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Scritti patristici manipolati ingannevolmente dalla WTS

Ultimo Aggiornamento: 11/12/2015 23:10
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05/09/2013 22:49
 
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Tertulliano è un altro grande personaggio deIl'antichità che il geovismo cita per sostenere le sue dottrine.

A pag. 7 del famoso opuscolo "Dovreste credere nella Trinità?" scrive: " Tertulliano, morto verso il 230 E.V., insegnava la supremazia di Dio, dicendo: "Il Padre è diverso dal Figlio (un altro), in quanto è maggiore; colui che genera è diverso dal generato; colui che invia è diverso dall'inviato". E aggiunse: "Ci fu un tempo in cui il Figlio non era... Prima di tutte le cose, Dio era solo" ".

Non è dato sapere, come al solito, da quale fonte il geovismo abbia tratto il brano riportato, solo la profonda ignoranza del pensiero del grande africano può giustificare l'accettazione di simili frasi costruite a tavolino dal C.D.

Tertulliano espone la dottrina trinitaria tradizionale in termini che resteranno definitivi nella teologia cattolica; parla di unità di sostanza nella Trinità delle persone. Fu il primo a darci una vera dottrina nei termini e nei concetti, esattamente uguale a quella che sarà codificata a Nicea e trasmessa da duemila anni di storia della Chiesa di Cristo, come già si è accennato.

Nella sua opera: "Adversus Praxean ", dice: " ... il Dio unico ha un Figlio, il suo Verbo, che procede a Lui stesso per mezzo dei quale tutto fu fatto, e nulla fu fatto senza di lui. Questo Figlio fu mandato dal Padre nella Vergine e da lei nacque, uomo e Dio... ",( Q. S. F. TERTULLIANO, Adversus Praxean, II, 1,3) e prosegue: " ... è possibile credere in un Dio, unico, solo se si ritiene che il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo siano la stessa cosa... il tutto si ha nell'uno per l'unità della sostanza, rimanendo tuttavia salvo il mistero di quella economia che dispone l'unità nella Trinità, ordinando i tre che sono il Padre, il Figlio e lo spirito Santo: tre di grado e non di stato, di forma e non di sostanza, di aspetto e non di potere, essendo unica invece la sostanza, unico lo stato e unico il potere, perché unico è Dio, dal quale si hanno e i gradi e le forme e gli aspetti, che chiamiamo Padre, Figlio e Spirito Santo ".(Adversius Praxean, II, 1,3)

Sono interessanti le argomentazioni che Tertulliano espone sempre in "Adversus Praxean "; dice: " I semplici, per non dire gli sconsiderati e gli ignoranti, hanno paura di questa parola "Trinità"" ... Essi non capiscono che bisogna credere in un Dio, certamente unico, ma con la sua economia. Essi immaginano che questa economia, questo numero, questa disposizione della trinità suppongano la divisione dell'unità, mentre invece l'unità, derivando da se stessa la trinità, non è distrutta ma regolata da essa. Essi vanno ripetendo che noi predichiamo due o tre dèi, che loro invece rimangono fedeli al culto di un unico Dio, e non si accorgono che questa unità, mal compresa, costituisce un'eresia, mentre la trinità, ben spiegata, costituisce la verità ".( Idem III, I.)

Sempre Tertulliano nell' "Apologetícum ", dice: " Cristo è la Parola che procede da Dio ed in questa processione egli è generato così da essere Figlio di Dio ed è chiamato Dio dall'unità della sostanza con Dio. Anche Dio è Spirito, quindi Cristo è Spirito da Spirito, Dio da Dio, Luce da Luce. Ciò che esce da Dio è Dio, figlio di Dio ed i due sono uno. A questa maniera, anche, essendo Spirito da Spirito e Dio da Dio, egli è secondo nella maniera dell'esistenza, nella posizione, non nella natura. Nel seno di una vergine, come era stato predetto, si fece carne ".( Apologeticum, XXI, II.)

In un altro passo Tertulliano scrive: " . la Chiesa è propriamente ed essenzialmente quello stesso Spirito nel quale è la trinità di un'unica Divinità, Padre, Figlio e Spirito santo. E' Lui che forma il legame di quella Chiesa che il Signore fondò sulle tre Persone ".( De Pudicitia, XXI, 16. Per le citazioni vedi "Guido BOSIO", Iniziazione ai PadrC, S,EI, Torino, 1963, voi. I, pp. 309-377.)

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Poi dissero: «Venite, costruiamoci una città e una TORRE, la cui cima tocchi il cielo e facciamoci un NOME...Gen 11,4
 
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