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Giov. 21,15-17 " Pasci le mie pecorelline"

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2013 16:56
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01/09/2013 16:55
 
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DISCORSO 146

di S.Agostino

DALLE PAROLE DEL VANGELO DI GIOVANNI (21, 15-17):
" SIMONE DI GIOVANNI, MI AMI TU? "

 

L'ufficio del pastore e delle pecore. La nostra eredità, Dio stesso.

1. Dalla lettura odierna la Carità vostra ha notato che cosa sia stato detto a Pietro dal Signore col domandargli: Mi ami? A lui quello rispondeva: Signore, tu sai che ti amo.Questo una seconda, questo una terza volta; ed alle singole frasi di quello che dava la risposta, il Signore diceva: Pasci i miei agnelli. Cristo, che pasceva anche Pietro, raccomandava a Pietro di pascere i suoi agnelli. Pietro infatti che prova poteva dare al Signore soprattutto ora che aveva immortale il corpo ed era sul punto di salire al cielo? Quasi a dirgli: Mi ami? Dimostra in questo che mi ami: Pasci le mie pecore (Gv 21, 15-17.)Perciò, fratelli, ascoltate con docilità che siete le pecore di Cristo, perché anche noi ascoltiamo con timore: Pasci le mie pecore.Se noi guidiamo al pascolo e abbiamo timore per le pecore, le pecore stesse come devono temere per sé? Perciò a noi deve spettare la cura, a voi l'obbedienza; a noi la vigilanza pastorale, a voi l'umiltà del gregge. Quantunque anche noi, che ci troviamo a parlare da un luogo più alto sotto i vostri occhi, ci troviamo, con il timore, sotto i vostri piedi, dopo che sappiamo che rischio comporti rendere ragione di questa sede quasi eccelsa. Quindi, carissimi, germogli cattolici, membra di Cristo, considerate quale eredità vi sia promessa. Non tale qual è sulla terra da non poter essere posseduta dai figli se non dopo la morte dei loro genitori. Nessuno infatti sulla terra possiede l'eredità del padre se questi non è morto. Noi, vivendo il nostro Padre, avremo ciò che donerà, perché il Padre nostro non potrà morire. Aggiungo di più, dico di più, e dico il vero: egli stesso, il Padre, sarà la nostra eredità.

Prescrive ai neo-battezzati di guardarsi dai cattivi Cristiani e dagli scismatici.

2. Vivete come si conviene, soprattutto voi, i biancovestiti di Cristo, novelli battezzati, appena rigenerati, così come vi ho ammonito in precedenza, ed ora ripeto e dichiaro la mia preoccupazione, perché la presente lettura dal Vangelo ha dato posto in me ad un timore più grande; badate a voi stessi, non imitate i cattivi CristianiNon dite: Lo farò perché molti credenti lo fanno. Questo non è un disporsi a giustificare l'anima, ma un procurarsi compagni per l'inferno. Crescete in questa aia del Signore; in essa troverete i buoni, di cui anche voi potete essere contenti se anche da parte vostra sarete stati buoni. Non siete infatti il nostro guadagno? Eretici e scismatici si sono formati delle proprietà dai furti perpetrati al Signore ed hanno voluto pascere con i greggi di Cristo, ma i loro contro Cisto. Apertamente hanno imposto in nome di lui proprio alle loro refurtive, come per difendere le loro prede per mezzo del nome di colui che è potente. Che fa Cristo quando si convertono dei tali che fuori della Chiesa hanno ricevuto il nome del suo Battesimo? Scaccia l'usurpatore, non cambia il nome ed entra in possesso della casa; infatti vi ha trovato il proprio nome. Che bisogno c'è che cambi il nome dato che è il suo? Badano forse a ciò che disse il Signore a Pietro: Pasci i miei agnelli,pasci le mie pecore (Gv 21, 17.)O che gli ha detto: Pasci i tuoi agnelli, o: Pasci le tue pecore? Ma, una volta esclusi, che ha detto alla Chiesa nel Cantico dei Cantici? Rivolgendosi alla sposa, lo sposo dice: Se non avrai riconosciuto te stessa, o bellissima tra le donne, esci tu (Ct 1, 7.)Quasi a dire: Non sono io a farti uscire,esci tu, se non avrai riconosciuto te stessa, o bellissima tra le donne, se non avrai riconosciuto te nello specchio della divina Scrittura, se, o bellissima donna, non avrai fatto attenzione allo specchio che non t'inganna con falso splendore; se non avrai riconosciuto che cosa di te è stato detto: Su tutta la terra la tua gloria (Sal 46, 12.); che di te è stato detto: Ti darò in possesso le genti e in dominio i confini della terra (Sal 2, 8.)ed altre innumerevoli testimonianze che raccomandano la Chiesa cattolicaIn conseguenza, se non avrai riconosciuto, non hai parte, non puoi fare di te l'erede. Perciò: Esci tu sulle orme dei greggi, non nella società del gregge: e pasci i tuoi capretti (Ct 1, 7.), non come è stato detto a Pietro: Le mie pecore. A Pietro fu detto: Le mie pecore; agli scismatici è detto: I tuoi capretti. Qui le pecore, là i caprettiqui le mie, là i tuoiRipensate alla destra e alla sinistra del nostro giudice; richiamate alla memoria dove staranno i capretti e dove le pecore (Mt 25, 33.), e vi si mostrerà evidente dov'è la destra, dove la sinistra, la candida e la scura, la luminosa e la tenebrosa, la bella e la deforme, quella che riceverà il regno e quella che incorrerà nella pena eterna.Amen!

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