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Preghiera e pensiero di oggi

Ultimo Aggiornamento: 08/06/2014 09:02
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12/01/2013 14:35
 
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Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra


12.01.2013
Ct 4,7-15.16e-f; Sal 44; Ef 5,21-27; Mt 5,31-32



Cristo sposo della Chiesa, ha dato se stesso per lei. (Ef 5)



Continua il tema dell'unione sponsale, dell'amore assoluto di Dio per la Chiesa e per ogni creatura: il suo è un amore che non viene mai meno. Così anche uomini e donne devono cercare di fondare e costruire la loro unione di sposi sul modello di Cristo, perchè l'amore coniugale cristiano imita e testimonia il mistero dell'amore e della comunione che sono in atto nella storia della salvezza dove Gesù è unito come sposo alla chiesa. Prendere a modello l'amore di Cristo vuole dire porsi alla sua sequela, nell'impegno di donarsi all'altro/a fino a dare la vita per il bene e la salvezza altrui.



Preghiamo col Salmo

Tu sei la più bella tra le donne.

Il re è invaghito della tua bellezza.

E' lui il tuo signore: rendigli omaggio.


chiesadimilano
12/01/2013 16:13
 
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Evviva l'amore cristiano, e non i divorzi che molto spesso si sentono, Dio unisce gli sposi tramite il sacramento del matrimonio, bacioni
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12/01/2013 16:16
 
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Semplice ed incisiva come sempre [SM=g27987]
12/01/2013 16:22
 
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Bhe è la verità , il matrimonio esiste per unire due persone che si amano ed intendono costruire famiglia coi figli che manda il signore, il divorzio è inutile, il matrimonio resta, se proprio si vuole rinunciare al matrimonio facciamo un cammino con la santa sede per la sua validità.
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13/01/2013 14:37
 
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Gloria e lode al tuo nome, Signore


13.01.2013
Battesimo del Signore



Is 55,4-72; Sal 28; Ef 2,13-22; Lc 3,15-16.21 -22



L'ho costituito testimone fra i popoli, sovrano sulle nazioni; accorreranno a te popoli che non ti conoscevano. (Is 55)



L’evangelista Luca racconta il battesimo di Gesù nel Giodano per mano di Giovanni il Battezzatore. Non ha parlato (e non parlerà) della nascita di Gesù, e nemmeno della sua infanzia. Una nuova storia inizia col battesimo di Gesù e si pone in continuità con il passato di cui Giovanni è l'ultimo profeta. I pochi versetti dedicati alla missione di Giovanni richiamano e riassumono in breve la lunga attesa, da parte dell’umanità, della venuta del Salvatore.

La missione del Salvatore comincia con il far passare in secondo piano il precursore, il quale, potendo proporre soltanto un battesimo d’acqua, lascia il posto a colui che battezzerà nello Spirito Santo. Comincia una nuova era, una creazione assolutamente nuova. Il Creatore prende il posto della creatura. Il Salvatore scende nel Giordano come un peccatore, il giudice di questo mondo fa la parte di un nuovo Adamo.



Preghiamo col Salmo



La voce del Signore è sopra le acque,

il Signore sulle grandi acque.

La voce del Signore è forza,

la voce del Signore è potenza.


chiesadimilano
13/01/2013 15:13
 
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Lui è il messia quello a cui Giovanni Battista non era degno di sciogliere i sandali, crediamo in Cristo: Io non sono ciò che voi pensate che io sia! Ecco, viene dopo di me uno, al quale io non sono degno di sciogliere i sandali. 26 Fratelli, figli della stirpe di Abramo, e quanti fra voi siete timorati di Dio, a noi è stata mandata questa parola di salvezza. Lodato sia Gesù Cristo!
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13/01/2013 15:23
 
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Laeynira aderisci a qualche associazione o movimento ccattolico?
13/01/2013 15:26
 
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No, ma frequento la chiesa :), vado a messa tutte le domeniche e canto anche in chiesa, bacioni
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14/01/2013 13:22
 
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Gloria e lode al tuo nome, Signore


14.01.2013
Sir 1,1-16a; Sal 110; Mc 1,1-8



La voce di Giovanni risuona e ammonisce a disporre il cuore per la venuta del Signore. (Mc1)



Giovanni, il precursore, ci indica la strada, ci prepara la strada, per l'incontro con il Signore. Riascoltando le parole di Giovanni ripensiamo alla nostra fedeltà al battesimo, alla nostra costanza nella testimonianza del vangelo. Ma anche alla nostra disponibilità ad accogliere i doni del Signore.

Il Siracide ci dice infatti che ogni sapienza viene dal Signore e che l'ascolto della sua parola è fonte di gioia e di pienezza di vita.



Preghiamo col Salmo



Grandi sono le opere del Signore:

le cerchino coloro che le amano.

Il suo agire è splendido e maestoso,

la sua giustizia rimane per sempre.


chiesadimilano
14/01/2013 15:22
 
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Giovanni, il precursore, ci indica la strada, ci prepara la strada, per l'incontro con il Signore. Che bella cosa che ha fatto il battista , è uno dei primi se non il primo che ha perso la vita per testimoniare Gesù e la sua parola e venuta
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15/01/2013 12:16
 
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Gloria e lode al tuo nome, Signore


15.01.2013
Sir 42,15-21; Sal 32; Mc 1,14-20



Per le parole del Signore sussistono le sue opere. (Sir 42)



"Seguitemi": è la condizione per vivere nell'amore, è l'invito di Gesù che chiama a sè i suoi discepoli. Chi stabilisce il proprio cammino non vive nell'amore, vive nella solitudine, anche se nel decidere autonomamente ci può essere una certa gioia.

Chi segue Gesù invece è sempre con lui, con il suo fratello e Signore, ed è in una gioia immensa. "Seguitemi". Di fronte ad ogni gioia e ad ogni tristezza chiediamoci: "Chi sto seguendo adesso?", così vedremo dove sono le vere gioie e non ci lasceremo ingannare da gioie false. Se seguo il Signore sono nella strada della vera gioia; se seguo il Signore anche le mie pene sono feconde.



Preghiamo col Salmo



L'anima nostra attende il Signore:

egli è il nostro aiuto e il nostro scudo.

E' in lui che gioisce il nostro cuore,

nel suo santo nome noi confidiamo

chiesadimilano
15/01/2013 15:09
 
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Chi segue Gesù invece è sempre con lui, con il suo fratello e Signore, ed è in una gioia immensa. "Seguitemi"
Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù si recò nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva: 15 "Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo". 16 Passando lungo il mare della Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 17 Gesù disse loro: "Seguitemi, vi farò diventare pescatori di uomini". 18 E subito, lasciate le reti, lo seguirono. 19 Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedèo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. 20 Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedèo sulla barca con i garzoni, lo seguirono. Dobbiamo seguirlo nella sua parola e anche noi coinvolgere gli altri,evangelizare gli altri partendo dalle persone a noi vicine, essere pescatori di uomini in Cristo, tutti possiamo essere suoi discepoli se mettiamo in pratica la sua parola e la ascoltiamo con fede, bhe dico discepoli nel senso che dobbiamo seguirlo , lui chiamò i dodici, gli apostoli che lo seguirono fino alla morte e donare se stessi per seguirlo, quindi lui chiama tutti noi per seguirlo, quindi essere discepoli è essere suoi alunni , seguirlo
discepolo:alunno, allievo chi prende a modello qualcuno. ispirandosi alla sua opera, al suo operato, cosi dobbiamo fare noi ispiraci alla sua opera, operato
[Modificato da ladymira 15/01/2013 15:10]
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16/01/2013 13:11
 
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Gloria e lode al tuo nome, Signore


16.01.2013
Sir 43,1-8; Sal 103; Mc 1,21b-34



Che meraviglia è l'opera dell'Altissimo! (Sir 43)



Il Siracide ci dice che tutto il creato e tutta la storia sono opera di Dio e diffondono la luce della sua gloria. Marco mette in evidenza due tratti importanti del ministero di Gesù. Il primo è che "insegnava come uno che ha autorità, e non come gli Scribi", non come i rabbini, che sempre si appellano all'autorità delle Scritture, oppure a quella di un antico maestro, o della tradizione.

Gesù parlava con autorità: è il Figlio di Dio e può parlare come un maestro che sopra di sé non ha nessun altro maestro. L'altra cosa che colpisce la gente è che davanti a Gesù i demoni, gli spiriti maligni si sentono in pericolo perciò si sforzano di combatterlo e si smascherano: "Un uomo posseduto da uno spirito immondo si mise a gridare: "Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci".

Gesù non possiede soltanto l'autorità di un maestro che insegna una dottrina, ma ha potere sopra gli spiriti maligni e la gente è sbigottita: "Che è mai questo?". Eppure Gesù risana, risolleva, opera il bene.



Preghiamo col Salmo

Quante sono le tue opere, Signore!

Le hai fatte con saggezza;

la terra è piena delle tue creature.

chiesadimilano
16/01/2013 16:19
 
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Gesù parlava con autorità: è il Figlio di Dio e può parlare come un maestro che sopra di sé non ha nessun altro maestro.Lui è il figlio dell'onnipotente creatore del cielo e della terra, Dio non ha capi, nemmeno il figlio di Dio dunque, lui è il re dei re, il re dell'amore e della misericordia
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17/01/2013 12:31
 
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Gloria e lode al tuo nome, Signore


17.01.2013
Sir 43,33-44; Sal 111; Mc 1,35-45



Beato l'uomo che teme il Signore. (Sal 111)



Nella lettura del libro del Siracide troviamo l'elogio di uomini saggi ed onesti, di potenti giusti, di personalità di genio, tutte persone che hanno lasciato un segno nella storia, ma sono ricordati anche quanti sono rimasti anonimi, che sono svaniti come non fossero esistiti: la memoria degli uomini non li ricorda. Ma nel disegno di Dio hanno peso: le loro opere giuste non sono dimenticate, la loro discendenza è una preziosa eredità.

Beato è dunque chi teme il Signore e a Lui chiede la salvezza, come il lebbroso che Gesù risana lungo la via esaudendo la sua domanda fiduciosa.



Preghiamo col Salmo



Beato l'uomo che teme il Signore

e nei suoi precetti trova grande gioia.

Potente sulla terra sarà la sua stirpe,

la discendenza degli uomini retti sarà benedetta.


chiesadimilano
17/01/2013 16:01
 
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la memoria degli uomini non li ricorda. Ma nel disegno di Dio hanno peso: le loro opere giuste non sono dimenticate, la loro discendenza è una preziosa eredità. Certo gli uomini potranno dimenticarci, dopo la nostra morte , ma Dio no
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18/01/2013 13:35
 
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Gloria e lode al tuo nome, Signore


18.01.2013


Cattedra di S. Pietro, apostolo



1Pt 1,1-7 oppure 1Pt 5,1-4; Sal 17; Gal 1,15-19;2,1-1; Mt 16,13-19



Il Signore Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». (Mt 16)



La liturgia di oggi è illuminata dal pensiero della paternità di Dio. Gesù stesso afferma che Pietro ha parlato per ispirazione del Padre, riconoscendo in lui il Messia, il Figlio di Dio: "Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l'hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli". È dal Padre che viene ogni cosa buona, e in particolare è dal Padre che viene la vita soprannaturale, il cui inizio e fondamento è la fede in Gesù. E anche Gesù è docile al Padre. Non sceglie di sua iniziativa il primo fra gli Apostoli, ma aspetta che il Padre manifesti la sua scelta e soltanto dopo, quando il riconoscimento di Pietro indica la scelta del Padre, dice a Simone, a Pietro: "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa".

C'è dunque un riconoscimento reciproco, basato sull'iniziativa del Padre. Simone riconosce in Gesù il Figlio di Dio, Gesù riconosce in Simone la pietra fondamentale della sua Chiesa. Anche nella sua bellissima lettera Pietro rivela la sua docilità all'ispirazione del Padre e la sua riconoscenza verso di lui. Nei primissimi versetti parla della prescienza del Padre: tutto si compie per iniziativa di Dio, che sceglie i suoi eletti "mediante la santificazione dello Spirito per obbedire a Gesù Cristo". E all'opera il Dio Trinitario. E subito dopo erompe in una acclamazione: "Sia benedetto Dio e Padre", per i benefici che già ci ha elargito e per quelli che ci ha preparati: "Sia benedetto Dio e Padre del Signore Gesù Cristo: nella sua grande misericordia egli ci ha rigenerati".

Tra il 18 e il 25 gennaio di ogni anno il Consiglio delle Chiese cristiane di Milano promuove iniziative di preghiera e dibattiti per tenere vivo il dialogo ecumenico. Lo stesso avviene in moltissime parrocchie della diocesi. Sono giorni, questi, in cui ci si incontra per pregare l’unico Signore, ciascuno con la propria storia e la propria tradizione, ma tutti insieme uniti nella gioia di una ritrovata fraternità e comunione. Il tema di quest'anno è: "Quel che il Signore esige da noi" (cfr. Michea 6, 6-8).



Preghiera dal Salmo

Ti amo, Signore, mia forza,

Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore,

mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;

mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
18/01/2013 15:17
 
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Infatti il verso dice proprio questo, che Gesù affidò la sua parola a Pietro , li diede le fondamenta della chiesa , gli affidò la sua parola, infatti li disse anche : Quand`ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: "Simone di Giovanni, mi ami tu più di costoro?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti amo". Gli disse: "Pasci i miei agnelli". 16 Gli disse di nuovo: "Simone di Giovanni, mi ami?". Gli rispose: "Certo, Signore, tu lo sai che ti amo". Gli disse: "Pasci le mie pecorelle". 17 Gli disse per la terza volta: "Simone di Giovanni, mi ami?". Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli dicesse: Mi ami?, e gli disse: "Signore, tu sai tutto; tu sai che ti amo". Gli rispose Gesù: "Pasci le mie pecorelle. 18 In verità, in verità ti dico: quando eri più giovane ti cingevi la veste da solo, e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti cingerà la veste e ti porterà dove tu non vuoi". 19 Questo gli disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo aggiunse: "Seguimi". Dobbiamo tutti seguirlo e seguire l'esempio degli apostoli, che diffusero la sua parola e sacrificando le loro vite,noi dobbiamo ascoltare la sua parola e metterla in pratica,con umiltà , amore , semplicità, Dio non chiede altro.
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18/01/2013 15:20
 
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[SM=g28002] [SM=g27987]
18/01/2013 15:29
 
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Pietro segui nostro signore col suo cuore , fino a sacrificare la sua vita e diffuse la sua parola anche andando a Roma, dove per lui fu la fine , se non errò Pietro fu il primo degli apostoli martire, fu vittima delle persecuzioni anti-cristiane, e questo ci deve fare pensare, che lui per seguirlo ha dato tutto inclusa la sua vita e ha diffuso la sua parola , bacioni
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19/01/2013 12:53
 
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Gloria e lode al tuo nome, Signore


19.01.2013
Es 3,7-12; Sal 91; Gal 1,13-18; Lc 16,16-17



Dio non ha dimenticato il suo popolo. (Es 3)



Mosè è scelto a guidare il popolo degli israeliti fuori dall'Egitto e a guidarlo verso una terra di letizia e prosperità, dove vivono altri popoli con cui dovrà convivere nella pace. Una promessa e un dono, ma alla realizzazione di quanto offerto da Dio deve contribuire anche il popolo con la sua fedeltà al suo Signore.

Paolo è scelto da Dio perchè annunzi il vangelo e Gesù il Cristo in mezzo alle genti, nonostante sia stato un tenace persecutore dei discepoli di Gesù. L'intervento di Dio non si misura sulla capacità dei singoli ma sulla ferma alleanza di Dio col popolo della storia.

Il regno di Dio è annunziato a tutti e ognuno deve sforzarsi di entrarvi.



Preghiamo col Salmo



Mi dai gioia, Signore, con le tue meraviglie,

esulto per l'opera delle tue mani.

Come sono grandi le tue opere, Signore,

quanto profondi i tuoi pensieri!


chiesadimilano


19/01/2013 16:21
 
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Nostro signore ha liberato con la sua potenza gli ebrei dalla prigionia d'Egitto, lui solo è il liberatore che ci porta nella terra dove c'è latte miele seguiamo il signore ci farà pascolare in verdi pascoli e ci darà latte e miele
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20/01/2013 10:59
 
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Esaltate il Signore, nostro Dio


20.01.2013
Est 5,1-1c.2-5; Sal 44; Ef 1,3-14; Gv 2,1-11



Il Signore preparerà per tutti i popoli un banchetto di vini eccellenti. (Is 25)



Alle nozze di Cana Gesù trasforma l'acqua in vino; il suo miracolo è un segno e indica il passaggio dall'alleanza antica - simboleggiata dall'acqua - alla nuova alleanza che nel vino nuziale ha la sua raffigurazione. Momento di gioia, profezia di un intervento di Dio nella storia umana per portarvi gioia e amore, intervento di Maria che partecipa alla vicenda umana e ne promuove la soluzione.

Di un banchetto parla anche Ester che profetizza l'intervento di Dio a favore del suo popolo grazie alla sua intercessione. e l'apostolo Paolo traccia agli Efesini un quadro di meravigliosa bellezza in cui l'umanità, ed in essa ogni essere umano, è ricolmata della grazia di Dio ed ogni cosa è ricondotta al Cristo.



Preghiamo col Salmo



Il tuo nome voglio far ricordare per tutte le generazioni,

così i popoli ti loderanno in eterno, per sempre.

chiesadimilano



.



20/01/2013 17:57
 
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Maria intermediatrice,preghiamo lei,ascoltiamo le sue parole lei ci porta al figlio e a Dio
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21/01/2013 13:00
 
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Esaltate il Signore, nostro Dio


21.01.2013
Sir 44,1.23g-45,1.6-13; Sal 98; Mc 3,7-12



"Allora egli disse ai suoi discepoli di tenegli pronta una barca, a causa della folla, perchè non lo schiacciassero". (Mc 3 )



Gesù guarisce gli infermi e la fama di quanto va operando tra i bisognosi lo precede: addirittura quando arrvia in un luogo già è atteso da molta gente. Ha paura di essere schiacciato. Curiosa questa immagine di Gesù che teme la pressione della folla e cerca una via di fuga andando in mezzo al lago coi discepoli. Gesù non vuole svelare la sua identità anzitempo, in qualche modo cerca il riserbo, predilige l'incontro personale, la relazione viva tra persone entro cui la sua opera può esprimersi al meglio, sanando le infermità. Forse anche la nostra testimonianza e la espressione della nostra fede verso il Cristo deve nutrirsi nel riserbo di una relazione personale, senza clamori nè eccessi di folla. Per non schiacciare o ostacolare l'intervento salvifico di Gesù.



Preghiamo col Salmo



Parlava loro da una colonna di nubi:

custodivano i suoi insegnamenti

e il precetto che aveva loro dato.

Signore, nostro Dio, tu li esaudivi


chiesadimilano
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21/01/2013 13:23
 
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Dobbiamo tutti seguirlo e seguire l'esempio degli apostoli, che diffusero la sua parola e sacrificando le loro vite,noi dobbiamo ascoltare la sua parola e metterla in pratica,con umiltà , amore , semplicità, Dio non chiede altro.


Un bel richiamo, da superquotare. formidabile [SM=g28002]
21/01/2013 14:45
 
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Re:
Credente., 21/01/2013 13:23:

Dobbiamo tutti seguirlo e seguire l'esempio degli apostoli, che diffusero la sua parola e sacrificando le loro vite,noi dobbiamo ascoltare la sua parola e metterla in pratica,con umiltà , amore , semplicità, Dio non chiede altro.


Un bel richiamo, da superquotare. formidabile [SM=g28002]




Quoto subito , perchè è la verità , la chiesa è stata fondata su questo la testimonianza della parola di Dio, fino al sacrificio della vita, e tutti come dice il vangelo dobbiamo ascoltare la sua parola, ma non solo ascoltarla, metterla in pratica.Siate di quelli che mettono in pratica la parola e non soltanto ascoltatori, illudendo voi stessi. 23 Perché se uno ascolta soltanto e non mette in pratica la parola, somiglia a un uomo che osserva il proprio volto in uno specchio: 24 appena s`è osservato, se ne va, e subito dimentica com`era. 25 Chi invece fissa lo sguardo sulla legge perfetta, la legge della libertà, e le resta fedele, non come un ascoltatore smemorato ma come uno che la mette in pratica, questi troverà la sua felicità nel praticarla.Quindi la chiesa ci dà una mano in questo.
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22/01/2013 18:25
 
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Esaltate il Signore, nostro Dio


22.01.2013
Sir 44,1;45,23-46; Sal 77; Mc 3,22-30



Diremo alla generazione futura le lodi del Signore. (Sal 77)



La fede passata dai padri ai figli, dai grandi profeti ai giovani d'oggi, perchè le virtù dei padri non scompaiano, è l'intento del Siracide che ci tramanda le figure degli uomini illustri che hanno servito il Signore e si sono mantenuti a lui fedeli.

Mentre l'evangelo di Marco ci porta alla più sottile ostilità al Cristo, alla bestemmia contro lo Spirito: consiste nel giudicare Cristo posseduto da spirito demoniaco anzichè dallo Spirito di Dio. E' una question molto seria perchè Gesù la affronta apertamente e contrasta la posizione di quegli scribi che lo dicevano 'posseduto da Beelzebul' affermando che uno non potrebbe andare contro la sua stessa natura e lui, Gesù, i demoni li combatte e li sconfigge. quindi non può essere risanato chi vuole a tutti i costi identificare Gesù con un demonio.



Preghiamo col Salmo



Il Signore li fece entrare nei confini del suo santuario,

questo monte che la sua destra si è acquistato.

Scelse la tribù di Giuda,

il monte Sion che egli ama.

Egli scelse Davide suo servo

e lo prese dagli ovili delle pecore

chiesadimilano
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22/01/2013 18:59
 
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Preghiera della sera

Il giorno si spegne lentamente: 

resta con noi Signore...

Ci sono quelli che non dormono,

veglia su di loro: Tu sei la Luce. 
Ci sono quelli che soffrono,
consolali: Tu sei la Pace.
Ci sono quelli che non ne possono più,
confortali: Tu Sei la Dolcezza e la Forza.
Molti sono soli,
visitali: Tu Sei l'Amore.
Molti sono affamati,
nutrili: Tu Sei il Pane.
Tanti si sono addormentati,
proteggili: Tu Sei la Speranza.
Resta con noi Signore,
resta con noi: Tu Sei la Vita.

♥ ♥ ♥

23/01/2013 10:32
 
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Esaltate il Signore, nostro Dio.


23.01.2013
Sir 44,1;46,11-12; Sal 105; Mc 3,31-35



Nei tempi della storia ci furono sempre personaggi coerenti e retti di cuore, fedeli ai comandi del Signore e giusti versi i fratelli: costituiscono fari luminosi per tutte le generazioni. (Sir 46)



Il legame con Cristo si stabilisce mediante il compimento della volontà di Dio: non conta la relazione diretta di parentela. Non ci sono privilegi, nè situazioni prestabilite che ci rendono figli, fratelli e sorelle di Gesù: vale l'ordine della grazia, della fede e della volontà di vivere in Cristo. Ciascuno sceglie di porsi alla sequela di Gesù, in obbedienza al Padre. Obbedire a Dio significa essere disponibili ad ascoltare la sua Parola, ad aderire al suo piano di salvezza, fidarsi pienamente di lui.



Preghiamo col Salmo



Ricordati di me, Signore, per amore del tuo popolo,

visitami con la tua salvezza,

perchè io veda il bene dei tuoi eletti,

gioisca della gioia del tuo popolo,

mi vanti della tua eredità.



chiesadimilano



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