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23/08/2012 19:16 | |
LA CHIESA NON SOLO E' IMPORTANTE MA FONDAMENTALE PER LA SALVEZZA.
Un credente scrive:
Vorrei sapere se questo testo è stato definito ex-cathedra dalla Chiesa nel concilio di Firenze. Se è ex-cathedra e dunque INFALLIBILE come si armonizza con le definizioni di possibilità salvifiche fuori dalla Chiesa del Concilio Vaticano II ?
Concilio di Firenze, Sessione XI, 4 febbraio 1442
"" La sacrosanta chiesa romana crede fermamente, confessa e predica che nessuno di quelli che sono fuori dalla chiesa cattolica, non solo pagani, ma anche giudei o eretici o scismatici, possano acquistare la vita eterna, ma che andranno nel fuoco eterno, preparato per il demonio e per i suoi angeli (Mt 25, 41), se prima della fine della vita non saranno stati aggregati ad essa; e che è tanto importante l'unità del corpo della chiesa, che solo a quelli che rimangono in essa giovano per la salvezza i sacramenti ecclesiastici, i digiuni e le altre opere di pietà, e gli esercizi della milizia cristiana procurano i premi eterni. Nessuno "per quante elemosine abbia potuto fare, e perfino se avesse versato il sangue per il nome di Cristo" si può salvare, qualora non rimanga nel seno e nell'unità della chiesa cattolica. ""
RISPOSTA: sul problema della continuità nell'insegnamento della Chiesa cattolica in merito al problema " Fuori della Chiesa non c'è salvezza": riferimento al Concilio di Firenze, Denzinger n.1351.
SCRIVE IL PROFESSOR DON PIETRO CANTONI:
Rispondo brevemente: 1. Ex cathedra = infallibile non è esatto. Anche il magistero ordinario universale può essere infallibile. 2. Il Vaticano II non contraddice quanto affermato dal concilio di Firenze. Si tratta di uno sviluppo. Spiega bene il senso il Catechismo della Chiesa Cattolica ai nn. 846-848. 3. L'aggregazione alla Chiesa può avvenire in vari modi: il battesimo sacramentale "di acqua" non è l'unico, perché esiste anche un "battesimo di desiderio". 4. Una lettera del Sant'Uffizio a proposito delle dottrine di padre Leonard Feeney contribuisce a chiarire il punto. In essa si afferma: "Affinché uno ottenga la salvezza eterna, non si richiede sempre che sia effettivamente incorporato nella Chiesa come membro, ma almeno questo: che egli vi aderisca con il voto e il desiderio. Non è poi necessario che questo voto sia sempre esplicito, come avviene nei catecumeni, ma dove l'uomo subisce ignoranza invincibile, Dio accoglie pure un voto implicito: così detto, perché è contenuto nella buona disposizione dell'animo, per cui la persona vuole la sua volontà conforme alla volontà di Dio" (Lettera del Sant'Uffizio all'arcivescovo di Boston, 8 agosto 1949: DS 3870). 5. Lo sviluppo è una verità chiaramente affermata dalle Scritture, quando il Signore ha detto agli Apostoli: "Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando però verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera" (Giovanni 16,12-13). Esso significa che in un tempo successivo il Magistero della Chiesa - assistito dallo Spirito Santo - può precisare ed approfondire quanto detto precedentemente, anche andando al di là di quanto avevano capito gli estensori del documento precedente. Bisogna accuratamente distinguere sviluppo da contraddizione. C'è contraddizione quanto la nuova affermazione afferma esattamente ciò che l'altra nega o viceversa. Ora il Fiorentino dice che per salvarsi bisogna essere incorporati alla Chiesa Cattolica. Il Vaticano II non dice che per salvarsi non è necessario essere incorporati alla Chiesa Cattolica. Dice solo che i livelli di incorporazione alla Chiesa sono diversi e non si salva solo chi, sapendo che nella Chiesa Cattolica c'è la pienezza dei mezzi di salvezza, rifiuta questa piena incorporazione. E questo lo fa per approfondire, cioè per rendere più intelligibile quanto affermato dalle Scritture là dove si dice che Dio "vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità" (1Timoteo 2,4). All'Inferno ci può andare solo chi rifiuta con cognizione di causa i mezzi di salvezza che Dio gli offre."" ( Pietro Cantoni )
AGGIUNGO ALLA RISPOSTA DEL PROF. DON PIETRO CANTONI:
1) Tale sviluppo e approfondimento della Dottrina sulla Chiesa e la salvezza è già presente nel magistero di San Pio X Può qualcuno salvarsi fuori della Chiesa Cattolica? Risponde San Pio X nel suo Catechismo Maggiore:- No, fuori della Chiesa Cattolica, Apostolica, Romana nessuno può salvarsi, come niuno poté salvarsi dal diluvio fuori dell 'Arca di Noé, che era figura di questa Chiesa-
( San Pio X, Catechismo Maggiore, Ares, Milano 1987, n169, p.48. ).
Ma chi si trovasse, senza sua colpa, fuori della Chiesa, potrebbe salvarsi? San Pio X risponde: - Chi, trovandosi senza sua colpa, ossia in buona fede, fuori della Chiesa, avesse ricevuto il Battesimo, o ne avesse il desiderio almeno implicito; cercasse inoltre sinceramente la verità e compisse la volontà di Dio come meglio può; benché separato dal corpo della Chiesa, sarebbe unito all'anima di lei e quindi in via di salute- ( San Pio X, ivi, n. 171 ).
Dunque, fuori della Chiesa non c'è salvezza ma il concetto di Chiesa deve essere ampliato perché la Chiesa non possiede solo un corpo visibile ma anche un'anima e tutti quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, ma tuttavia cercano sinceramente Dio come meglio possono, sono uniti all'anima della Chiesa anche se si trovano fuori del suo corpo. A questi che, senza colpa, si trovano fuori dalla Chiesa fa riferimento l'Apostolo Paolo quando scrive: - Quando i pagani che non hanno la legge ( i comandamenti dati da Dio a Mosé, ndr ), per natura agiscono secondo la legge, essi, pur non avendo legge, sono legge a se stessi; essi dimostrano che quanto la legge esige è scritto nei loro cuori come risulta dalla testimonianza della loro coscienza e dai loro stessi ragionamenti, che ora li accusano, ora li difendono. Così avverrà nel giorno in cui Dio giudicherà i segreti degli uomini per mezzo di Gesù Cristo, secondo il mio vangelo- ( Rm 2, 14-16 ).
2) Nella Chiesa esiste il deposito della verità: questo deposito è costituito dalla verità rivelata sostanziale ma la Rivelazione non è offerta già esplicitata e richiede uno sviluppo di conoscenze che non esime dalla ricerche e dalle fatiche umane.
Dice Giovanni Paolo II:- La verità rivelata (.) è stata affidata alla Chiesa una volta per tutte. Essa ha raggiunto il suo compimento in Cristo. Da qui il profondo significato dell'espressione Paolina " deposito " della fede ( cfr 1 Tm 6,20 ). Allo stesso tempo tale deposito merita un'ulteriore spiegazione e una crescente comprensione fintantoché la Chiesa sarà presente sulla terra-
( Giovanni Paolo II, Il magistero ordinario può essere autenticamente considerato come l'espressione usuale della infallibilità della Chiesa., O R)
3) Il Deposito è come una miniera che contiene infiniti tesori che devono essere pazientemente estratti Il magistero illumina questo immenso tesoro ma le parti illuminate non sono mai esaustive Al di sopra e al di sotto di un aspetto del deposito della fede che vediamo, esistono altri aspetti che ancora non vediamo. Le nuove zone del deposito che verranno illuminate nel corso dei secoli si "aggiungeranno" a quelle già note con le quali saranno in continuità e serviranno per approfondirle.
4) Il Magistero della Chiesa Cattolica consiste in una espressione ordinaria o abituale dell'infallibilità e in una espressione straordinaria dell'infallibilità. ( CFR Gipovanni Paolo II; Il magistero ordinario può essere autenticamente considerato come l'espressione usuale della infallibilità della Chiesa, udienza ai Vescovi USA, L'Osservatore Romano, 10 novembre 1988, p.7, n. 4, edizione settimanale n.45 ).
5) Il Magistero straordinario consiste in una definizione
Il Mgistero ordinario, invece, non consiste in una "definizione" , tipica del magistero straordinario ( ex Cathedra). Il Magistero ordinario è una riflessione e la Chiesa insegna che esso DEVE essere interpretato in CONTINUITA' con tutti gli insegnamenti precedenti, con la Sacra Scrittura e la Sacra Tradizione orale.
Solo nella interpretazione fatta in CONTINUITA' con gli insegnamenti precedenti,, dice la Chiesa, esiste l'infallibilità del magistero ordinario. A questa CONTINUITA'si deve OSSEQUIO DELLA VOLONTA' E DELL'INTELLIGENZA ( LUMEN GENTIUM 25 )
Gesù è una persona viva che ci assiste continuamente attraverso la Chiesa:- molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.
Quando verrà lo Spirito di verità, egli vi guiderà alla verità tutta intera, perché non parlerà da sé, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annunzierà le cose future - ( Gv 16,12-13 ).
Il Magistero della Chiesa, assistito dallo Spirito, serve per guidare alla verità tutta intera, cioè serve per approfondire il senso della Parola di Dio, la cui profondità è insondabile e il cui tesoro è inesauribile.
Dice Gesù: - (.) se un maestro della legge diventa discepolo del regno di Dio, è come un capofamiglia che dal suo tesoro tira fuori cose vecchie e cose nuove- ( Mt 13,52 ).
Ripetiamo un concetto fondamentale:- (.) anche se la Rivelazione è compiuta, non è però completamente esplicitata; toccherà alla fede cristiana coglierne gradualmente tutta la portata nel corso dei secoli- ( Catechismo della Chiesa Cattolica n.66 ).
Il magistero estrae dal suo tesoro cose nuove in armonia con quelle già possedute, quindi AGGIUNGE SENZA CONTRADDIRE
San Pio X e il Vaticano II non dicono che per salvarsi non è necessario essere incorporati alla Chiesa Cattolica. Aggiungono, estraendo dal deposito della fede, che i livelli di incorporazione alla Chiesa sono diversi :
1) non si salva solo chi, sapendo che nella Chiesa Cattolica c'è la pienezza dei mezzi di salvezza, rifiuta ( sapendolo nel suo "cuore".... ) questa piena incorporazione
2) non si salva chi , con piena avvertenza e deliberato consenso...., abbandona la comunione con la Chiesa Cattolica.
3)fuori della Chiesa non c'è salvezza ma il concetto di Chiesa deve essere ampliato perché la Chiesa non possiede solo un corpo visibile ma anche un'anima e tutti quelli che senza colpa ignorano il Vangelo di Cristo e la sua Chiesa, ma tuttavia cercano sinceramente Dio come meglio possono, sono uniti all'anima della Chiesa anche se si trovano fuori del suo corpo.
4) Il Catechismo della Chiesa Cattolica, approvato e promulgato da Giovanni Paolo II, il giorno 11 ottobre 1992 - espressamente scritto per i Vescovi perché serva loro come testo di riferimento sicuro e autentico per l' insegnamento della dottrina cattolica ( fatto unico nella storia della Chiesa: il Catechismo Tridentino, infatti, era soltanto ad uso dei parroci )- approfondisce questi concetti e aggiunge: - benché Dio, attraverso vie a Lui note, possa portare gli uomini, che senza loro colpa ignorano il Vangelo, alla fede, senza la quale è impossibile piacergli, è tuttavia compito imprescindibile della Chiesa, ed insieme sacro diritto, evangelizzare tutti gli uomini-
( Catechismo della Chiesa Cattolica n. 848 ).
Il Concilio Vaticano II dice che bisogna portare a tutti i popoli l'unica religione, l'unica Chiesa e l'unica fede. Il Concilio spiega che solo nella Chiesa Cattolica c'è la pienezza della verità e solo a partire da questa pienezza è possibile trovare gli elementi di verità presenti nelle altre religioni e, una volta trovati, è possibile purificarli dalle scorie del male, sanarli, elevarli, perfezionarli e integrarli nella pienezza della verità. Per poter dare una testimonianza utile, i cristiani devono prima conoscere gli uomini in mezzo ai quali vivono e improntare le relazioni con essi ad un dialogo sincero e comprensivo, devono stringere rapporti di stima e di amore, riconoscersi come membra di quel gruppo umano in mezzo a cui si trovano e pendere parte alla vita culturale e sociale.
Devono conoscere bene le tradizioni nazionali e religiose degli altri, lieti di scoprire e pronti a rispettare quei germi del Verbo che vi si trovano nascosti
( cfr Concilio Vaticano II, Decreto Ad Gentes sull'attività missionaria della Chiesa, 7 dicembre 1965, n.8, n.9 e n.11 ).
I cristiani, per poter testimoniare in modo efficace, devono prima di tutto cercare il dialogo con gli uomini che cercano sinceramente Dio, che cercano di venerarlo come meglio possono, anche se l'oggetto del loro culto è sbagliato.
Solo la Chiesa Cattolica si preoccupa di chiamare al dialogo gli uomini di tutte le religioni perché sa che lo Spirito Santo è vicino a tutti coloro che cercano sinceramente Dio come meglio possono.
Infatti, il vero Mistero dell'iniquità non consiste nell'esistenza delle religioni erronee o negli erronei oggetti di culto ma nella morte stessa della ricerca religiosa che nasce dal desiderio di Dio: il vero Mistero d' iniquità dice San Paolo è - (.) colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio, additando se stesso come Dio - ( 2 Tess, 2,3 ).
In questo consiste l'opera dell'- Anticristo - e la sua stessa essenza: il Catechismo della Chiesa Cattolica scrive che - la massima impostura religiosa è quella dell'Anticristo, cioè di uno pseudo-messianismo in cui l' uomo glorifica se stesso al posto di Dio (.)-
( Catechismo della Chiesa Cattolica n.675 )
( Bruto Maria Bruti ) |