Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva

COMMENTO DELLA SECONDA LETTERA AI CORINTI

Ultimo Aggiornamento: 04/03/2012 22:30
Autore
Stampa | Notifica email    
19/01/2012 22:42
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota

CAPITOLO PRIMO

INDIRIZZO E SALUTO

[1]Paolo, apostolo di Gesù Cristo per volontà di Dio, e il fratello Timòteo, alla Chiesa di Dio che è in Corinto e a tutti i santi dell'intera Acaia:
Chi scrive la lettera è Paolo. Paolo ha coscienza di essere apostolo di Gesù Cristo. È Apostolo non per sua scelta, o volontà, ma per volontà di Dio.
Da Paolo, dal modo anche di presentarsi, dobbiamo imparare a sapere chi noi siamo, cosa siamo chiamati a fare, a chi apparteniamo, chi ha voluto questo e perché.
Paolo è apostolo di Gesù Cristo, suo inviato, sua missionario, suo araldo, suo banditore. Questa vocazione e missione è stata Dio a conferirgliela.
Tutto ciò che lui è attualmente, lo è per volontà di Dio. Per volontà di Dio egli è a servizio esclusivo di Cristo Gesù.
Avere la coscienza di ciò che si è e a chi si appartiene, qual è la nostra vocazione, la nostra missione, e manifestare tutto questo infonde coraggio, forza, tenacia.
L’altro deve sapere dinanzi a chi si trova; per saperlo, dobbiamo conoscerlo prima noi e attestarglielo con coscienza retta, pura e santa, con parole inequivocabili, con una vita che rende testimonianza e conferma che quello che diciamo è verità. È la verità voluta da Dio per noi, ma anche la verità che noi abbiamo accolto e sulla quale abbiamo iniziato a costruire la nostra vita.
Il saluto è di Paolo e di Timoteo ed è indirizzato, assieme alla Lettera, alla Chiesa di Dio che è in Corinto e a tutti i cristiani che sono nell’intera Acaia.
I cristiani sono santi per battesimo, per vocazione, per cammino spirituale. Essi hanno lavato la loro anima nel sangue di Cristo Gesù, sono chiamati a vivere in tutto in Cristo, con Cristo, per Cristo. Il loro cammino è verso la perfetta configurazione a Cristo Gesù, nell’obbedienza piena e totale alla volontà di Dio.
La santità dovrebbe essere l’essenza del cristiano, la sua nuova natura, verso la più grande santità egli dovrebbe camminare.
È la santità la veste con la quale deve presentarsi dinanzi al mondo per rendere ragione della speranza che lo anima.
La parola annunziata, senza la santità vissuta, manca del segno della sua credibilità. Nessun uomo crederà mai ad una parola del Vangelo che è così sconvolgente e così obbligante se colui che gliela porta, non si presenta a lui vestito della santità di Cristo Gesù.
Il cristiano è chiamato ad essere santo anche per nome. Il suo nome dovrebbe essere santo come è santo il nome di Dio, il nome di Cristo, il nome dello Spirito Santo. Il futuro dell’evangelizzazione dipenderà tutto dalla ricomposizione e nell’unità di cristianesimo e di santità, di cristiano e di santo.
[2]grazia a voi e pace da Dio Padre nostro e dal Signore Gesù Cristo.
Assieme al saluto, c’è anche l’augurio. L’augurio è un desiderio, è una volontà che è nel cuore e che esprime il rapporto che si vorrebbe instaurare tra chi saluta e chi è salutato; tra chi riceve la lettera e chi la invia.
Paolo vuole che i Corinzi siano pieni della grazia e della pace di Dio Padre nostro e del Signore Gesù Cristo.
Con la grazia essi si sprofonderanno nella santità del Padre e di Cristo Gesù.
Con la pace manifesteranno al mondo la potenza della verità di Cristo e del Padre, verità che è capace di stravolgere tutte le relazioni tra gli uomini, perché le ha incanalate su una via di armonia, di concordia, di unità, di sostegno reciproco, di mutua comprensione, di perdono e di misericordia.
La grazia trasforma la nostra natura, la santifica, la rinnova, la monda da ogni imperfezione, l’aiuta a compiere la volontà di Dio, la spinge a camminare sempre sulla giusta via, nella coscienza retta, nella purezza del cuore, nella verità dei pensieri e dei sentimenti.
La pace è la comunione ritrovata con Dio in seguito al perdono dei nostri peccati, è l’amicizia che Dio ci ha offerto, che per noi è figliolanza adottiva, ma anche fratellanza universale, comunione d’amore, di fede e di speranza con ogni altro uomo, volontà di bene verso tutti, disponibilità al perdono e al dono dell’amicizia ad ogni uomo.
Paolo augura ai Corinzi questi doni che sono solo in Dio e in Cristo Gesù. Dio è il Padre nostro, Cristo Gesù è il Signore.
Dio è Padre perché in Cristo Gesù ci ha generati a suoi figli adottivi, ci ha fatti suoi figli in Cristo.
Gesù è il Signore, perché è il nostro Dio, ma anche è Signore perché è il nostro Redentore, il nostro Salvatore, il nostro Messia.
È il Signore perché egli ci ha comprati a prezzo del suo sangue prezioso. Noi siamo suoi non solo per creazione, ma anche per redenzione, per santificazione, per il sacramento del battesimo che ci ha fatti un solo corpo in Lui.
Noi siamo di Cristo, siamo sua proprietà. La nostra vita non ci appartiene. È sua. Lui è il Padrone e il Signore delle nostre anime, ma anche dei nostri corpi. Siamo suoi servi in tutto. Come tali dobbiamo vivere, a lui sottomessi nella carità, nella fede, nella speranza.
Se comprendessimo cosa Cristo ha fatto di noi sul Calvario e il giorno della Risurrezione, noi avremmo un altro stile di vita, un altro modo di essere e di operare, ma soprattutto avremmo un’altra coscienza.
Avremmo la coscienza di colui che vive solo per rendere grazie a Cristo Gesù per il grande dono che egli ha fatto di se stesso. Questo rendimento di grazie diverrebbe dono totale della nostra vita a Lui, come Lui totalmente l’ha data a noi. Avremmo la coscienza di colui che sa qual è stato il dono di Cristo e vive esclusivamente per rendergli in amore, in testimonianza, in santità e in obbedienza, in servizio ai fratelli quanto Cristo ha dato a Lui.
Vivrebbe per attestare, ma anche per donare al mondo intero l’amore con il quale egli è stato segnato da Cristo Gesù, dal suo Signore.
Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 2 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi
Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Quegli rispose: «E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?». At 8,30
 
*****************************************
Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra | Regolamento | Privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 11:42. Versione: Stampabile | Mobile - © 2000-2024 www.freeforumzone.com