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LO SVILUPPO FISICO, PSICHICO E SPIRITUALE

Ultimo Aggiornamento: 29/08/2012 18:45
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29/08/2012 18:26
 
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L’ADOLESCENZA:

SIGNIFICATO E PROBLEMI

 

IL SIGNIFICATO DI "ADOLESCENZA"

II termine "adolescenza" si riferisce a quel periodo di' vita dell'individuo che da una parte si allaccia all'infanzia e dall'altra sfocia^nell'età adulta.

Per conseguenza, è un periodo di "transizione", una età in cui l'individuo non è più un bambino e non è ancora un adulto.

Tale periodo è contrassegnato da mutamenti in tutti gli aspetti della personalità. Avvengono anzitutto mutamenti profondi nella struttura e nelle funzioni fisi­che, carichi di considerevole ripercussione psicologica. Ma si verificano anche altri mutamenti psicologici che non sono per nulla dovuti alla metamorfosi fisica, e cioè mutamenti nelle inclinazioni, negli ideali, negli interessi, nei desideri.

 

ADOLESCENZA E MATURITÀ

Non esiste un criterio di distinzione sicura dell'adolescenza dalla fanciullezza e dell'età adulta dalla adolescenza.

Tuttavia, il passaggio dalla fanciullezza all'adolescenza è distinguibile netta­mente: ha per linea di demarcazione la "pubertà", epoca in cui si sviluppano le funzioni che danno il via all'adolescenza. Durante la pubertà i mutamenti sono talmente numerosi e inconfondibili che, nello sviluppo normale, segnalano subito che il bambino sta trasformandosi in adolescente.

La linea di demarcazione nel confine superiore fra adolescenza ed età adulta non è ugualmente netta.

E' vero che esiste un'età cronologica dei 18 anni che segna l'ingresso nell'età adulta, almeno dal punto di vista legale, politico od economico; ed è anche vero che tale criterio corrisponde, grosso modo, ai limiti massimi della crescita e dello sviluppo fisici, su cui il criterio stesso si basa.

A parte però questo dato -convenzionale, non esiste un mezzo sicuro per determinare il termine dell'adolescenza e l'inizio dell'età adulta.

I concetti in uso nella psicologia moderna per definire il passaggio dall'adolescenza all'età adulta sono quelli di "adattamento" e di "integrazione".

L'adattamento.

L'adattamento è riferito soprattutto al comportamento emotivo e sociale del­l'adolescente.

II ragazzo (o la ragazza) che dimostra abituale stabilità emotiva e un sufficiente sviluppo delle capacità e inclinazioni che dispongono all'adattamento sociale si può considerare "adulto", qualunque ne sia l'età cronologica) al contrario, l'adulto che dimostri un mancato sviluppo di tali caratteristiche, può essere definito "infantile".

L'integrazione. '

La conquista della maturità, tuttavia, non è solo questione di adattamento, ma anche di "integrazione".

Essa significa che l'individuo ha raggiunto il dominio di sé, e che l'impulsività della fanciullezza e l'instabilità dell'adolescenza sono state superate in una condotta divenuta docile al comando della ragione: significa, in altre parole, che l'individuo ha raggiunto un certo livello di "maturità morale" e che ha "carattere".

 

 

 

I PROBLEMI DELL'ADOLESCENZA

I problemi dell'adolescenza non sono altro che problemi di adattamento e di integrazione, e derivano dai tentativi compiuti dall'adolescente per comprendere se stesso e il suo mondo e per fronteggiare entrambi. Tali problemi si possono catalogare come "esplorazioni di adattamento", la cui mèta è il raggiungimento della maturità, oltreché una personalità funzionante, completamente integrata ed efficiente.

In modo più concreto, i problemi dell'adolescenza comprendono generalmente i seguenti, raggruppati nelle categorie universalmente riconosciute.

1) Problemi emotivi. Sono problemi che sorgono dalla frustrazione di necessità basi­lari, da conflitti interni e da altri di natura diversa, dovuti a fattori concernenti sia l'adolescente stesso che il suo ambiente di vita.

2) Problemi familiari. Talvolta sorgono incomprensioni con i genitori od altri membri della famiglia: l'adolescente allora è combattuto fra la sottomissione alla famiglia e il desiderio prepotente di indipendenza.

3) Problemi scolastici. Si tratta delle difficoltà disseminate nella vita della scuola, quali lo sviluppo dell'interesse nello studio, le esigenze dei propri in­segnanti, l'acquisizione della lealtà scolastica, i rapporti con i propri compagni di classe, e così via.

4) Problemi sociali. Riguardano le difficoltà che l'adolescente incontra nei suoi tentativi di unirsi con gli altri: il maturare con chi gli vive attorno, l'accet-tazione da parte degli altri della sua persona, la partecipazione alla vita di qualche associazione, ecc.

5) Problemi affettivi. L'adolescente avverte la "ristrettezza" dell'ambiente familiare e ricerca all'esterno di esso amicizie nuove, nelle quali possa sentirsi compreso, espandendo la propria affettività sia verso nuovi amici, sia in un nuovo interesse verso gli adolescenti del sesso opposto.

6) Problemi morali. Gli adolescenti incontrano difficoltà per l'obbedienza, la sincerità, la lealtà, la castità ed altri aspetti della condotta morale, per cui sorgono talvolta in lui stati di tensione e di ansia.

7) Problemi religiosi. Le convinzioni religiose, che nell'infanzia si fondavano molto sull'influenza dell'ambiente, vengono ora affrontate dall'adolescente in un modo più cosciente, personale ed attivo, al fine di comprendere bene ciò in cui crede o di superare dubbi ed incertezze insorti in lui in tale periodo di vita.

8) Problemi di orientamento per il futuro. L'adolescente si sente "chiamato" a gestire nel modo migliore la sua vita futura, per una realizzazione piena e felice della sua personalità. Egli sente allora l'incertezza nella scelta della strada da percorrere, fra le tante che le si presentano davanti: infatti non conosce ancora bene le proprie attitudini né il modo migliore per realizzare le proprie aspirazioni, anche più profonde. Tale incertezza si presenta anche riguardo alla scelta se proseguire gli studi e a quali orientarsi, anche in prospettiva delle possibilità di lavoro che tali studi gli potranno aprire per il suo futuro.

Tutti questi problemi insorgono nell'adolescenza con il succedersi vorticoso dei mutamenti fisici, intellettuali e sociali che si verificano nel corso normale dello sviluppo. Quanto al fisico, l'adolescente si accorge di non somigliare più al bambino. Intellettualmente, amplia gli orizzonti ogni giorno di più con idee nuove: in particolare avverte che il suo modo di pensare e di esprimersi è assai simile a quello dell'adulto. Ma le ripercussioni maggiori dello sviluppo le constata sopratutto nella sfera sociale; il mondo e la gente non gli sembrano più gli stessi: i genitori, la famiglia, i compagni, gli insegnanti, la parrocchia, le organizzazioni sociali: tutto acquista un aspetto nuovo e diverso, perché diversi egli ha ora i gusti e i desideri, perché cresce, perché muta continuamente di opinione e si apre a concetti nuovi e a nuovi ideali.

 

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