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PERCHE' CREDERE

Ultimo Aggiornamento: 18/07/2013 11:46
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18/07/2013 11:43
 
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La fondazione della Chiesa



"Infatti, dalla discesa del Verbo Incarnato verso di noi, tutte le Chiese cristiane sparse in ogni luogo hanno ritenuto e ritengono la grande Chiesa che è qui [a Roma] come unica base e fondamento perché, secondo le promesse del Salvatore, le porte degli inferi non hanno mai prevalso su di essa". (SAN MASSIMO IL CONFESSORE, Opuscola theologica et polemica)



l. Se le argomentazioni che abbiamo fin qui esposto hanno un qualche fondamento, non ci pare possibile negare ragionevolmente che Dio esiste e che i Vangeli sono documenti storici attendibili e perciò cre­dibili. Soltanto motivi personali, pregiudizi, ostinazione, ignoranza, rifiuto di ragionare e di porsi domande su Dio e sui motivi di credibilità del Cristianesimo possono giustificare chi sceglie la via dell'ateismo.



2. Ma il cattolico, nella sua opera di evangelizzazione, non si accontenta di combattere l'ateismo. Egli sa che nell'epoca post-moderna sono molti quelli si dicono credenti, molti quelli che abbandonano posi­zioni scettiche e agnostiche per avvicinarsi a qualche forma di religione.



3. Il cattolico sa, per grazia di Dio, per la Sacra Scrittura e per l'insegnamento della Chiesa, che esiste un solo Dio, Padre, Figlio e Spirito Santo e che soltanto la Chiesa cattolica ha tutte le carte in regola per trasmettere ed insegnare ciò che Dio vuole da noi uomini e quale sia la vera strada per ottenere la vita eterna. Ma sa che molti, disposti ad ammettere che Dio esiste, non sono altrettanto propensi a credere nella Chiesa cattolica, ad accettare la sua dottrina, a ricono­scere il suo ruolo. Ecco perché dobbiamo esporre i motivi di credibilità del Cattolicesimo.



4. Queste pagine sono dedicate ai Cristiani. Questo termine fu coniato e adoperato per la prima volta venti secoli fa, ad Antiochia, in Siria. Esso stava ad indicare i seguaci di Gesù di Nazareth, detto il Cristo. Salvo rare eccezioni (i Testimoni di Geova), i Cristiani sono coloro che credono che Gesù Cristo sia Dio, la seconda persona della Santissima Trinità.



5. Eppure, questa fede comune nella divinità di Gesù Cristo non è sufficiente a far sì che coloro che la professano siano anche membri di un'unica Chiesa. I Cristiani appartengono a numerose denominazioni religiose, unite dalla Fede nella divinità del Figlio di Dio ma divise per altre profonde ragioni.



6. Vi sono Cristiani cattolici, ortodossi, anglicani, luterani, evange­lici, battisti e protestanti di varie ed innumerevoli denominazioni, armeni, copti, valdesi, avventisti, etc.



7. Sorge spontanea una domanda, alla quale il cattolico deve saper rispondere: è possibile identificare, sulla base dell'analisi della documen­tazione storica, quale sia la vera Chiesa fondata da Gesù Cristo? E, a monte di questa domanda, eccone un'altra: Gesù ha veramente fondato una Chiesa?



8. Per rispondere a questi interrogativi, la nostra ricerca si muoverà in una direzione ben precisa:

- in primo luogo, dobbiamo accertare se Gesù ha voluto fondare una Chiesa;

- in caso di risposta affermativa, dobbiamo identificare almeno alcuni caratteri di questa Chiesa;

- infine, interrogheremo quelle Chiese che pretendono di essere state istituite da Cristo affinché mostrino di possedere questi caratteri.



9. Soltanto quella Chiesa che supererà i nostri esami, potrà ragio­nevolmente essere ritenuta con tutte le carte in regola per dichiararsi la vera Chiesa fondata da Cristo.



10. La nostra sarà soltanto una ricerca storica. Non entreremo nel mondo della teologia e neppure in quello dell'esegesi del testo evangelico. Con ciò limiteremo il nostro campo d'azione, eviteremo di riflettere sulla straordinaria bellezza di un dono così grande come quello della Chiesa, assolutamente necessaria per la nostra salvezza.



11. Ma la storia, l'esame delle testimonianze e dei documenti sto­rici, è terreno accessibile a tutti, è il luogo dove certe affermazioni e certe rivendicazioni possono trovare conferma o, al contrario, essere smentite. Chi ritiene la propria Chiesa essere la sola fondata da Gesù Cri­sto avrà probabilmente ragioni teologiche ed esegetiche da vendere. Ma se le sue opinioni non trovano un riscontro nella storia, la loro credibilità è irrimediabilmente minata.



12. Con questo limite dichiarato, iniziamo la nostra indagine per scoprire quale sia la vera Chiesa fondata da Gesù Cristo.



Gesù Cristo ha veramente fondato una Chiesa



13. È convinzione comune di tutte le denominazioni cristiane che Gesù Cristo abbia fondato una Chiesa. Esse divergono al momento di definire i caratteri di questa Chiesa, non concordano se debba trattarsi di una realtà visibile o di una istituzione solo spirituale, se debba essere strutturata gerarchicamente o meno, ma che Cristo abbia fondato una Chiesa sembra un dato pacificamente accolto.



14. La ragione di questo accordo la troviamo nei Vangeli. Matteo ci racconta il momento in cui Cristo rivelò l'intenzione di fondare la sua Chiesa: "Essendo giunto Gesù nella regione di Cesarea di Filippo, chiese ai suoi discepoli: La gente chi dice che sia il Figlio dell'uomo? Risposero: Alcuni Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei pro­feti. Disse loro: Voi chi dite che io sia? Rispose Simon Pietro: Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente. E Gesù: Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli. E io ti dico: Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa" (Mt 16, 13-18).



15. Questo brano evangelico mostra chiaramente l'intenzione di Gesù di fondare una Chiesa: "edificherò la mia Chiesa".



16. Notiamo subito che vengono elencati due caratteri che Cristo volle attribuire alla sua Chiesa. Grazie ad essi, ci è possibile identificarla tra le tante oggi esistenti.



17. Il primo: Cristo paragona la sua Chiesa ad un edificio e lo vuole fondato su Pietro. Le sue intenzioni sono espresse chiaramente: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la vaia Chiesa". Ne consegue che quella Chiesa che avanzi la pretesa di essere la sola fondata da Cristo dovrà necessariamente avere un fondamento nella persona di Simon Pie­tro. Altrimenti, Cristo si è sbagliato, il che per i Cristiani è semplice­mente impensabile.



18. Il secondo: la Chiesa di Cristo non poteva essere soggetta alla morte. Infatti, l'espressione ebraica "le porte degli inferi non prevarranno contro di essa" sta ad indicare che la potenza della morte non avrebbe avuto alcun potere contro la Chiesa. Ne consegue che la Chiesa fondata da Gesù deve necessariamente esistere anche ai nostri giorni.



19. Questo secondo carattere ci costringe ad escludere dalla nostra indagine tutte le "chiese" sorte in passato e delle quali oggi non si ha più notizia, perché non esistono più. Per queste denominazioni, la promessa "le porte degli inferi non prevarranno" non si è realizzata, non è stata mantenuta. Ne consegue che delle due l'una: o Cristo si è sbagliato (ma allora non può essere Dio), oppure esse non erano Chiese da lui fondate (e questo è più probabile).



20. La nostra ricerca della vera Chiesa dovrà quindi limitare il pro­prio campo d'azione alle Chiese oggi esistenti. Che, tuttavia, dovranno necessariamente dimostrare - e qui lo possono fare solo sulla base di dati e documenti storici - di essere nate in età apostolica e di essersi conser­vate fino ad oggi.



Quale Chiesa ha duemila anni d'età?



21. Il cattolico che si trovi a discutere con Cristiani di altre deno­minazioni ha dalla sua un argomento semplice ed invincibile. Questo argomento gli è offerto dalla storia.



22. Egli deve invitare i membri delle denominazioni cristiane ad innestare la retromarcia della storia delle loro chiese. In altri termini: queste ultime devono dichiarare - documentandolo storicamente - quali sono le loro origini, il luogo e la data della loro nascita. Si potrà dar cre­dito soltanto a quella - o quelle - denominazioni in grado di provare le proprie origini apostoliche.



23. È evidente che anche il cattolico deve offrire prove dell'origine apostolica della Chiesa cui appartiene. Lo farà - vedremo - senza alcun timore o preoccupazione, supportato da una abbondantissima documen­tazione.



24. Ora, se chiediamo alla storia di indicarci la data di nascita della chiesa anglicana essa ci risponderà con estrema precisione: anno 1534, ben quindici secoli dopo la morte di Gesù Cristo.



25. In quell'anno, il Re d'Inghileterra Enrico VIII, volendo rom­pere il suo matrimonio con Caterina d'Aragona (che farà poi assassinare) per sposare Anna Bolena, e non avendo ottenuto il beneplacito del Pon­tefice Clemente VII, fa approvare dal Parlamento inglese l'Atto di Supre­mazia che porta alla nascita della chiesa anglicana.



26. Una chiesa nuova, con un nuovo capo: il sovrano d'Inghil­terra. Da quasi cinque secoli, milioni di sudditi inglesi si dichiarano fedeli di una chiesa il cui capo è pur sempre un uomo politico, un Re o una Regina, e i cui decreti devono ottenere il placet del Parlamento e del sovrano per avere valore.



27. Come promesso, le nostre osservazioni non saranno di carat­tere teologico o esegetico. In queste materie, gli anglicani avranno consi­derato dei motivi a sostegno delle loro convinzioni. Ma dal punto di vista storico risulta evidente un dato: la chiesa anglicana non può vantare una data di nascita che risalga ai tempi di Gesù Cristo. Non è stata fon­data da Gesù Cristo.



28. In altri termini: prima del XVI secolo non è possibile dimo­strare storicamente l'esistenza di un anglicano ovunque lo si cerchi. Sem­plicemente non esistevano. Prima del XVI secolo, gli antenati degli Anglicani erano in comunione con la Chiesa cattolica e da questa sono usciti perché il Re d'Inghileterra s'era stancato di sua moglie e ne voleva un'altra.



29. Se chiediamo alla storia di indicarci la data di nascita delle con­fessioni religiose che si richiamano al Protestantesimo, a cominciare da quella luterana, la storia ci indicherà una data: o il 1519, quando un monaco agostiniano, quindi un Cattolico, di nome Martin Lutero rifiuta di riconoscere l'autorità del Sommo Pontefice, come peraltro aveva fatto fino ad allora; oppure l'anno 1520, quando Lutero brucia in pubblico la bolla con la quale Papa Leone X lo aveva scomunicato.



30. Proprio in questi e negli anni appena successivi, Lutero si inventa una nuova chiesa, mai esistita fino ad allora. Da quella, e fino ad oggi, prolificheranno altre migliaia di denominazioni religiose, tutte appartenenti alla grande famiglia della Riforma protestante.



31. Luterani, calvinisti, zwingliani, battisti, avventisti, metodisti, episcopaliani, evangelici, per citare le denominazioni più note: tutti avranno certamente spiegazioni teologiche e interpretazioni di versetti biblici per "giustificare" l'esistenza della loro confessione religiosa. Non entriamo, come si è detto, in questioni siffatte. Come non spendiamo una sola parola sulla buona fede di quanti appartengono a queste "chiese". Non abbiamo alcun strumento per esprimere un giudizio.



32. Ma la storia, quella sì che può darci elementi per giudicare. E il cattolico sa che cosa domandare alla storia: quale tra le decine di migliaia di confessioni protestantiche può dimostrare - documenti alla mano - le sue origini apostoliche? Quale di esse può vantare una esistenza bimille­naria per rivendicare in Gesù Cristo il suo fondatore?



33. La risposta è semplice: nessuna. Nessuna chiesa protestante è stata fondata da Gesù Cristo. Prima di Martin Lutero (1483-1546) non si trovava un Protestante a cercarlo con il lanternino anche negli angolini più nascosti dell'intero pianeta. Avranno, i Protestanti, meriti indiscuti­bili. Saranno, i fondatori delle loro chiese, persone degnissime di rispetto: tutto questo non lo vogliamo discutere, anche se non ci man­cano argomenti per avere più di un dubbio.



34. Ma un dato è certo: nessuno di loro può dimostrare storica­mente che Gesù Cristo ha fondato la sua chiesa. Ci sia indicato, per esempio, dove trovare un protestante nel III, nel IV, nel V secolo. Non ve n'erano. E nei secoli successivi? Neanche uno, fino a Lutero.



35. Nessuna confessione nata dalla Riforma ha duemila anni di vita. La promessa di Gesù, fatta alla sua vera Chiesa: "le porte degli infèri non prevarranno contro di essa" non era rivolta ad alcuna delle chiese protestanti.



36. Più antica di qualche secolo, troviamo la confessione valdese. I Valdesi sono un piccolo numero di Cristiani, presenti soprattutto in Italia. Il nome tradisce la loro origine: Pietro Valdo (ca 1140 - ca 1217), un mercante di Lione, che nell'anno 1174 decide di donare tutti i suoi beni ai poveri e di mettersi a predicare il Vangelo.



37. Se è lontano dalle nostre intenzioni ogni giudizio sulla buona fede di chi si professa valdese, non possiamo passare sotto silenzio il dato che ci fornisce la storia: prima del XII secolo, nessuno si professava val­dese, dunque questa "chiesa" non esisteva. È nata con Valdo.



38. Con Pietro Valdo, dice la storia, dunque non con Gesù Cristo, constatiamo noi. Tra il momento in cui Gesù promette di istituire la sua Chiesa (Matteo, cap. XVI) e la nascita del valdismo passano più di dodici secoli. Quelle parole "le porte degli inferi non prevarranno contro di essa", ormai a noi familiari, non erano, evidentemente, rivolte alla chiesa valdese.



39. Le Chiese che si denominano "ortodosse" meritano, dal punto di vista storico, considerazioni del tutto diverse da quelle finora svolte.



40. Esse vantano un'origine comune alla Chiesa Cattolica, origine che - a differenza di quanto han fatto i Protestanti - non hanno mai rin­negato. Dalla Chiesa Cattolica esse si separano nell'anno 1054, ma fino a quel momento, pur tra tensioni e scismi rientrati, le Chiese ortodosse e quella Cattolica costituivano una sola realtà, una sola Chiesa.



41. Con la Chiesa Cattolica esse condividono i dettami dei primi 7 Concili ecumenici, la gran parte della dottrina e del contenuto della Fede, ma soprattutto i primi undici secoli di vita. Poi la dolorosa scis­sione di metà XI secolo, non più rimediata, con reciproche scomuniche e accuse vicendevoli di aver abbandonato la vera Chiesa.



42. A differenza di protestanti, anglicani e valdesi, gli ortodossi possono dimostrare che l'origine delle loro chiese, grazie alla comune storia con i cattolici, risale ai tempi di Gesù Cristo.



43. Quanto alla Chiesa Cattolica, quella alla quale apparteniamo, essa non ha alcuna difficoltà a dichiarare, dimostrandola, la sua età: due­inila anni.



44. Se l'attuale Pontefice, Capo visibile della Chiesa Cattolica, innesta la retromarcia nella storia della sua Chiesa, incontrerà 263 Ponte­fici che lo hanno preceduto, il primo dei quali, Simon Pietro fu non solo il primo Vescovo di Roma, ma colui che doveva costituire il fondamento della vera Chiesa di Gesù Cristo.



45. Grazie alla ininterrotta successione sulla cattedra che fu di Pie­tro, del Principe degli Apostoli, del primo Vescovo di Roma, successione che può facilmente essere documentata, la Chiesa Cattolica vanta origini apostoliche.



46. La storia ha emanato il suo verdetto. Alla nostra domanda riguardo quale delle Chiese oggi esistenti può dimostrare - documenti storici alla mano - di avere una carta d'identità nella quale la data di nascita risale ai tempi di Gesù Cristo, la storia risponde: la Chiesa Catto­lica e le Chiese ortodosse.



47. Certo, questa risposta non soddisfa del tutto la nostra inda­gine. Il Vangelo narra che Gesù Cristo ha fondato una sola Chiesa, invece quelle che vantano origini apostoliche sono di più. Tuttavia, un risultato è stato ottenuto: la nostra ricerca deve proseguire, ma può leci­tamente restringere il suo campo d'azione alla Chiesa Cattolica e alle Ortodosse. Solo tra queste si "nasconde" la vera Chiesa voluta da Gesù.



48. Per scoprirla, per identificarla, dobbiamo porre attenzione all'altro carattere che deve necessariamente possedere la vera Chiesa: essere "edificata" su Pietro: "Tu sei Pietro, e su di te edificherò la mia Chiesa". Qui trova origine quello che "tecnicamente" gli studiosi di cose sacre chiamano "Il Primato di Pietro".



49. Quella, tra la Chiesa Cattolica e quelle ortodosse, che avrà conservato intatto questo "fondamento" voluto dal Signore, che avrà conservato inalterato questo "Primato" potrà vantarsi d'essere la sola Chiesa fondata da Cristo.



50. Prima di proseguire e giungere alla definitiva risposta, dob­biamo esaminare brevemente che cosa si intende per "Primato di Pie­tro".

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