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COMMENTO DELLA LETTERA A FILEMONE

Ultimo Aggiornamento: 20/10/2018 11:45
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21/12/2011 22:08
 
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LA LETTERA A FILEMONE
(Pedron Lino)

INTRODUZIONE

 

1) Il destinatario della lettera

Paolo ha indirizzato questa lettera a Filemone che egli chiama suo diletto e suo collaboratore. Gli altri destinatari della lettera sono la sorella Appia, il compagno di lotte Archippo e la comunità che si raduna nella casa di Filemone.

Poiché la lettera ai colossesi dice espressamente che Onesimo (Col 4,6) e Archippo (Col 4,17) appartengono alla comunità di Colossi, si deve dedurre che Filemone, dalla cui casa lo schiavo Onesimo era fuggito, vivesse a Colossi. Filemone era evidentemente un benestante divenuto cristiano dopo aver incontrato Paolo (v.19). Egli aveva messo la propria casa a disposizione della comunità perché potesse riunirsi (v.2), dando così prova di amore concreto per i santi (vv.5.7).

2) L’occasione della lettera

Paolo scrive a Filemone perché vuole intercedere a favore dello schiavo di lui, Onesimo. Non fa cenno dei motivi che hanno determinato la fuga di Onesimo. Uno schiavo che si fosse procurata la libertà di propria iniziativa, poteva trovare asilo in un santuario, oppure nascondersi in una grande città e vivere di espedienti, ma se veniva ripreso doveva essere riconsegnato al padrone. Lì lo riattendeva il suo stato di schiavitù, ma gli poteva capitare anche di peggio, perché al proprietario era concesso di punirlo a proprio arbitrio o, se voleva, anche ucciderlo. Onesimo cercò scampo presso Paolo prigioniero.

Paolo si era preso cura di lui, l’aveva convertito alla fede cristiana (v. 10), si era guadagnato le sue simpatie e aveva avuto consolazione dal suo fedele servizio (v. 13). Non gli era però né possibile né lecito tenerlo con sé, perciò lo rimanda da Filemone consegnandogli una lettera con la quale intercede per lui presso il padrone, affinché questo lo riceva come un fratello diletto (v. 16), anzi come se si trattasse di Paolo in persona (v. 17). Paolo non dà ordini a Filemone, ma lascia a lui la decisione; gli ricorda solo il comandamento dell’amore e secondo questo egli dovrà agire.

3) La redazione della lettera

Paolo è prigioniero. La lettera non contiene nessuna indicazione sul luogo in cui l’apostolo è tenuto prigioniero. I più ritengono che fosse ad Efeso. Qui avrebbe scritto la lettera a Filemone, verso la metà degli anni cinquanta!

Fin dall’antichità la lettera a Filemone è stata attribuita a Paolo. Si trova già nel canone di Marcione ed è contenuta anche nel canone muratoriano. Poiché la redazione paolina di questa lettera non fu mai contestata, essa ebbe il suo posto nella raccolta delle lettere di Paolo.

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Filippo corse innanzi e, udito che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Capisci quello che stai leggendo?». Quegli rispose: «E come lo potrei, se nessuno mi istruisce?». At 8,30
 
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