Per quanto riguarda i cattolici e il nazismo, stralcio questa pagina:
Dal libro: I nuovi perseguitati di A.Socci pag 50-51
Il nazismo per ferocia non fu secondo a nessuno. La sua furia, com'è noto, si scatenò soprattutto contro gli ebrei con il più sistematico, folle e spieiato piano di distruzione totale di un popolo che si conosca. Ma anche il cristianesimo - che per il neopaganesimo nazista era un "prodotto giudaico" - conobbe la ferocia delle camicie brune.
Lo scontro del nazismo con la Chiesa inizia con la salita al potere di Hitler: allo scoppio della guerra l'associazionismo cattolico e la stampa cattolica ne risulteranno spazzati via. Ma poi inizia la persecuzione sanguinosa e il martirio. "Nei dodici anni di regime hitleriano" scrive Andrea Riccardi parlando solo della Germania "furono 12.000 i preti che in qualche modo subirono minacce, limitazioni della libertà personale, persecuzioni".
Finirono in lager e furono ammazzati molti attivisti cattolici come pure esponenti di altre confessioni cristiane. Don Roberto Angeli così scrive a proposito della baracca 22 nel campo di Dachau: "...in mezzo a preti cattolici di ogni paese, pastori protestanti, pope ortodossi, tutti sacerdoti allo stato puro - senza poteri, ne orpelli, ne privilegi - rosi dalla fame e dal freddo, torturati dai pidocchi e dalla paura, senza più nessuna dignità oltre quella invisibile del sacerdozio, imparammo a scoprire l'essenza della vita e della fede".
Secondo i dati forniti il 4 maggio 2000 nel corso del convegno "I martiri dell'Europa dell'Est e del nazismo", tenuto all'ateneo pontificio Regina Apostolorum, "a Dachau gli hitleriani internarono 2794 sacerdoti e religiosi di 37 nazionalità. Ad Auschwitz imprigionarono 416 ecclesiastici. In totale, durante la seconda guerra mondiale, in Polonia furono circa 6.400 gli ecclesiastici vittime della repressione, tra i quali padre Massimiliano Kolbe".
Specialmente nella Polonia - che i nazisti volevano annichilire come nazione - la distruzione fisica della Chiesa fu perseguita con maggior ferocia: "Per mano dei tedeschi morì un grande numero di ecclesiastici e religiosi polacchi (a cui bisogna aggiungere tanti laici): 6 vescovi, 1.923 preti diocesani, 63 chierici, 580 reli-giosi e 289 suore, secondo alcune stime". Anche negli altri paesi invasi, la Chiesa fu duramente perseguitata e pagò il suo pesante contributo di martiri.
Gli esempi dunque dei cattolici che non si sono schierati a fianco del regime sono molto più numerosi di quelli che normalmente vengono riportati da fonti male informate.