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CIÒ CHE SIAMO È UN MISTERO
Divenuto grandicello, il bimbo si acorge di avere testa, mani e piedi. In realtà ognuno di noi è costretto ad accettare se stesso così come è.
PASSANO GLI ANNI: il bimbo si apre alla vita e incomincia a scoprire se stesso. Le sue mani, per esempio, cosi agili ed utili. I suoi occhi, che si aprono come due finestre sul mondo. E poi la sua intelligenza che legge il significato delle cose; e il suo potere d'amare...
NOI TUTTI CI SIAMO RITROVATI COSÌ; due mani per lavorare, due occhi per vedere... l'intelligenza e l'amore.
Nessuno di noi ha potuto sottrarsi dall'essere quello che è; noi tutti siamo stati costretti a subire noi stessi (3).
(3) Notiamo che anche i genitori sono costretti a «subire» ed «accettare» i propri figli così come sono: essi infatti non sono che semplici collaboratori di «Qualcuno» che li ha progettati e voluti così.
Chi allora ha deciso la forma del nostro corpo e le attitudini della nostra anima? Più ancora: chi ha deciso che dovessimo avere un corpo ed un'anima? chi ci ha ideati e voluti così?
Ancora una vola dobbiamo rispondere: Qualcuno più grande di noi, che ci ha fatti come meglio ha voluto, decidendo tutto per noi.