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LITANIE DEL SACRO CUORE MEDITATE DA GIOVANNI PAOLO II

Ultimo Aggiornamento: 15/11/2013 14:28
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15/11/2013 14:17
 
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1. NEL SACRO CUORE DI CRISTO LA SINTESI DI TUTTI I MISTERI DELLA NOSTRA FEDE
(1 luglio 1984, Angelus)

 

Durante tutto il mese di giugno la Chiesa mette davanti a noi i misteri del Cuore di Gesù, Dio-Uomo. Questi misteri sono enunziati in modo penetrante nelle Litanie del Sacratissimo Cuore, che possono essere cantate, possono essere recitate, ma soprattutto debbono essere meditate.
Tutti questi misteri sono stati proposti nella loro globalità dalla liturgia della solennità del Sacratissimo Cuore.
Ecco le parole di San Giovanni Apostolo:
"Non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati"... (1 Gv 4, 10) "perché noi avessimo la vita per lui" (1 Gv 4, 9).
V'è qui la sintesi di tutti i misteri nascosti nel Cuore del Figlio di Dio: l'amore "preveniente" l'amore "soddisfattorio" - l'amore vivificante.
Questo Cuore pulsa con il sangue umano, che è stato versato sulla Croce. Questo Cuore pulsa con tutto l'inesauribile amore che è eternamente in Dio. Con questo amore esso è sempre aperto verso di noi, attraverso la ferita che vi ha aperto la lancia del centurione sulla Croce.
"Se Dio ci ha amato, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri". L'Amore fa nascere l'amore, sprigiona l'amore e si realizza mediante l'amore. Ciascuna particella di vero amore nel cuore umano ha in sé qualcosa di ciò di cui il Cuore del Dio-Uomo è colmo senza limiti.
Perciò Egli chiede a noi nella liturgia della solennità del Sacratissimo Cuore: "Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me".
Tu, o Madre di Cristo, che hai ubbidito per prima a questa chiamata, insegnaci ad aprire i nostri cuori dell'Amore che è nel Cuore di Gesù, come tu gli hai aperto il Cuore sin dal primo "fiat". E come l'hai aperto sempre. Insegnaci, Madre, ad essere in intimità, nella verità e nell'amore, con il Cuore divino del tuo Figlio.

2. APRIAMO I NOSTRI CUORI AL DIALOGO CON IL CUORE DI GESÙ
(27 luglio 1982, Angelus)

"Cuore di Gesù, formato dallo Spirito Santo nel seno della Vergine Maria, abbi pietà di noi".
Così preghiamo nelle Litanie al Sacratissimo Cuore di Gesù.
Questa invocazione si riferisce direttamente al mistero che meditiamo. Per opera dello Spirito Santo è stata formata nel seno della Vergine di Nazaret l'Umanità di Cristo, Figlio dell'Etemo Padre.
Per opera dello Spirito Santo è stato formato in questa Umanità il Cuore! Il Cuore, che è l'organo centrale dell'organismo umano di Cristo e, nello stesso tempo, il vero simbolo della sua vita interiore: del pensiero, della volontà, dei sentimenti. Mediante questo Cuore l'Umanità di Cristo è, in modo particolare, "il tempo di Dio" e contemporaneamente, mediante questo Cuore, essa rimane incessantemente aperta verso l'uomo e verso tutto ciò che è "urnano": "Cuore di Gesù, dalla cui pienezza noi tutti abbiamo ricevuto".
Le Litanie al Cuore di Gesù attingono abbondantemente alle fonti bibliche e, nello stesso tempo, rispecchiano le più profonde esperienze dei cuori umani. Nello stesso tempo, sono preghiera di venerazione e di dialogo autentico.
Parliamo in esse del cuore e, nello stesso tempo, permetfiamo ai cuori di parlare con questo unico Cuore, che è "fonte di vita e di santità" e "desíderio dei colli eterni". Con il Cuore che è "paziente e di grande misericordia" e "generoso verso tutti quelli che lo invocano".
Questa preghiera, recitata e meditata, diventa una vera scuola dell'uomo interiore: la scuola del cristiano.
La solennità del Sacratissimo Cuore di Gesù ci ricorda soprattutto i momenti in cui questo Cuore è stato "trafitto dalla lancia" e, mediante questo, aperto in modo "visibile" all'uomo e al mondo.
Recitando le Litanie - e in genere venerando il Cuore Divino - impariamo il mistero della Redenzione in tutta la sua divina e insieme umana profondità.
Contemporaneamente, diventiamo sensibili al bisogno di Riparazione. Cristo apre verso di noi il suo Cuore perché nella sua riparazione ci uniamo con Lui per la salvezza del mondo. Il parlare del Cuore trafitto pronuncia tutta la verità del Suo Vangelo e della Pasqua.
Cerchiamo di capire sempre meglio questo parlare. Impariamolo.

3. CUORE DI GESÙ, TEMPIO SANTO DI DIO
(9 giugno 1985, Angelus)

Ci rivolgiamo, insieme con Maria - mediante il suo cuore immacolato - verso il cuore divino del suo Figlio: Cuore di Gesù, tempio santo di Dio / Cuore di Gesù, tabernacolo dell'Altissimo.
Cuore di un uomo simile a tanti, tanti altri cuori umani e, al tempo stesso, cuore di Dio-Figlio.
Se quindi è vero che ogni uomo "abita", in qualche modo, nel suo cuore, affiora nel cuore dell'uomo di Nazaret, di Gesù Cristo, abita Dio. Esso è "tempio di Dio", essendo cuore di quest'uomo.
Dio-Figlio è unito con il Padre, come Verbo eterno, "Dio da Dio, luce da luce... generato non creato".
Il Figlio è unito con il Padre nello Spirito Santo, che è il "soffio" del Padre e del Figlio ed è, nella divina Trinità, la Persona-Amore.
Il Cuore dell'uomo Gesù Cristo è quindi, nel senso trinitario, "tempio di Dio": è il tempio interiore del Figlio che è unito con il Padre nello Spirito Santo mediante l'unità della divinità. Quanto inscrutabile rimane il mistero di questo Cuore, che è "tempio di Dio" e "tabernacolo dell'Altissimo"!
Al tempo stesso, esso è la vera "dimora di Dio con gli uomini", (Ap 21,3), poiché il Cuore di Gesù, nel suo tempio interiore, abbraccia tutti gli uomini. Tutti vi abitano, abbracciati dall'eterno amore. A tutti possono essere rivolte - nel Cuore di Gesù - le parole del profeta: "Ti ho amato di amore eterno, / per questo ti conservo ancora pietà" (Ger 31,3).
Che questa forza dell'eterno amore, che è nel Cuore divino di Gesù, si comunichi oggi in modo particolare ai giovani.
In essi deve abitare in modo particolare lo Spirito Santo.
Diventino quindi anche i loro cuori - a somiglianza di Cristo - "tempio santo di Dio" e "tabernacolo dell'Altissimo".
Ho sentito spesso i giovani cantare: "Voi sapete che siete un tempio?". Sì. Noi siamo tempio di Dio e lo Spirito di Dio abita in noi, secondo le parole di san Paolo (cfr. 1 Cor 3, 16).
Mediante il cuore immacolato di Maria rimaniamo nell'alleanza con il Cuore di Gesù, che è "tempio di Dio", il più splendido "tabernacolo dell'Altissimo" e il più perfetto.

4. IL CUORE DI CRISTO È LA NOSTRA ALLEANZA
(16 giugno 1985, Angelus - Treviso)

Mediante il cuore immacolato di Maria vogliamo rivolgerci al Cuore divino del suo Figlio, al Cuore di Gesù, di maestà infinita! Ecco: l'infinita maestà di Dio è nascosta nel cuore umano del Figlio di Maria. Questo cuore è la nostra alleanza. Questo cuore è la massima vicinanza di Dio nei riguardi dei cuori umani e della storia umana. Questo cuore è la meravigliosa "condiscendenza" di Dio: il cuore umano che pulsa con la vita divina: la vita divina che pulsa nel cuore umano.
Nella santissima Eucaristia scopriamo col "senso della fede" lo stesso cuore - il cuore di maestà infinita, che continua a pulsare con l'amore umano di Cristo, Dio-uomo.
Quanto profondamente ha sentito quest'amore il santo papa Pio X, già patriarca di Venezia; quanto ha desiderato che tutti i cristiani sin dagli anni della fanciullezza, s'avvicinassero all'Eucaristia, facendo la santa Comunione: perché si unissero a questo Cuore che, a un tempo, è per ogni uomo "casa di Dio e porta del cielo".
"Casa", ecco, mediante la Comunione eucaristica il Cuore di Gesù estende la sua dimora a ogni cuore umano.
"Porta", ecco, in ciascuno di questi cuori umani egli apre la prospettiva dell'eterna unione con la santissima Trinità.
Madre di Dio! Mentre meditiamo il mistero della tua annunciazione, avvicinaci questo Cuore divino, questo Cuore che, dal momento dell' annunciazione dell'angelo, ha cominciato a battere presso il tuo cuore verginale e materno.

5. IL CUORE DI GESÙ È AMORE CHE TRASFORMA IL MONDO
(23 giugno 1985, Angelus)

"Cuore di Gesù: fornace ardente di carità".
Desideriamo, insieme con la Madre di Dio, rivolgere i nostri cuori verso il Cuore del suo Figlio divino.
La Madre ci aiuti a capire meglio i misteri del Cuore di suo Figlio.
"Fornace di carità". La fornace arde. Ardendo, brucia ogni materiale, sia legno o altra sostanza facilmente combustibile.
Il Cuore di Gesù, il Cuore umano di Gesù, brucia dell'amore che lo ricolma. E questo è l'Amore per l'Eterno Padre e l'amore per gli uomini: per le figlie e i figli adottivi.
La fornace, bruciando, a poco a poco si spegne. Il Cuore di Gesù invece è fornace inestinguibile. In questo assomiglia a quel "roveto ardente" del Libro dell'Esodo, nel quale Dio si rivelò a Mosè. Il roveto che ardeva nel fuoco, ma... non si "consumava" (Es 3,2).
Infatti, l'amore che arde nel Cuore di Gesù è soprattutto lo Spirito Santo, nel quale il Dio-Figlio si unisce eternamente al Padre. Il Cuore di Gesù, il Cuore umano di Dio-Uomo, è abbracciato dalla "fiamma viva" dell'amore trinitario, che non si estingue mai.
Cuore di Gesù: fornace ardente di carità. La fornace, mentre arde, illumina le tenebre della notte e riscalda i corpi dei viandanti raggelati.
Desideriamo pregare la Madre del Verbo Eterno, perché sull'orizzonte della vita di ciascuna e di ciascuno di noi non
cessi mai di ardere il Cuore di Gesù - fornace ardente di carità. Perché esso ci riveli l'Amore che non si spegne e non si deteriora mai, l'Amore che è eterno. Perché illumini le tenebre della notte terrena e riscaldi i cuori.
Ringraziando per l'unico amore capace di trasformare il mondo e la vita umana, ci rivolgiamo insieme con la Vergine Immacolata, nel momento dell'Annunciazione, al Cuore Divino, che non cessa di essere "fornace ardente di carità". Ardente: come quel "roveto" che Mosè vide ai piedi del monte Oreb.

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