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Galati cap.1-2 Paolo consulta Pietro, per non correre invano

Ultimo Aggiornamento: 01/09/2013 12:18
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01/09/2013 12:09
 
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dal commentario evangelico della "laparola.net"

ed esposi loro l'evangelo che io predico fra i Gentili, in privato poi l'esposi ai più ragguardevoli onde io non corressi o non avessi corso invano;

…Luca accenna ad un'adunanza "degli apostoli e degli anziani" Atti 15:6 che forse precedette l'adunanza più generale e decisiva della "moltitudine" dei fratelli. Era ad ogni modo naturale che i capi, prima di giungere a una decisione, esaminassero tra loro più a lungo la questione e cercassero il miglior modo di mantener l'unione senza sacrificare i diritti della verità. Quello infatti che preoccupa Paolo nelle conferenze di Gerusalemme è il pericolo di veder compromessa tutta l'opera sua missionaria tra i Gentili. Il correre è immagine tolta dalle gare atletiche dei Greci e designa l'attività strenua e costante spiegata dall'apostolo. Egli non dubita per nulla della verità del Vangelo da lui predicato; ma qualora i giudaizzanti seguitassero a valersi dell'autorità degli apostoli e della chiesa di Gerusalemme per combatterlo, le chiese da lui fondate sulla base della libertà cristiana correrebbero pericolo di sfasciarsi miseramente. Se in materia tanto essenziale quale è quella delle condizioni della salvezza, fossero stati discordi fra loro gli apostoli, chi avrebbe potuto conoscere con certezza la mente di Cristo? E come si sarebbe mantenuta salda la fede nei neofiti così da resistere agli assalti degli avversari ed alle persecuzioni? Se si fosse deciso che i pagani dovevano, in certo modo, passare per il giudaismo per diventar cristiani, Paolo potea facilmente prevedere che ciò getterebbe lo scompiglio nelle chiese già fondate in paese pagano, taglierebbe i nervi alla sua predicazione e arresterebbe i trionfi del Vangelo.

 

Anche dal commento evangelico sopra riportato emerge che Paolo, aveva la preoccupazione che il suo messaggio venisse conosciuto e approvato dagli apostoli, e in particolare da alcuni di essi, per non far naufragare il suo apostolato. Quanto più tale preoccupazione non dovrebbe essere  presente ancora oggi.

Paolo infatti era convinto della verità del suo messaggio ricevuto per rivelazione divina, eppure si rende conto che deve confrontarlo oggettivamente con gli apostoli stabiliti da Cristo stesso, i quali riscuotevano la fiducia incondizionata delle comunità cristiane.

 

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