti di pace e non di afflizione,
ascolta la preghiera che ti rivolgiamo
pieni di fiducia e di speranza:
tu che hai comandato al patriarca Abramo
di lasciare la sua patria e la sua gente
per la terra che ci avrebbe donato il Salvatore,
assisti e proteggi i nostri fratelli e sorelle migranti.
La forza del tuo Spirito li preceda e li accompagni,
perché non si sentano stranieri nella nuova patria
e siano accolti fraternamente nella comunità ecclesiale.
Dona loro energia, saggezza e salute,
perché possano contribuire a un vero progresso
nella libertà e nella giustizia.
Accogli il nostro umile ringraziamento
per quanto hai elargito fino ad oggi alle nostre famiglie,
e per i benefici che la tua provvidenza
disporrà nel nome di Cristo tuo Figlio,
che è la vera via dei popoli in cammino.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
R. Amen.
CONCLUSIONE
383. Quindi il ministro, se sacerdote o diacono, stendendo le mani sui partenti dice:
Il Signore tenga su di voi [noi]
la sua santa mano
e vi [ci] guidi sempre con la sua protezione.
R. Amen.
384. Benedice infine tutti i presenti dicendo:
E su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio + e Spirito Santo.
R. Amen.
385. Se invece il ministro è un laico, implora su tutti i presenti la benedizione di Dio e
facendosi il segno di croce dice:
Dio onnipotente ci benedica, - 116 -
esaudisca le nostre preghiere
e ci conceda un cammino prospero e sereno.
R. Amen.
386. Un canto corale può chiudere la celebrazione.
III. BENEDIZIONE DEI PROFUGHI E DEGLI ESULI
Rito della benedizione
INIZIO
387. Quando tutti sono riuniti, si esegue un canto adatto o si una pausa di raccoglimento.
Poi tutti si fanno il segno della croce, mentre il ministro dice:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
388. Il ministro, se sacerdote o diacono, saluta i presenti con le seguenti parole o altre
adatte, tratte di preferenza dalla Sacra scrittura:
Dio, misericordioso e fedele,
che guidò i nostri padri nel cammino della speranza,
sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
o in altro modo adatto.
389. Se è un laico, saluta i presenti dicendo:
Fratelli e sorelle,
benediciamo Dio, misericordioso e fedele,
che guidò i nostri padri nel cammino della speranza.
R. Benedetto nei secoli il Signore.
MONIZIONE INTRODUTTIVA
390. Il ministro, o un'altra persona idonea, introduce il rito di benedizione con queste
parole o altre simili:
Fratelli e sorelle, disponiamoci a ricevere la benedizione di Dio Padre, nel nome del suo
Figlio fatto uomo, che si identifica in ogni straniero e pellegrino. - 117 -
In questo momento, voi siete in cerca di una patria, di un lavoro, di una casa per voi e per
la vostra famiglia. Non perdetevi d'animo. Dio che è padre degli orfani, difesa dei boli,
rifugio degli esiliati, non vi abbandonerà e darà consistenza alle vostre legittime aspirazioni
di giustizia e di pace.
LETTURA DELLA PAROLA DI DIO
391. Un lettore o uno dei presenti legge uno dei seguenti testi della Sacra Scrittura:
Mt 2, 13-15. 19-23
Prendi il bambino e sua madre e fuggi in Egitto.
Ascoltate la parola del Signore dal Vangelo secondo Matteo
I Magi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e
gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché
non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo ».
Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto,
dove rimase fino alla morte di Erode, perché si adempisse ciò che era stato detto dal
Signore per mezzo del profeta: "Dall'Egitto ho chiamato il mio Figlio ".
Morto Erode, un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto e gli disse:
«Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e va' nel paese d'Israele; perché sono morti
coloro che insidiavano la vita del bambino ~. Egli, alzatosi. prese con sé il bambino e sua
madre, ed entrò nel paese d'Israele. Avendo però saputo che era re della Giudea Archelào
al posto di suo padre Erode, ebbe paura di andarvi. Avvertito poi in sogno, si ritirò nelle
regioni della Galilea e, appena giunto, andò ad abitare in una città chiamata Nàzaret,
perché si adempisse ciò che era stato detto dai profeti: «Sarà chiamato Nazareno».
392. Oppure (per esteso vedi a p. 861 ss.)
Es 2,11-25
Mosé in terra straniera.
Dt 10, 17-19
Il Signore ama il forestiero.
Esd 1, 1-6
Si misero in cammino per tornare a Gerusalemme.
Is 49,8-16
Ti ho formato per farti rioccupare l'eredità devastata.
At 8,1.3-4
I spersi diffondevano la parola di Dio.
Rm 12,9-16
Siate premurosi nell'ospitalità.
Eb 11, 13-16
Siamo alla ricerca di una patria. - 118 -
RESPONSORIO
393. Secondo l'opportunità si può cantare o recitare il seguente responsorio salmodico o
eseguire un altro canto adatto.
Il responsorio viene alternato tra il ministro (M) e uno dei profughi (P).
Cfr Sal 136 (137), 4; 138 (139), 1.2.5. 139 (140), 13-14
P. Come cantare inni al Signore in terra straniera?
M. Il Signore difende la causa dei miseri
e il diritto dei poveri.
P. Signore, tu mi scruti e mi conosci,
penetri da lontano i miei pensieri.
M. Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
P. I giusti loderanno il tuo nome.
M. I retti di cuore abiteranno alla tua presenza.
BREVE ESORTAZIONE
394. Secondo l'opportunità, il ministro rivolge brevi parole ai presenti, illustrando la lettura
biblica, perché percepiscano il significato della celebrazione.
Breve silenzio
PREGHIERA DEI FEDELI
395. Segue la preghiera comune. Tra le invocazioni proposte possono scegliere alcune
ritenute più adatte, o aggiungerne altre in sintonia con particolari situazioni di persone o
necessità del momento.
Preghiamo con fiducia Dio, nostro Padre, che ha promesso per bocca di Geremia profeta:
Quando mi invocherete io vi esaudirò; vi radunerò da tutti i paesi in cui vi ho dispersi e vi
farò tornare dal vostro esilio.
R. Difendi, o Signore, i profughi e gli esuli.
Per la patria d'origine e per il paese ospitante,
perché scongiurata ogni forma di violenza e di razzismo,
si instaurino rapporti di comunione e solidarietà,
preghiamo. R.
Per il rispetto delle minoranze,
perché ogni uomo possa sperimentare
un'effettiva parità di diritti e di doveri,
nella scuola, nel lavoro e in ogni ambiente di vita,
preghiamo. R. - 119 -
Per i lavoratori stranieri,
perché non siano visti come concorrenti,
ma cooperatori qualificati
per costruire una società più aperta e universale,
preghiamo. R.
Per le nuove generazioni,
perché siano il tramite generoso e cordiale
fra le culture diverse,
primizia di un'umanità riconciliata e fraterna,
preghiamo. R.
Per i deboli e gli anziani,
perché trovino il calore di un focolare e di una patria
che dia loro oltre l'assistenza
una ragione di vita e di speranza,
preghiamo. R.
396. Quando si omettono le invocazioni sopra indicate, prima quella formula di
benedizione, il ministro dice:
Preghiamo.
Tutti pregano per qualche momento in silenzio.
Segue la preghiera del Signore:
Padre nostro.
PREGHIERA DI BENEDIZIONE
397. Il ministro, con le braccia allargate se sacerdote o diacono, con le mani giunte se
laico, pronuncia la preghiera di benedizione:
Padre onnipotente,
manda il tuo angelo che preceda e accompagni i tuoi figli
nei travagli e nei rischi del nuovo cammino.
Tu che vegliasti sulla Famiglia di Nazaret,
profuga in Egitto per scampare alla spada del persecutore,
rinnova i prodigi della tua misericordia.
Rimargina le ferite,
ripara le offese,
restituisci la dignità conculcata,
e fa' che in un domani non lontano
i fratelli dispersi possano ritornare alla terra,
in cui sono le loro radici.
Noi ti ringraziamo, o Padre,
perché dalla croce del tuo Figlio
hai fatto germogliare la speranza - 120 -
per gli umiliati e gli offesi
e hai dato agli uomini uno statuto di libertà,
che nessuna potenza terrena potrà mai cancellare.
A te sia gloria nei secoli.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
CONCLUSIONE
398. Quindi il ministro, se sacerdote o diacono, stendendo mani sui profughi e sugli esuli
dice:
Il Signore tenga su di voi [noi]
la sua santa mano
e vi [ci] guidi sempre con la sua protezione.
R. Amen.
399. Benedice infine tutti i presenti dicendo:
E su voi tutti qui presenti,
scenda la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio, + e Spirito Santo,
R. Amen.
400. Se il ministro è un laico, invoca su tutti i presenti la benedizione di Dio e facendosi il
segno di croce dice:
Dio onnipotente ci benedica,
esaudisca le nostre preghiere
e ci conceda un cammino prospero e sereno.
R. Amen.
401. Un canto corale può chiudere la celebrazione. - 121 -
SEZIONE SECONDA
La comunità familiare
Premesse alla sezione seconda
402. Nella sua azione pastorale, la Chiesa ha sempre tenuto in grande considerazione la
comunità di vita e di amore coniugale voluta dal Creatore, e costituita da Cristo Signore,
sul modello della sua arcana e feconda unione con la Chiesa, quale sacramento a Nuova
Alleanza, stato e forma di vita. Da questa comunità nasce la famiglia, nella quale i coniugi
conservano, in seno al popolo di Dio, un proprio carisma e una specifica vocazione: quella
di essere tra di loro, per i loro figli e per gli altri familiari, collaboratori della grazia e
testimoni della fede e dell'amore di Cristo. Pertanto la famiglia cristiana, compiendo, quale
Chiesa domestica, la missione affidatale da Dio ed esercitando il suo apostolato, è tenuta
a proclamare ad alta voce, dinanzi agli uomini, le caratteristiche del regno di Dio nel
mondo, e la speranza della vita beata4.
403. Allo scopo di rendere i coniugi e gli altri membri della famiglia sempre più idonei ad
assumere pienamente il proprio compito e a non porre indugio nell'attuarlo, la Chiesa ha
istituito alcuni sacramentali, quali sussidi per arricchire in circostanze particolari la vita
familiare mediante la proclamazione della parola Dio e una speciale benedizione. E' il caso
dei riti di benedizione riportati in questa sezione.
CAPITOLO XII – BENEDIZIONE DELLA FAMIGLIA
Premesse
404. Quando la benedizione delle famiglie o di una famiglia viene suggerita dalla cura
pastorale o richiesta dalla famiglia stessa è opportuno che si faccia attenzione alla
particolare situazione domestica per ravvivare in essa la vita cristiana.
405. Il rito senza la Messa può essere usato dal sacerdote e dal diacono, o anche da un
laico con i gesti e le formule per esso predisposti .
406. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementari essenziali, si potranno
adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi.
407. La benedizione della famiglia si può anche inserire nella celebrazione della Messa,
secondo il rito descritto ai nn. 425-430.
1. Rito della benedizione
INIZIO
408. Quando la famiglia è riunita, tutti si fanno il segno di croce, mentre il ministro dice: Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
R. Amen.
SALUTO
409. Quindi il ministro, se sacerdote o diacono, saluta i presenti dicendo le parole seguenti
o altre adatte, tratte di preferenza dalla Sacra Scrittura:
La grazia e la pace di Dio nostro Padre
e del Signore nostro Gesù Cristo
sia con tutti voi.
R. E con il tuo spirito.
Oppure:
R. Benedetto nei secoli il Signore.
o in altro modo adatto.
410. Se il ministro è un laico, saluta i presenti dicendo:
Benediciamo Dio nostro Padre
e il Signore nostro Gesù Cristo,
che ci dona grazia e pace.
R. Benedetto nei secoli il Signore.
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SI FACCIANO SUPPLICHE, PREGHIERE E RINGRAZIAMENTI PER TUTTI . (1Tim.2,1)


 
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