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LA NUBE DELLA "NON-CONOSCENZA"

Ultimo Aggiornamento: 07/09/2013 13:03
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07/09/2013 12:37
 
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CAPITOLO 60
La maniera più elevata e più breve per giungere al cielo
è quella di correre con il desiderio, e non con i piedi.

Ma ora mi chiedi: «Come fai ad arrivare a simili conclusioni?» Infatti, ti sembra di avere prova sicura ed evidente che il cielo si trova in alto: Cristo è asceso fisicamente verso l’alto e, come aveva promesso, ha mandato lo Spirito santo dall’alto, così che tutti i suoi discepoli l’hanno visto discendere in forma corporea.
E noi questo lo crediamo per fede. Perciò, dal momento che hai questa prova sicura ed evidente, vai chiedendoti come mai tu non debba dirigere il tuo spirito fisicamente in alto quando preghi.
Cercherò di rispondere a questo interrogativo meglio che posso, anche se la mia risposta sarà sempre inadeguata. Siccome era stabilito che Cristo dovesse ascendere al cielo fisicamente, e poi mandare lo Spirito santo in forma corporea, era più opportuno che tutto ciò avvenisse in alto e dall’alto, piuttosto che in basso e dal basso, o dietro, o davanti, o da una parte o dall’altra. Ma a prescindere da una tale questione di opportunità, non era assolutamente necessario che Cristo andasse in alto o in basso per accorciare la strada.
Perché, spiritualmente, il cielo è vicino allo stesso modo in alto come in basso, in basso come in alto, dietro come davanti, davanti come dietro, e da una parte come dall’altra. Tant’è vero che chiunque desidera veramente essere in cielo, in quello stesso istante è già in cielo spiritualmente. Infatti, la maniera più elevata e più breve per giungere al cielo è quella di correre con il desiderio, e non con i piedi Per questo s. Paolo, parlando di sé e di molti altri, dice: «Anche se i nostri corpi sono per il momento qui, su questa terra, tuttavia noi viviamo già in cielo». Egli si riferisce all’amore e al desiderio che sono, spiritualmente parlando, la nostra vita.
Una cosa è certa: l’anima è là dove si trova l’oggetto del suo amore, in maniera così vera e reale come nel corpo che la ospita e al quale dà la vita. Se allora vogliamo andare in cielo spiritualmente, non c’è bisogno di tendere il nostro spirito né in alto né in basso, né da una parte né dall’altra.
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Stretta è la porta e angusta la Via che conduce alla Vita (Mt 7,14)
 
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