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CREDENTI DA IMITARE (Eb.13,7)

Ultimo Aggiornamento: 18/05/2019 13:12
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23/05/2018 06:36
 
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San Giovanni Battista de' Rossi


Nacque nel 1698 a Voltaggio, in provincia di Genova ma a 13 anni, per motivi di studio, si trasferì a Roma nella casa di uno zio sacerdote, canonico a Santa Maria in Cosmedin. A Roma frequentò il liceo presso i gesuiti del Collegio Romano avviandosi agli ordini sacri. In quel periodo fu colto dai primi attacchi di epilessia, malattia che lo avrebbe fatto soffrire per tutta la vita. Venne ordinato sacerdote l'8 marzo 1721 e da allora diede ancora più slancio al suo apostolato, avviato in precedenza, tra gli studenti, i poveri e gli emarginati. Sulla scia di quell'impegno nacque la Pia Unione dei sacerdoti secolari di Santa Galla dal nome di un ospizio maschile da lui diretto. Giovanni ne volle uno anche per donne e lo dedicò a Luigi Gonzaga santo cui era devotissimo. Eletto canonico di Santa Maria in Cosmedin, venne dispensato dall'obbligo del coro per potersi dedicare con maggiore libertà ai suoi impegni apostolici. Negli ultimi mesi di vita l'epilessia si aggravò costringendolo a un vero e proprio calvario. Morì il 23 maggio 1764. Fu canonizzato da Leone XIII l'8 dicembre 1881.

Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraicoA Roma, san Giovanni Battista de Rossi, sacerdote, che accolse i poveri e i più emarginati, insegnando loro la sacra dottrina.


San Desiderio di Langres (o da Genova)


La sua esistenza nel secolo IV, è garantita da sant'Atanasio che lo indica come partecipante del Concilio di Sardica (oggi Sofia) nel 343; il suo nome compare anche negli atti del pseudo-concilio di Colonia del 346. San Desiderio, che occupa il terzo posto nella lista dei vescovi di Langres in Francia, sembra fosse originario di San Desiderio, nei dintorni di Genova. Varnacario, chierico di Langres, scrisse un racconto del suo martirio, dove spiega che Desiderio sarebbe stato decapitato durante un'invasione dei Vandali; probabilmente c'è confusione nelle tradizioni locali, perché Langres ebbe diverse invasioni barbariche. Una leggenda dice che dopo la decapitazione, il vescovo raccolse la sua testa e rientrò in città, attraverso una fenditura della roccia che si era aperta per farlo passare. Questa apertura viene mostrata ancora oggi. (Avv.)Bastone pastorale, PalmaPresso Langres nella Gallia lugdunense, ora in Francia, passione di san Desiderio, vescovo, che, come si tramanda, vedendo il suo popolo oppresso dai Vandali, si recò dal loro re per supplicarlo, ma, per ordine di costui, fu immediatamente sgozzato, offrendosi serenamente per il bene del gregge a lui affidato.


Sant' Eutizio di Norcia


Insieme a san Fiorenzo, il monaco Eutizio condusse vita solitaria nei pressi di Norcia. Fu poi eletto abate della splendida abbazia in val Castoriana, alle pendici dei Monti Sibillini, di cui non era stato il fondatore, ma che porta il suo nome. Essa risalirebbe ai primi tempi dell'invasione ostrogota, cioè dopo il 487. Nel Medioevo fu centro benedettino importantissimo. In un codice della sua biblioteca è contenuto un importante testo latino-volgare delle origini della lingua italiana, la Confessione di Norcia (XI sec.). Eutizio scomparve prima di Fiorenzo, la cui morte risale al 540.

Nel territorio di Norcia in Umbria, commemorazione di sant'Eutizio, abate, che, come racconta il papa san Gregorio Magno, dapprima praticò vita solitaria insieme a san Fiorenzo, conducendo molti a Dio con il suo incoraggiamento, e in seguito governò santamente il vicino monastero.


Beato Raimondo Folch


Figlio di Don Giovanni Folch, primo duca di Cardona (Spagna), il Beato Raimondo era destinato alla corte ma quando fu sul punto di essere presentato al Re, il giovane Raimondo si gettò ai piedi del padre supplicandolo di poter entrare nell'Ordine Mercedario. Avuto il consenso del padre, prese l'abito nel convento di Barcellona dove esercitò la via spirituale con umiltà e santità tanto che i reali di Castiglia Ferdinando ed Isabella lo vollero a corte per servirsi dei suoi consigli. Proclamato vescovo di Cuenca vi rinunciò per la sua grande umiltà finché santamente spirò nel convento di Saragozza fra le braccia dei suoi religiosi ed al suo funerale partecipò tutta la corte.L'Ordine lo festeggia il 23 maggio.


Beati Giuseppe Kurzawa e Vincenzo Matuszewski


I sacerdoti diocesani polacchi Jozef Kurzawa, nato a Swierczyn il 6 gennaio 1910, e Wincenty Matuszewski, nato a Chruscienska Wola il 3 marzo 1869, condivisero il martirio nei pressi di Witowo il 23 maggio 1940. Furono beatificati da Giovanni Paolo II a Varsavia (Polonia) il 13 giugno 1999 con altri 106 martiri polacchi.Nella cittadina di Witowo in Polonia, beati Giuseppe Kurzawa e Vincenzo Matuszewski, sacerdoti e martiri, che, durante l'occupazione della patria da parte di una potenza straniera, furono uccisi dai persecutori della Chiesa.


Beato Garcia de Cardenas


Missionario mercedario di grandi virtù, il Beato Garcia de Cardenas, aveva una particolare grazia nella predicazione, e soprattutto per la conversione degli indios. Si portò fino agli estremi confini della terra, fu difensore della fede cattolica e pieno di santità e opere buone si addormentò in una santa vecchiaia.
L’Ordine lo festeggia il 23 maggio.


Beato Cristoforo Soler


Uomo di grande santità e cultura, il Beato Cristoforo Soler, onorò l'Ordine Mercedario con la sua vita esemplare. Inviato ad Oran in Algeria, per redenzione, nel 1380 liberò da una barbara schiavitù 198 prigionieri. Con una santa morte raggiunse il regno dei giusti.L'Ordine lo festeggia il 23 maggio.


San Guiberto di Gembloux


Presso Gemboux nel territorio di Liegi in Lotaringia, nell'odierno Belgio, deposizione di san Guiberto, monaco, che, abbandonata la vita militare e abbracciata la disciplina della vita monastica, costruì un cenobio su un fondo di sua proprietà, ritirandosi poi nel monastero di Gorze in Lotaringia.


Beati 20 Martiri di Beziers


Nel convento mercedario di Béziers in Francia, 20 Santi religiosi dell'Ordine della Mercede, nell'anno 1562 furono crudelmente uccisi dagli Ugonotti per la difesa della loro fede in Cristo e meritarono di ricevere in cielo la corona trionfale. L'Ordine li festeggia il 23 maggio.


Santi Lucio, Montano e compagni


A Cartagine, nell'odierna Tunisia, santi Lucio, Montano, Giuliano, Vittorìco, Vittore e Donaziano, martiri, che, per la religione e la fede che avevano appreso dall'insegnamento di san Cipriano, affrontarono il martirio sotto l'imperatore Valeriano.


Beato Giulio da Porto


Insigne religioso mercedario, il Beato Giulio da Porto, compì una redenzione nella città di Granada (Spagna) dove liberò 100 schiavi dalla prigionia dei mussulmani. Santamente morì nella pace dei giusti.L'Ordine lo festeggia il 23 maggio.


San Michele di Sinnada


A Sínnada in Frigia, oggi in Turchia, san Michele, vescovo, che, uomo di pace, favorì la concordia tra Greci e Latini; relegato poi in esilio per il culto delle sacre immagini, morì lontano dalla patria.


Santi Martiri di Mesopotamia


Commemorazione dei santi martiri, che in Mesopotamia, nello stesso periodo, appesi per i piedi e con il capo rivolto in giù, furono soffocati dal fumo e arsi vivi.


Santi Martiri di Cappadocia


Commemorazione dei santi martiri, che in Cappadocia, durante la persecuzione dell'imperatore Massimiano, morirono con le gambe spezzate.


Sant' Onorato di Subiaco


Presso Subiaco nel Lazio, commemorazione di sant'Onorato, abate, che fu a capo della comunità che era stata in precedenza di san Benedetto.


San Siagrio di Nizza


A Nizza in Provenza, in Francia, san Siagrio, vescovo, che costruì un monastero presso il sepolcro di san Ponzio.


Sant' Efebo


A Napoli, sant'Efébo, vescovo, che governò il popolo di Dio con grande santità e lo servì fedelmente.


Santo Spes


Sempre a Norcia, san Spes, abate, che per quarant'anni sopportò la cecità con mirabile pazienza.
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POTRESTE AVERE DIECIMILA MAESTRI IN CRISTO, MA NON CERTO MOLTI PADRI, PERCHE' SONO IO CHE VI HO GENERATO IN CRISTO GESU', MEDIANTE IL VANGELO. (1Cor. 4,15 .
 
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