Dall’Exameron di S.Ambrogio
19. Ma se ti chiedi chi sia lo splendore di Dio, il Figlio e l'immagine di Dio invisibile ". Orbene, quale è Dìo, tale è la sua immagine. Se Dio e invisibile, anche l'immagine è invisibile; egli è infatti lo splendore della gloria paterna e l'immagine della sua sostanza. " In principio", dice Mosè, "Dio creò il cielo e la terra ".
Dunque il mondo fu creato, e cominciò a esistere mentre prima non c'era; invece il Verbo di Dìo era in principio, ed era da sempre. Ma anche gli Angeli, le Dominazioni e le Potestà, sebbene da un certo momento abbiano avuto principio, tuttavia già c'erano quando fu creato questo mondo. " Infatti, Troni, Dominazioni, Principati e Potestà, tutte le cose ", dice, " sono state create mediante lui e per lui " . Che cosa vuoi dire: " create per lui? " Che egli è l'erede del Padre, perché l'eredità è passata dal Padre a lui, come il Padre dice: " Domandamelo; ti darò i popoli in eredità ". Però questa eredità è passata dal Padre al Figlio, e dal Figlio ritorna al Padre. Egregiamente pertanto l'Apostolo ha affermato in questo passo che il Figlio è l'autore di tutte le cose, e che tutte le tiene in vita con la sua maestà; nella lettera ai Romani, poi, ha detto del Padre : " Poiché da lui, mediante lui, e per lui sono tutte le cose " . " Da lui )>, dice il principio e l'origine dell'esistenza dell'universo, cioè per opera della sua volontà, perché vi è un solo Dio Padre da cui tutto proviene; e ha creato come prendendo dal suo, perché ha creato traendo le cose donde ha voluto — " mediante lui )>, dice la loro continuazione; " per lui ", dice la loro finale destinazione.
[Modificato da Credente 04/09/2013 19:15]