Nuova Discussione
Rispondi
 

Dialogo: Dall'Unità al molteplice e al ritorno all'Unità -

Ultimo Aggiornamento: 18/07/2014 15:04
Autore
Stampa | Notifica email    
21/05/2014 09:56
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

Caro Andrea,
da quanto dici nel tuo ultimo post mi pare di capire che nella tua visione, quello che i cristiani definiscono peccato, sia solo una sorta di temporanea perdita di tempo, in attesa di sicuri tempi migliori in cui si capisce immancabilmente di dover raddrizzare il percorso che prima, secondo te non era opposto alla meta, ma solo ritardata.

Correggimi se ho capito male il tuo pensiero.

Però se così fosse non avremmo una vera libertà ma solo una ineluttabile destinazione forzata, e non avremmo quindi la possibilità di scegliere la nostra meta e neanche potremmo sempre scegliere gli atti che la determinano.
Inoltre non potremmo mai parlare di vero peccato grave che invece viene ricordato nella Scrittura e nell'insegnamento della Chiesa come viene espressamente ricordato in questo art. del catechismo:

1852 La varietà dei peccati è grande. La Scrittura ne dà parecchi elenchi. La lettera ai Gàlati contrappone le opere della carne al frutto dello Spirito: « Le opere della carne sono ben note: fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, fazioni, invidie, ubriachezze, orge e cose del genere; circa queste cose vi preavviso, come già ho detto, che chi le compie non erediterà il regno di Dio » (Gal 5,19-21).

La Chiesa precisa anche che per essere grave e quindi soggetto alla esclusione dal Regno eterno, vi devono essere degli elementi di consapevolezza e deliberato consenso ad agire contro Dio e contro la sua Legge, in particolare contro i 10 Comandamenti.
Altri peccati di minore entità non escludono dal Paradiso, ma forse rientrano in quelli che tu consideri come inutili sprechi di risorse.

Se consideriamo però delle cose più abominevoli che gli uomini purtroppo commettono, come consapevoli e deliberati eccidi , ruberie, uccisione dei propri familiari, dissacrazione e atti satanici facendo perfino cose orrende contro la stessa Eucarestia in disprezzo di Cristo e del suo amore; ebbene la stessa Parola di verità mette in guardia con questo avvertimento :

Mat 25,41 : Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli.

E insieme a questo avviso chiaro, riccorrono diecine di versetti in cui il Signore prospetta una eternità in cui da certe scelte di peccato senza pentimento, può essere di "pianto e stridor di denti".

Pertanto, pur sapendo che il Signore offre la sua misericordia e la possibilità di invertire la rotta anche a chi lo chiede all'ultimo istante, come il brigante che glie lo chiese sulla croce, non dobbiamo però ignorare che Egli stesso non può negare a chi lo rifiuta e lo disprezza e non accetta di stare con Lui, che si scelga il suo destino.

Per te, se ho capito, prima o poi ognuno andrà in paradiso, a prescindere dai suoi atti, fossero anche i più terribili. Ma la fede non ci illude su questo.
Nuova Discussione
Rispondi
Cerca nel forum
Tag discussione
Discussioni Simili   [vedi tutte]
QUELLO CHE AVETE UDITO, VOI ANNUNCIATELO DAI TETTI (Mt 10,27)
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:07. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com