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CORSO BIBLICO SULLE LETTERE DI S.PAOLO

Ultimo Aggiornamento: 19/11/2012 19:28
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18/11/2012 21:30
 
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BREVE INTRODUZIONE

ALLA LETTERA AI ROMANI

 

E' certo la lettera più studiata di Paolo, anche perché essa è stata alla base di importanti

svolte storiche.

Rossano riporta la testimonianza dì Greeck Faigan, un autore americano, che riguardo alla lettera ai Romani così si esprime:

 

"L'influsso della lettera ai Romani è stato niente meno che trasformatore del mondo. la conversione di Agostino avvenne quando egli prese tra le mani Il Volume degli Apostoli 1e lesse Rm. 13, 13-14. 2 L' improvvisa illuminazione di Lutero avvenne mentre leggeva la lettera ai Romani nella cella del suo monastero. L'esperienza decisiva di John Wesley 3 avvenne ascoltando la lettura della prefazione di Lutero al suo commento alla lettera ai Romani. La teologia del XX secolo è stata influenzata dallo sforzo di Karl Barth di vedere la vita moderna nell'ottica della concezione paolina della fede e del suo primo libro sulla lettera ai Romani".

 

Faíngan conclude asserendo che "certamente questa sola lettera di Paolo è stata una lettera fatale nella storia del cristianesimo".

 

Agli influssi già sottolineati da Faingan, Rossano aggiunge che il Concilio Vaticano II cita ben 118 volte la lettera ai Romani, superata di poco dal solo vangelo dì Matteo e di Giovanni, ciascuno dei quali però - quanto ad ampiezza - è quasi il doppio della lettera ai Romani.

Questi brevi cenni penso che bastino per indicare la profondità teologica e dottrinale presente nella lettera ai Romani.

 

 

1 Si noti che al tempo dì Agostino il Volume degli Apostoli comprendeva tutte le lettere di Paolo-

2 Il capitolo 13 è uno dei due capitoli (12-13) riguardanti la parte parenetica (o morale). Agostino si vide rimproverare la

propria vita e comprese che per seguire il Vangelo di Cristo avrebbe dovuto cambiare radicalmente la propria vita.

3 John Wesley (1703-1791) fondatore del Metodismo.

 

 

l. Importanza della lettera

 

Dal punto di vista esegetìco

Presenta molti problemi di interpretazione, tra cui il significato preciso di:

- Storia della salvezza,

- giustificazione,

- Legge,

- peccato.

In positivo, presenta un pensiero molto denso e profondo.

 

Dal punto di vista dottrinale

Basti pensare al problema della fede, della giustificazione, della salvezza, della Storia della salvezza, della Legge, del peccato, della morte per non parlare della complessità della tematica riguardante Israele.

 

Dal punto di vista storico

Venne ampiamente commentata nei primi secoli della Chiesa (il che indica l'importanza che le antiche comunità annettevano a questa lettera).

La lettera e la sua interpretazione fu uno dei motivi di divisione tra cattolici e protestanti.

 

Dal punto di vista ecumenico

La TOB (traduzione ecumenica della Bibbia) è stata fatta con l'apporto di numerosi esegeti sia cattolici che protestanti. A questo proposito, è molto significativo che il primo testo affrontato sia stato proprio quello della lettera ai Romani, divenuto così il simbolo della via verso l'unificazione tra cattolici e protestanti. La lettera ai Romani è un simbolo ecumenico.

 

 

 

 

2. i maggiori commenti alla lettera

 

Origene

 

·Ambrosiastro

 

·S. Tommaso

Il commento di S. Tommaso costituisce un testo di rilievo (non dimentichiamo che S. Tommaso faceva scuola di esegesi). La Summa è una sintesi dei pensiero di S. Tommaso fatto in maniera sistematica. Qualcuno giunge ad affermare che i commenti di S. Tommaso, specialmente sulle lettere di S. Paolo, siano ancora più preziosi della Summa. Forse è un'esagerazione. Tuttavia rivela quanto essi abbiano influito nell'elaborazione dei pensiero di questo grandissimo teologo.

 

Huby - Lyonnet

 

0. Kuss

 

Káseman

 

 

3. Tempo e luogo di composizione

 

S. Paolo è giunto a Corinto nel suo 30 viaggio e sta per ritornare ad Antiochia. Da qui

andrà a Gerusalemme (dove sarà imprigionato) e da lì verrà condotto a Cesarea. A Cesarea si fermerà 2 anni (58-60), dopodiché andrà a Roma.

Ciò indica non solo il tempo di composizione, ma anche lo scopo. S. Paolo ha voluto offrire un sintesi del suo annuncio cristiano: si potrebbe dire che tutta l'esperienza di Paolo fino al momento in cui scrive la lettera sia raccolta in questo scritto.

 

 

Quando ha scritto la lettera ?

 

Molto probabilmente alla fine dei terzo viaggio missionario (fine 57 - inizio 58), forse a Corinto, prima di partire per Antiochia. Una lettera di questo tenore esigeva infatti calma ed un luogo stabile per poter riflettere e scrivere il proprio pensiero. Sembrerebbe pertanto da escludersi il viaggio.

 

 

 

 

 

 

4. Lo scopo

 

- S. Paolo si vuole presentare alla comunità di Roma: egli vuole andare a Roma e presentarsi con questa lettera. Questo però non sembra essere lo scopo principale.

 

- Un altro scopo potrebbe essere quello di voler incrementare la fede dei Romani riflettendo sulla comunità di Roma. A lui sono pervenute notizie circa la comunità di Roma, tant'è vero che egli si rivolge a persone della comunità da lui conosciute in Oriente.

 

- Forse c'è anche uno scopo polemico, tanto che quasi si potrebbe fare un parallelo con la lettera ai Gálati. La lettera ai Galati ha di fronte i giudaizzanti che non perdono occasione per seminare zizzania in tutta la comunità. La lettera ai Romani non ha uno scopo polemico come la lettera ai Galati, anche se non sembra esserne completamente avulsa.

 

- Lo scopo principale è certamente quello di formulare una sintesi dei suo annuncio cristiano. La lettera risulta un consuntivo dei cammino fatto in vista di un nuovo rilancio.

 

5. Autenticità della lettera

 

Si può dire che la paternità paolina della lettera, presa in blocco, non fa problema. Essendo il punto di riferimento dei protestantesimo, nessun esegeta di area protestante ne ha messo mai in dubbio l'autenticità.

Il ripudio in blocco dei c. 15-16 sostenuto da qualche esegeta non sembra giustificato.

 

 

 

 

 

 

 

6. Struttura della lettera

 

La lettera ai Romani è da tutti divisa in due parti:

-cap. 1 - 11 parte dogmatica

- cap. 12 - 14a parte morale

La parte più importante è la prima.

 

Analizziamo ora in modo più dettagliato tutta la lettera:

 

· Prologo : 1,1-15

Qui Paolo si presenta in modo più ampio rispetto alle altre lettere, perché si rivolge ad una comunità non fondata da lui.

E' dunque necessario che egli si presenti a questa comunità, che egli conosce solo tramite terzi.

Paolo si presenta come l'apostolo delle Chiese che egli ha fondato.

 

· Parte dottrinale : capitoli 1 - 11

 

Tema: il Vangelo è potenza di Dio per la salvezza, prima dei Giudei, poi dei Greci. Il tema della lettera è quindi: Vangelo potenza di DIO.

Divisione: c. 1 - 4 giustizia dì Dio 1/ giustificazione dell'uomo

c. 5 - 11 amore di Dio/ salvezza dell'uomo

 

 

o Parte morale + epilogo capitoli 12 - 16

Dìvisione: cap. 12 - 14a doverì dei cristiano

cap. 14b - 16 progetti - ammonimenti - dossologia

 

7. Parte dottrinale (1,16 - 11,36)

 

Tema complessivo: 1,16

Dio salva l'uomo

mediante il Vangelo e Cristo

attraverso la fede.

Il Vangelo è potenza (salvezza) di Dio per i credenti: i Giudei prima e i Greci dopo.

 

NOTA:

Ognuna delle sezioni seguenti presenta uno sviluppo proprio dei tema principale.

I 2 sottotemi corrispondono pertanto allo sviluppo dei tema complessivo in ciascuna delle due singole sezioni.

 

 

Prima sezione: 1,17 - 4,25 (il cristiano è giustificato)

 

losottotema:1l Vangelo è forza di Dio che porta alla giustificazione.

La giustizia salvifica di Dio è fonte di giustificazione per ogni credente.

 

Abbozzo dei l° sottotema: 1,17

Dio è giustizia salvifica

quindi

giustizia che salva chi crede.

 

Sviluppo del 1° sottotema: avviene attraverso 2 momenti antitetici e uno probativo.

 

> 1,18 - 3,20 (ripresa dei tema in senso negativo)

Si prova che Dio salva giustificando, affermando il contrario: Dio dell'ira rovina chi non crede e Rovina prima i pagani e poi gli ebrei.

Tutti gli uomini sono soggetti a questo impero dell'ira perché tutti hanno peccato.

 

> 3,21 - 31 (ripresa dei tema in senso positivo)

Il tema viene poi ripreso in mani era positiva: la giustizia di Dio che porta alla giustificazione è colta in positivo, per cui si sottolinea che chi crede è portato alla giustificazione.

 

> 4,1 - 25 (prova biblica)

Tutto quanto è detto sopra ha come dimostrazione la fede di Abramo.

 

Seconda sezione: 5,1 - 11,36 (il cristiano è salvato)

 

2° sottotema: 5, 1 - 1l

Dio non solo ha giustificato, ma è il Dio della salvezza totale; è il Dio che porta l'uomo, attraverso la fede, alla salvezza totale in virtù dei suo amore. [Con salvezza totale va intesa la Storia della salvezza fino alla salvezza escatologica.]

Mentre nella prima sezione si diceva che il cristiano è giustificato, ora si aggiunge che il cristiano è salvato. Ciò è affermato in modo esplicito là dove si dice che Dio salva anche colui che è peccatore (" ... quando eravamo peccatori...") : tanto più salva ora che siamo giustificati.

 

Svíluppo del 2° sottotema: avviene attraverso due momenti antitetici e uno

probativo.

 

> 5,12-7,25 (ripresa del 2* sottot. in senso negativo) Dio ci libera da: - peccato (cap. 5)

- morte (cap. 6)

-legge (cap.7)

Questi sono i tre punti su cui Paolo si ferma abbondantemente.

Dal peccato: Paolo afferma che Dio ci libera dal

peccato. Questa affermazione abbraccia tutta l'umanità fino ad Adamo.

A questo passo si rifà anche il Concilio di Trento per affermare la dottrina dei peccato originale (sia originante che originato).

Dalla morte: questo è il punto in cui Paolo parla dei

Battesimo.

Dalla Legge: la Legge è occasione (non causa) del peccato.

 

> 8, 1-39 (ripresa dei 2° sottot. tema in senso positivo) Qui si parla della legge dello Spirito: la salvezza avviene mediante la legge dello Spirito.

Paolo mostra i diversi passaggi attraverso i quali questa nuova legge dello Spirito conduce alla vita eterna.

 

> 9 - 11 (obiezione e prova biblica)

Qui nasce un'obiezione che è al tempo stesso una prova biblica.

Obiezione: perché la promessa di Dio di essere fedele alla storia della salvezza dell'antico popolo di Israele sembra non realizzarsi ?

Qui Paolo si interroga sul grosso mistero degli Ebrei: come si può dire che Dio è stato fedele se gli Ebrei4 non sono salvi ?

Questo interrogativo è suscitato in Paolo dalla sua stessa esperienza: anzitutto egli rivolgeva il suo annuncio agli Ebrei con il risultato di essere cacciato dalle sinagoghe e perseguitato. Egli allora si rivolgeva ai Gentili. Tuttavia non può dimenticare la sua esperienza e la sua origine.

 

 

4 Con Ebrei qui si intende il popolo ebraico storico dei tempo di Paolo.

 

Prova biblica: questi- capitoli provano che l'amore di Dio non si smentisce. Ciò vuoi dire che ci sarà una soluzione anche per il mistero ebraico.

Paolo giunge a far diventare l'obiezione una prova.

Chi infatti prende i cap. 9-11 solo come un'obiezione li stacca dalla parte precedente, senza coglierne il profondo nesso logico.

La parte precedente è il necessario fondamento per capire la parte seguente, così come la parte che segue è lo sviluppo necessario della parte che precede.

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Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Quegli rispose: «E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?». At 8,30
 
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