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Gesù guarisce !

Ultimo Aggiornamento: 29/04/2014 16:46
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28/04/2014 18:22
 
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QUEL MEDICO NASCOSTO NEL NOSTRO CUORE…..

“Gesu’ vince le malattie occulte con la medicina della grazia e guarisce le piaghe invisibili”.

Se dopo quello del falegname volessimo attribuire un “mestiere”al Cristo della vita pubblica, dovremmo dire che egli fece il guaritore. L’immagine della guarigione e’ la piu’ frequente nel Vangelo e ha un suo autorevole ruolo anche all’interno del Mistero Pasquale: “la risurrezione e’ la guarigione dalla morte!” (P. Evdokimov)
La tradizione cristiana ha evidenziato Cristo come medico e medicina: e’ medico vero e completo solo colui che ridona la salute del corpo e restituisce la salvezza dell’anima. Facendosi uomo Cristo “offri’ la sua divinita’ come medicina per il genere umano” (Giovanni Damasceno).
“La conoscenza di Cristo, dira’ Ambrogio, e’ apportatrice di salute. Infatti tutto e’ per noi Cristo: se vuoi curare le tue ferite, egli e’ il medico; se bruci dalla febbre, egli e’ la fonte d’acqua; se temi la morte, egli e’ la vita”.
Al grande pastore di Milano fara’ eco il suo piu’ illustre discepolo. Commentando la scena del paralitico che viene calato dal tetto ai piedi di Cristo, Agostino scrive: “Anche tu devi comportarti come se volessi fare la stessa cosa nel mondo interiore dell’uomo: scoperchiare il tetto e deporre davanti al Signore l’anima stessa paralitica, fiaccata in tutte le membra e incapace di fare opere buone, oppressa dai suoi peccati e sofferente per la malattia della sua cupidigia. Perche’ il medico c’e’, e’ nascosto e sta dentro il cuore”.
Il mondo e’ malato. L’umanita’ soffre. Dopo averci plasmato con le mani divine del Verbo e dello Spirito, il Padre – afferma Origene – ha avuto bisogno di offrirci la possibilita’ di guarire attraverso l’umanita’ di Cristo e di una rinnovata effusione dello Spirito.
Lo Spirito del Risorto e’ considerato l’irradiazione della salute di Dio, e la salvezza null’altro che amore di Dio riversato nei nostri cuori dallo Spirito Santo, un amore che ci guarisce.
La risurrezione della carne e’ il punto di arrivo di un processo di guarigione che opera soprattutto nel cuore. “Il Salvatore – cosi’ San Bernardo – rigenerera’ il nostro corpo mortale, ma a condizione che il cuore sia stato prima rigenerato e reso conforme al suo”. Dire cuore e’ dire profondita’ della persona, inconscio compreso, e la guarigione del cuore prepara quella del corpo.
Ci domandiamo ora di quali concreti strumenti ci possiamo avvalere in vista della nostra guarigione, e sopra ogni altra possibilita’ primeggia l’amore: “Cristo – ricorda Barsanufio di Gaza – ci ha dato il grande medicamento che avvolge tutte le membra e guarisce ogni male e ogni dolore: la carita’.
Ne’ inferiore all’amore puo’ dirsi la preghiera, come risulta dalle stesse Scritture: “Pregate gli uni per gli altri per essere risanati” (Lettera di Giacomo 5, 16), dal momento che “le nostre piaghe” raggiunte dall’orazione dei fratelli, “non si aggravano, ma al contrario guariscono” (Giovanni Climaco).
La Parola di Dio e’ un’altro grande fattore di guarigione: “Mando’ la sua parola e li fece guarire” (Salmo 107, 20). Inoltre, ed e’ sempre Sant’Ambrogio che scrive: “Venga su di te il medico buono delle anime, la parola divina; versi su di te i detti del Signore come medicine apportatrici di salute”.
In secondo luogo ogni rito sacro e’ di sua natura terapeutico. Lo ha affermato con parole lapidarie Tertulliano: “La carne e’ lavata, perche’ l’anima sia liberata dalle sue macchie; la carne e’ unta perche’ l’anima sia consacrata; la carne e’ segnata, perche’ l’anima sia rinvigorita; la carne viene adombrata con l’imposizione delle mani, perche’ anche l’anima sia illuminata dallo Spirito; la carne si nutre del corpo e del sangue di Cristo, perche’ l’anima si nutra di Dio”.
In particolare la confessione e’ considerata “il sacramento della guarigione interiore”, mentre l’Eucarestia e’ celebrata come il sacramento della salvezza integrale dell’uomo. In essa Cristo “ci offre l’unico pane che e’ medicina di immortalita’, antidoto contro la morte, alimento dell’eterna vita” (Ignazio d’Antiochia).
Perche’ mai, viene adesso da chiederci, siamo cosi’ malati nonostante il cumulo di rimedi terapeutici a nostra disposizione?
Dobbiamo riconoscere che non vanno di pari passo le due grandi affermazioni evangeliche: “Un’energia scaturiva da Lui e guariva tutti” e “La tua fede ti ha salvato” (Lc 17, 19). Le energie divine operano se assecondate dalla fede/fiducia dell’uomo. Infatti la stessa fede con cui si crede guarisce, dal momento che e’ la piu’ efficace medicina per le anime che si concedono all’azione di Dio. Solo cosi’ le piaghe diventano il ricettacolo dell’intervento taumaturgico di Dio per un popolo di malati, le cui malattie si offrono alla Salute dell’Amore, i cui cuori affranti si aprono al Cuore trafitto, le cui passioni diventano Con-passione, il cui sconforto accoglie la Tenerezza, le cui debolezze lasciano risplendere la forza dello Spirito, le cui lacrime permettono a Gesu’ di asciugare quelle dei fratelli.

Auguro a tutti un buon proseguimento di Tempo Pasquale nella gioia e nella pace di Cristo risorto. La Parola di Dio e i Santi Padri della Chiesa ci sostengono nel nostro cammino di fede. Padre Claudio Traverso
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