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IL PURGATORIO

Ultimo Aggiornamento: 19/06/2023 00:56
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15/02/2014 22:20
 
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Nella Scrittura, alcuni termini, come ad esempio quello di TRINITA', PECCATO ORIGINALE, PURGATORIO, non si trovano perchè tali termini sono stati coniati dopo la stesura della Bibbia, per sintetizzare dei concetti che però vi sono contenuti e si possono ricavare da quanto in essa è espressa.

Nel caso del PURGATORIO, faremo una disamina dei testi biblici che ci permettono di arrivare alla conclusione che vi è uno stato di purificazione per chi ha commesso i peccati che non conducono alla morte spirituale ed eterna. (cf 1Gv 5,17).

 

Apoc.21,27 dice che "nulla d'impuro può entrare nel regno di Dio";

Gesù afferma "Se non ritornerete come bambini non potete entrare nel regno di Dio"

(Mt. 18,3)

L'Apostolo Paolo dice che " senza la santificazione nessuno vedrà mai il Signore" (Eb.12,14)

I testi sopra citati dicono chiaramente che l'ingresso nel regno esige un'assoluta purezza e perfezione.

La sola bontà e la sola conversione non avrebbero potuto da soli risolvere la separazione tra Dio e gli uomini operata dal peccato originale e da tutti i peccati dell'umanità conseguenti a tale peccato. Era assolutamente necessario, secondo la giustizia divina che fosse rimossa la causa principale che causava la morte, fisica e spirituale dell'uomo. Attraverso il peccato originale, il diavolo aveva acquisito un diritto sull'umanità, che il Signore stesso, facendosi uomo, da innocente ed immacolato qual era, ha riconquistato a favore dell'umanità, la possibilità di raggiungere la vita. Egli dunque ha aperto LA PORTA PER ENTRARE NELLA VITA.

Noi però dobbiamo percorrere la VIA. E la Via è stretta, angusta, irta di difficoltà, a volte di sofferenze, anche se devo sottolineare che è la più entusiasmante ed affascinante, perchè la Via è GESU'.

Chiediamoci dunque: perchè il Signore, visto che avrebbe già fatto tutto Lui continua a chiedere all'umanità questo continuo sacrificio: perdite di beni o di persone care, malattie, vecchiaia prolungata a volte da immani sofferenze e dolori di ogni genere, ..... se tutto fosse stato già completato sarebbe stato invece giusto risparmiare all'uomo tutto quello che è sotto i nostri occhi, non ti pare?

Ci si chiede: perchè allora dice TUTTO E' COMPIUTO? E' compiuto il sacrificio che ci APRE LA PORTA....NOI DOBBIAMO ENTRARE E PERCORRERE LA STRADA e Gesù ci invita: SFORZATEVI ! Lui ha fatto la parte ESSENZIALEAPRIRE LA PORTA che prima ERA CHIUSA. Non direbbe SFORZATEVI, se non fosse richiesta alcuna cooperazione da parte nostra.

Si obietta:

Gesù, con il suo sacrificio ha adempiuto a tutto ciò, porgendoci il perdono del Padre e permettendoci di percorrere la via e ricevere la vita in Lui.

PERMETTENDOCI DI PERCORRERE LA VIA è assolutamente ben detto ! Ma per percorrerla costa!"Quanto è angusta la strada"! e percorrendola operiamo quella conversione che ci viene richiesta quando troviamo scritto CONVERTITEVI E CREDETE AL VANGELO. Quindi non solo la fede ma anche la CONVERSIONE DELLA VITA che equivale a quello che noi chiamiamo purificazione.

Ci si chiede: Se Dio perdona completamente e non si ricorda più del nostro passato pechè dovrebbe chiedere ancora una espiazione?

i chirurghi che tolgono le parti cancrenose dai corpi, rimuovono radicalmente il male...ma la parte asportata ha bisogno di ricostituirsi di rimarginarsi prima di tornare ad essere sana. Molte volte gli operati accusano dolore, devono rimanere digiuni, non possono muoversi per giorni...e poi...lentamente ...tornano a riprendere il loro stato di salute fisica. Qualcosa di analogo avviene nello stato spirituale. Il Signore toglie completamente il peccato quando ci perdona ma a noi rimane la conseguenza generata da quello che abbiamo fatto. La evidenza maggiore l'abbiamo dal fatto che la conseguenza del peccato originale che è la morte, è una pena che, nonostante il perdono di Dio, e il sacrificio di Cristo, tutti continuiamo a portare.Ma tutto questo non deve farci pensare ad un Dio duro di cuore, bensì ad un

Dio di amore che ci considera a tal punto da farci rendere artefici della nostra personale maturazione, se occorre anche attraverso la prova del fuoco.

Paolo parla di diverse categorie nella Chiesa che chiama: i PERFETTI, gli PSICHICI e i CARNALI.

Paolo esclama queste parole: AGGIUNGO CIO' CHE MANCA AI PATIMENTI DI CRISTO NELLA MIA CARNE.

E dice ancora: "io tratto duramente il mio corpo affinchè non accada che dopo aver predicato agli altri venga io stesso squalificato"

Anche al perfetto, come parte del Corpo di Cristo, possono essere richiesti dei sacrifici, che unendosi al sacrificio di Cristo contribuiscono all'opera della salvezza. In questo si realizza il corpo mistico di Cristo, che rende i suoi fedeli partecipi del progetto di redenzione a favore di tutti gli uomini.

1 Corinti 3,1 Io, fratelli, sinora non ho potuto parlare a voi come a uomini spirituali, ma come ad esseri carnali, come a neonati in Cristo. 2Vi ho dato da bere latte, non un nutrimento solido, perché non ne eravate capaci. E neanche ora lo siete; 3perché siete ancora carnali: dal momento che c'è tra voi invidia e discordia, non siete forse carnali e non vi comportate in maniera tutta umana?)

Ora i Carnali, i neonati, devono crescere spiritualmente prima di arrivare a divenire maturi in Cristo. Le pietre prima di essere poste nella costruzione devono essere lavorate, sbozzate a colpi di scalpello e di martello.

Ecco perchè la Scrittura dice anche che IL SIGNORE SFERZA COLORO CHE AMA. Cioè li perfeziona, a volte con dure prove. Un salmo parla di CROGIUOLO DEL DOLORE e il salmista esclama: PURIFICAMI O SIGNORE.

Ora la domanda lecita che ci si pone a questo punto è: Se il Signore si propone di perfezionare i giusti, chiamandoli ad essere perfetti, e quindi ad una radicale e completa santità della vita (siate perfetti come è perfetto il Padre vostro), COSA ACCADE A COLORO CHE NELLA VITA PRESENTE NON HANNO COMPLETATO QUESTO PERFEZIONAMENTO ? (Morti prematuramente, morti in guerra, morti dopo aver commesso delle manchevolezze non gravi, ecc.)

Gesù dice ancora che chi avrà bestemmaito contro lo Spirito Santo non sarà perdonato nè in questo nè nell'altro mondo. Già i primi dottori della Chiesa avevano rilevato che Gesù dicendo questo voleva intendere chiaramente che vi sono peccati che vengono perdonati in questa vita e PECCATI CHE INVECE POSSONO ESSERE PERDONATI NELL'ALTRA VITA (eccettuato quello contro lo Spirito Santo). Dunque Gesù lascia intendere che vi è un modo affinchè dei peccati possono avere il perdono, ma non in questa vita.

Si tenga anche presente che Gesù non voleva rivelare il tempo del suo ritorno, perchè questo doveva rimanere ignoto a tutti. Dunque egli doveva velare la sua rivelazione. Oggi sappiamo che dopo il suo primo avvento sono già trascorsi 2000 anni. Ma nella proclamazione evangelica non è spiegato in modo esplicito il sistema di vita dei defunti. Tuttavia i testi che troviamo sono sufficienti ad esplicitare quanto la Chiesa con certezza ha definito.


[Modificato da Credente 16/02/2014 17:53]
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