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VIA CRUCIS

Ultimo Aggiornamento: 07/04/2019 10:28
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08/03/2012 14:06
 
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IV stazione: Incontro di Gesù con sua Madre

Ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo.

Perché con la tua santa croce hai redento il mondo.

Chi, Signora, vedendoti così pian­gente, oserebbe chiedere perché piangi? Né la terra, né il mare, né tutto il firmamento potrebbero servire come termine di paragone per il tuo dolore. Madre mia, dammi almeno un poco di questo dolore. Dammi la grazia di piangere Gesù, con le lacrime di una compunzione sincera e profonda.

Hai sofferto unita a Gesù. Dammi la grazia di soffrire con te e con lui. Il tuo dolore più grande non è derivato dal contempla­re le indicibili sofferenze del corpo del tuo divin Figlio. Che cosa sono i mali del corpo in confronto con quelli dell'anima? Magari Gesù avesse sofferto tutti quei tormenti, ma accanto a lui vi fossero stati cuori compassionevoli! Magari l'odio più stupido, più ingiusto, più sciocco, non avesse ferito il Sacro Cuore enormemente più di quanto il peso della croce e i cattivi trattamenti ferivano il corpo del nostro Signore! Ma la manife­stazione tumultuosa dell'odio e dell'ingratitudine di quanti lui aveva amato... a due passi stava un lebbroso che aveva curato...

più lontano, un cieco a cui aveva restituito la vista... poco oltre un sofferente a cui aveva reso la pace. E tutti chiedevano la sua morte, tutti lo odiavano, tutti lo ingiuriavano. Tutto questo fa­ceva soffrire Gesù enormemente di più degli indicibili dolori che pesavano sul suo corpo.

E vi era di peggio. Vi era il peggiore dei mali. Vi era il pecca­to, il peccato dichiarato, il peccato prorompente, il peccato atro­ce. Magari tutte quelle manifestazioni d'ingratitudine fossero state dirette contro il migliore degli uomini, ma, per assurdo, non avessero offeso Dio! Ma erano dirette all'Uomo-Dio, e costitui­vano un peccato sommo contro la Santissima Trinità tutta. Ecco lì il male più grande dell'ingiustizia e dell'ingratitudine.

Questo male non consiste tanto nel ferire i diritti del bene­fattore, ma nell'offendere Dio. E di tante e tante cause di dolo­re, quella che vi faceva soffrire maggiormente, Madre santissima, divino Redentore, era certamente il peccato.

E io? Mi ricordo dei miei peccati? Per esempio, mi ricordo del mio primo peccato, o del mio peccato più recente? Dell'ora in cui l'ho commesso, del luogo, delle persone che mi circon­davano, dei motivi che mi hanno portato a peccare? Se avessi pensato a tutta l'offesa che ti porta un peccato, avrei osato di­sobbedirti, Signore?

Madre mia, per il dolore del santo incontro, ottienimi la gra­zia di aver sempre davanti agli occhi Gesù sofferente e piagato, proprio come l'hai visto in questo momento della Passione. Padre Nostro, Ave o Maria, Gloria al Padre.

Abbi pietà di noi, Signore. Abbi pietà di noi.

Le anime dei fedeli defunti per la tua misericordia, Signore, riposino in pace. Amen.


[Modificato da Credente 08/03/2012 20:43]
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